Stasera ascolterò per la prima volta in vita mia il discorso di fine anno: ovviamente non quello del presidente ma quello di Grillo (ore 20:30 sul suo viario)...
Ripensandoci è strano: ricordo che fin da bambino osservavo con stupore mio padre che a sera si metteva a seguire con attenzione il messaggio di fine anno. Già allora mi sembravano discorsi completamente vuoti, retorici e ipocriti: dopo pochi secondi non riuscivo a tollerarli e me ne andavo...
L'importanza del discorso del presidente è proporzionale a quanto e chi rappresenta: attualmente per me si tratta di un anziano mestatore che rappresenta solo i partiti che l'hanno eletto. Altro che l'Italia.
Un perché - 31/12/2013
Perché gli italiani sembrano non capire la situazione del paese?
Ovviamente le cause sono molteplici ma una di queste, e sicuramente molto importante, è che gli
italiani non leggono...
L'articolo si riferisce in verità solo ai libri ma mi pare ovvio che il fenomeno si ripresenti, con proporzioni diverse, su tutti i tipi di lettura vuoi dei giornali o in rete...
Se non si legge non si possono conoscere nuove idee complesse ma ci ferma agli slogan ascoltati in tivvù: chi controlla i media non ha problemi a influenzare le persone e a farle credere che il nero sia bianco o viceversa...
Per questo sono così pessimista (v. Nave Italia): gli italiani continueranno a illudersi che tutto vada bene fino a quando non riceveranno personalmente una mazzata sulla schiena. Peccato che allora sarà cento volte più difficile risollevarsi da terra...
Distrutto e abbattuto - 1/1/2014
Oggi ho provato a tagliare con la mia ascia per spaccare la legna, oltretutto non affilata, un ciliegio seccato del diametro di una trentina di centimetri. Risultato: io distrutto lui abbattuto...
Barze-Letta - 2/1/2014
Nel 2013 le tasse sono calate e continueranno a scendere nel 2014.
Primo e-book - 3/1/2014
Dopo essermi divertito per svariati giorni a scoprirne le funzioni ho finalmente iniziato a leggere il mio primo libro sull'e-reader natalizio: si tratta delle Operette morali del Leopardi.
Per adesso mi trovo molto meglio che a leggere sullo schermo del calcolatore ma peggio che su un libro cartaceo: soprattutto annotare è complicato anche se c'è il vantaggio di ritrovare velocemente quanto scritto senza dover sfogliare tutto il libro...
martedì 31 dicembre 2013
Spagna, maggio 2001
Nuova puntata con gli schizzi a china di mio padre (che scalpitava perché pubblicassi dei nuovi disegni!). Questa volta sono stato però incerto su cosa pubblicare: probabilmente avrebbe avuto senso puntare su qualcosa degli anni '80, per seguire anche un certo ordine cronologico, ma ho preferito scegliere dei disegni che mi piacessero anche se del 2001.
In particolare apprezzo il secondo, quello dell'arena...
Come al solito lascio adesso la parola a mio padre e mi scuso anticipatamente per la scarsa qualità delle scannerizzazioni:
L'Alhambra è un gioiello dell'arte moresca in Spagna. È una cittadella fortificata che si trova sopra un colle a Granada, cinta da mura rosse (da cui il nome), era autosufficiente con un acquedotto che le portava l'acqua tutto l'anno. Grazie a questa acqua fu dotata di meravigliosi giardini ricchi di alberi e fiori e fu abbellita da palazzi e cortili in stile granatino. Costruita nel 1320 circa si è potuta salvare integralmente, perché dopo la riconquista dei re cattolici, nel 1492 passò ad essere il loro palazzo reale.
Quando vidi per la prima volta questo monumento nel 2001, nei primi giorni di un giugno molto caldo, mi sembrò un'oasi di frescura e di bellezza, con i suoi giardini ricchi di acque zampillanti da mille fontane. Ricordo addirittura che nei giardini, le scale avevano l'acqua che scendeva gorgogliando lungo i corrimano della ringhiera. Il cortile dei leoni che ho cercato di riprodurre lascia intravedere dei canali in cui scorreva acqua corrente che rinfrescava tutti gli ambienti del palazzo.
Una lapide su un muro della cittadella coglie in pieno la bellezza di questi posti:
“ da le limosna, mujer, que non hay ne le vida nada, como la pena de ser cieco en Granada” (fai l'elemosina, signora, perché nella vita non c'è niente di peggio che la pena di essere cieco a Granada).
Insomma nel suo complesso considero l'Alhambra uno fra i dieci capolavori architettonici più belli della piccola parte di mondo che conosco.
L'altro schizzo di questo viaggio in Spagna rappresenta l'arena di Ronda, la più antica arena di Spagna. Qui nacquero e crebbero i famosi toreri della famiglia Ordonez, Cayetado, Francisco e Antonio le cui statue abbelliscono le strade di Ronda considerati i più famosi e coraggiosi toreri spagnoli di tutti i tempi. Qui Hemingway, appassionato di questo sport (?), passò molto tempo e nel suo romanzo Per chi suona la campana ricorda il famoso Tajo (la spaccatura della roccia che divide il paese) in due parti, attraversato da tre ponti: quello romano, poi quello arabo ed infine il ponte nuevo costruito nel 1780.
Da questo ponte, sopra un baratro di 120 mt, si racconta che furono gettati simpatizzanti nazionalisti all'inizio della guerra civile spagnola.
La Spagna ti avvince con i suoi mille monumenti moreschi, le sue città fortificate, le strade silenziose ed assolate con le inferriate alle finestre delle case e i patios freschi e ombrosi al loro interno, ed infine con i suoi mille tapas che trovi in tutti i bar e ristoranti.
In particolare apprezzo il secondo, quello dell'arena...
Come al solito lascio adesso la parola a mio padre e mi scuso anticipatamente per la scarsa qualità delle scannerizzazioni:
L'Alhambra è un gioiello dell'arte moresca in Spagna. È una cittadella fortificata che si trova sopra un colle a Granada, cinta da mura rosse (da cui il nome), era autosufficiente con un acquedotto che le portava l'acqua tutto l'anno. Grazie a questa acqua fu dotata di meravigliosi giardini ricchi di alberi e fiori e fu abbellita da palazzi e cortili in stile granatino. Costruita nel 1320 circa si è potuta salvare integralmente, perché dopo la riconquista dei re cattolici, nel 1492 passò ad essere il loro palazzo reale.
Quando vidi per la prima volta questo monumento nel 2001, nei primi giorni di un giugno molto caldo, mi sembrò un'oasi di frescura e di bellezza, con i suoi giardini ricchi di acque zampillanti da mille fontane. Ricordo addirittura che nei giardini, le scale avevano l'acqua che scendeva gorgogliando lungo i corrimano della ringhiera. Il cortile dei leoni che ho cercato di riprodurre lascia intravedere dei canali in cui scorreva acqua corrente che rinfrescava tutti gli ambienti del palazzo.
Una lapide su un muro della cittadella coglie in pieno la bellezza di questi posti:
“ da le limosna, mujer, que non hay ne le vida nada, como la pena de ser cieco en Granada” (fai l'elemosina, signora, perché nella vita non c'è niente di peggio che la pena di essere cieco a Granada).
Insomma nel suo complesso considero l'Alhambra uno fra i dieci capolavori architettonici più belli della piccola parte di mondo che conosco.
L'altro schizzo di questo viaggio in Spagna rappresenta l'arena di Ronda, la più antica arena di Spagna. Qui nacquero e crebbero i famosi toreri della famiglia Ordonez, Cayetado, Francisco e Antonio le cui statue abbelliscono le strade di Ronda considerati i più famosi e coraggiosi toreri spagnoli di tutti i tempi. Qui Hemingway, appassionato di questo sport (?), passò molto tempo e nel suo romanzo Per chi suona la campana ricorda il famoso Tajo (la spaccatura della roccia che divide il paese) in due parti, attraversato da tre ponti: quello romano, poi quello arabo ed infine il ponte nuevo costruito nel 1780.
Da questo ponte, sopra un baratro di 120 mt, si racconta che furono gettati simpatizzanti nazionalisti all'inizio della guerra civile spagnola.
La Spagna ti avvince con i suoi mille monumenti moreschi, le sue città fortificate, le strade silenziose ed assolate con le inferriate alle finestre delle case e i patios freschi e ombrosi al loro interno, ed infine con i suoi mille tapas che trovi in tutti i bar e ristoranti.
lunedì 30 dicembre 2013
Benzina e risparmio
Andando a fare rifornimento di carburante mi sono spesso chiesto quanto sia conveniente allungare la strada di qualche chilometro per risparmiare altrettanti centesimi sul prezzo al litro.
Cioè quello che risparmio sull'acquisto della benzina compensa il consumo extra necessario per raggiungere il distributore più conveniente?
Ragionandoci mi sono però reso conto che la faccenda non è così banale: ci sono molti più fattori da considerare!
Non basta infatti conoscere la differenza di prezzo in centesimi e i Km in più da percorrere ma anche: quanto consuma la nostra auto, quanta benzina acquistiamo e il prezzo base della benzina (non solo il delta cioè)...
Infatti se la mia macchina consumasse pochissimo potrei permettermi di raggiungere anche un distributore molto lontano senza un grosso aggravio di spesa; più benzina acquisto e maggiore è il mio vantaggio (intuitivamente si capisce che ha poco senso allungare la strada di molti chilometri per acquistare solo 5 € di carburante!); e anche il costo base della benzina è importante (anche se in proporzione influisce meno degli altri fattori) risparmiare 2 centesimi quando il costo della benzina è di 1,80€ è meno conveniente di risparmiare 2 centesimi quando il costo della benzina è 1,50€...
Così mi sono divertito a realizzare un foglio di calcolo che mi mostra il mio risparmio in euro al variare di tutti questi fattori:
Questo è il mio caso con la benzina intorno a 1700 millesimi: io metto pochissima benzina (solo 20€) e ho un basso consumo perché è strada statale (quindi viaggio tranquillamente in quarta per raggiungere il distributore). La distanza è però significativa perché è di circa 7,5Km.
In queste condizioni per guadagnarci dovrei pagare la benzina almeno con uno sconto medio di 7,5 centesimi al litro. Siccome normalmente il risparmio è di 5 centesimi mi rendo adesso conto (grrrr!!) che non vale la pena andarci a posta perché ci rimetterei 24 centesimi!
Vediamo cosa succede variando il prezzo medio a litro a 1,8€ e 1,6€...
Prevedibilmente in questo caso il risparmio medio impatta meno e quindi ci rimetterei ancora di più: ben 61 centesimi!
Ovviamente con la benzina a 1,6€ le cose migliorano e ci rimetterei solo 15 centesimi...
Tornando al prezzo attuale della benzina intorno a 1,7€ per litro potrei comunque guadagnare qualcosa acquistando non 20 ma 30 euro di benzina: ben 6 centesimi...
Tanto per curiosità, per chi abita in città, e quindi a causa del traffico percorre solamente 9Km con un litro e acquista 30€ di benzina...
Insomma i parametri in gioco sono molti ma mi pare evidente che se il risparmio sul prezzo non è significativo (almeno 5 centesimi al litro) non conviene allungare la strada di più di 5Km e comunque bisognerebbe comprare almeno 50€ di benzina...
Il foglio di calcolo (in formato .ods Libre Office Calc), per chi è interessato a giocare con i parametri, è qui...
Dimenticavo!
In questi calcoli non ho considerato il tempo extra che serve per raggiungere il distributore più conveniente: ciascuno è libero di valutare il proprio tempo come preferisce ma è chiaro che, ad esempio, quindici minuti in più hanno un valore che andrebbe considerato...
Cioè quello che risparmio sull'acquisto della benzina compensa il consumo extra necessario per raggiungere il distributore più conveniente?
Ragionandoci mi sono però reso conto che la faccenda non è così banale: ci sono molti più fattori da considerare!
Non basta infatti conoscere la differenza di prezzo in centesimi e i Km in più da percorrere ma anche: quanto consuma la nostra auto, quanta benzina acquistiamo e il prezzo base della benzina (non solo il delta cioè)...
Infatti se la mia macchina consumasse pochissimo potrei permettermi di raggiungere anche un distributore molto lontano senza un grosso aggravio di spesa; più benzina acquisto e maggiore è il mio vantaggio (intuitivamente si capisce che ha poco senso allungare la strada di molti chilometri per acquistare solo 5 € di carburante!); e anche il costo base della benzina è importante (anche se in proporzione influisce meno degli altri fattori) risparmiare 2 centesimi quando il costo della benzina è di 1,80€ è meno conveniente di risparmiare 2 centesimi quando il costo della benzina è 1,50€...
Così mi sono divertito a realizzare un foglio di calcolo che mi mostra il mio risparmio in euro al variare di tutti questi fattori:
Questo è il mio caso con la benzina intorno a 1700 millesimi: io metto pochissima benzina (solo 20€) e ho un basso consumo perché è strada statale (quindi viaggio tranquillamente in quarta per raggiungere il distributore). La distanza è però significativa perché è di circa 7,5Km.
In queste condizioni per guadagnarci dovrei pagare la benzina almeno con uno sconto medio di 7,5 centesimi al litro. Siccome normalmente il risparmio è di 5 centesimi mi rendo adesso conto (grrrr!!) che non vale la pena andarci a posta perché ci rimetterei 24 centesimi!
Vediamo cosa succede variando il prezzo medio a litro a 1,8€ e 1,6€...
Prevedibilmente in questo caso il risparmio medio impatta meno e quindi ci rimetterei ancora di più: ben 61 centesimi!
Ovviamente con la benzina a 1,6€ le cose migliorano e ci rimetterei solo 15 centesimi...
Tornando al prezzo attuale della benzina intorno a 1,7€ per litro potrei comunque guadagnare qualcosa acquistando non 20 ma 30 euro di benzina: ben 6 centesimi...
Tanto per curiosità, per chi abita in città, e quindi a causa del traffico percorre solamente 9Km con un litro e acquista 30€ di benzina...
Insomma i parametri in gioco sono molti ma mi pare evidente che se il risparmio sul prezzo non è significativo (almeno 5 centesimi al litro) non conviene allungare la strada di più di 5Km e comunque bisognerebbe comprare almeno 50€ di benzina...
Il foglio di calcolo (in formato .ods Libre Office Calc), per chi è interessato a giocare con i parametri, è qui...
Dimenticavo!
In questi calcoli non ho considerato il tempo extra che serve per raggiungere il distributore più conveniente: ciascuno è libero di valutare il proprio tempo come preferisce ma è chiaro che, ad esempio, quindici minuti in più hanno un valore che andrebbe considerato...
domenica 29 dicembre 2013
Due piccioni con un De Benedetti
Da svariati giorni campeggia fra gli articoli di testa dell'HuffingtonPost un articolo a firma De Benedetti, Grillo e i nemici della Google-Tax..., che ovviamente non ho perso tempo a leggere.
Da altri articoli (o dal sottotitolo, non ricordo...) ho capito che il nocciolo dell'argomentazione di De Benedetti è “Google-Tax giusta per equità fiscale”.
Perché non l'ho letto? Perché non ho voluto aprire la mente a idee diverse dalla mia? Perché questo sfoggio di bigotta rigidità mentale?
Per motivi molteplici: non era nei miei piani scriverne ma forse è interessante...
Ma, dopo questa lunga divagazione, torniamo al titolo del pezzo: chi sono i piccioni?
I piccioni, mi riferisco all'articolo dell'HuffingtonPost “Web-Tax: pressing delle lobby”, sono (tanto per cambiare!) Grillo e Renzi accumunati insieme perché contrari alla web-tax.
Ho riso a crepapelle quando ho letto l'ipotesi ventilata dall'HuffingtonPost secondo cui i parlamentari del M5S sarebbero stati avvicinati dalle lobby americane contrarie a questa legge: il M5S si batte da anni per la libertà della rete e non c'è certo bisogno di pressioni esterne per farli essere contro! Poi, dopo le risate, mi sono rattristato perché mi sono reso conto che parecchi lettori probabilmente ci credono e finiscono per pensare “i grullini sono come gli altri!”...
Dell'atteggiamento ondivago della stessa stampa di sinistra nei confronti di Renzi ho già scritto (v. Renzi 1). Personalmente non sentendomi coinvolto e osservandola da spettatore neutro, trovo divertente questa alternanza di articoli pro e contro Renzi. Considerando però l'atteggiamento prevalentemente ostile nei suoi confronti credo si possa tranquillamente supporre che De Benedetti sia al fianco della vecchia guardia PD (D'Alema & C.)
Chiaramente De Benedetti non si vorrà esporre attaccando Renzi direttamente (ad esempio il titolo del suo articolo fa solo riferimento a Grillo) ma è chiaro che si sente più garantito (*1) da D'Alema (*2) per il quale, per decenni, ha combattuto tramite i suoi media una battaglia contro la persona (non le idee) di Berlusconi.
La conclusione odierna è duplice.
La prima: l'informazione va letta con distacco, bisogna sempre pensare chi scrive cosa e chi ha da guadagnarci facendo passare ai lettori un'idea piuttosto che un'altra. In un paese con la stampa veramente libera questo non sarebbe necessario ma in Italia la situazione è ben diversa: i media sono solo uno dei tanti strumenti per manipolare l'opinione pubblica e per questo, per non farsi menare per il naso, è necessario stare sempre in guardia...
La seconda: al giorno d'oggi il sovraccarico cognitivo è sempre in agguato. Le informazioni disponibili sono così tante che è facile perdersi in esse magari a scapito di una riflessione autonoma. Per questo motivo è indispensabile filtrare le notizie (*4) e soffermarsi solo su quelle che si reputano più utili e interessanti...
Nota (*1): in cosa consiste questa “garanzia”? Io ho fatto le mie ipotesi ma non avendo prove non scrivo niente: consiglio ai miei lettori di ragionarci autonomamente...
Nota (*2): se ne può concludere che Renzi sia veramente un politico nuovo e diverso? Sfortunatamente no: si può solo concludere che sia meglio di D'Alema & C. (che comunque è già qualcosa!)
Nota (*3): anche in questo caso la posizione di Grillo contro De Benedetti non mi ha minimamente influenzato! Sto iniziando a sottolineare sempre più spesso questo concetto perché sono imbarazzato da quanto molte delle mie idee coincidano con quelle del M5S. Per la cronaca anche lo zio non sopportava De Benedetti...
Nota (*4): ad esempio: mio padre periodicamente si scandalizza con me perché non conosco la Santanchè e la Carfagna: so che sono donne di Forza Italia/PDL ma se mi mostrate due foto non ho idea di chi sia l'una e quale l'altra. Il motivo è che le reputo due nominate, esponenti di spicco ma probabilmente impreparate, e per questo non ho mai sprecato tempo a leggere notizie (e guardare foto) che le riguardano. Mio padre non capisce questo mio atteggiamento ma io continuo a essere dell'idea di non essermi perso niente...
Da altri articoli (o dal sottotitolo, non ricordo...) ho capito che il nocciolo dell'argomentazione di De Benedetti è “Google-Tax giusta per equità fiscale”.
Perché non l'ho letto? Perché non ho voluto aprire la mente a idee diverse dalla mia? Perché questo sfoggio di bigotta rigidità mentale?
Per motivi molteplici: non era nei miei piani scriverne ma forse è interessante...
- De Benedetti non mi è mai piaciuto (*3): all'epoca facevo il liceo (o le medie?) e ricordo con disgusto lo scandalo dei calcolatori Olivetti venduti alle Poste con gli impiegati che si lamentavano perché già obsoleti e sostanzialmente inutilizzabili... Da allora squadro con sospetto ogni fatto dove è coinvolto quest'uomo.
- De Benedetti, probabilmente per i motivi sopraindicati, mi sta antipatico. È un motivo futile, lo so, ma nel calderone della mia testa c'è anche questo...
- Il titolo “promette” un attacco a Grillo: i media attaccano il M5S di continuo e non mi interesse leggerne di nuovi.
- La mia opinione sulla rete e su questa tassa è già molto ben definita (v. Già visto vizioso)
- Quel che ho capito del principale argomento di De Benedetti (“Google-Tax giusta per equità fiscale”) lo trovo infondato.
- De Benedetti è parte in causa: probabilmente uno dei pochi che avrebbe da guadagnarci qualcosa da questa legge. Per questo suppongo che le sue idee siano speciose.
- Infine mi infastidisce il risalto con cui, ormai da giorni, l'HuffingtonPost evidenzia il suo intervento. L'HuffingtonPost, come si legge nella sua pagina iniziale, è realizzato in collaborazione con il Gruppo Espresso che appartiene a De Benedetti. Questo mi dà la sensazione (magari errata) che ci sia stata una telefonata dall'alto... In pratica ogni giorno che vedo il collegamento all'articolo di De Benedetti campeggiare subito sotto il titolo principale ho sempre meno voglia di leggerlo...
Ma, dopo questa lunga divagazione, torniamo al titolo del pezzo: chi sono i piccioni?
I piccioni, mi riferisco all'articolo dell'HuffingtonPost “Web-Tax: pressing delle lobby”, sono (tanto per cambiare!) Grillo e Renzi accumunati insieme perché contrari alla web-tax.
Ho riso a crepapelle quando ho letto l'ipotesi ventilata dall'HuffingtonPost secondo cui i parlamentari del M5S sarebbero stati avvicinati dalle lobby americane contrarie a questa legge: il M5S si batte da anni per la libertà della rete e non c'è certo bisogno di pressioni esterne per farli essere contro! Poi, dopo le risate, mi sono rattristato perché mi sono reso conto che parecchi lettori probabilmente ci credono e finiscono per pensare “i grullini sono come gli altri!”...
Dell'atteggiamento ondivago della stessa stampa di sinistra nei confronti di Renzi ho già scritto (v. Renzi 1). Personalmente non sentendomi coinvolto e osservandola da spettatore neutro, trovo divertente questa alternanza di articoli pro e contro Renzi. Considerando però l'atteggiamento prevalentemente ostile nei suoi confronti credo si possa tranquillamente supporre che De Benedetti sia al fianco della vecchia guardia PD (D'Alema & C.)
Chiaramente De Benedetti non si vorrà esporre attaccando Renzi direttamente (ad esempio il titolo del suo articolo fa solo riferimento a Grillo) ma è chiaro che si sente più garantito (*1) da D'Alema (*2) per il quale, per decenni, ha combattuto tramite i suoi media una battaglia contro la persona (non le idee) di Berlusconi.
La conclusione odierna è duplice.
La prima: l'informazione va letta con distacco, bisogna sempre pensare chi scrive cosa e chi ha da guadagnarci facendo passare ai lettori un'idea piuttosto che un'altra. In un paese con la stampa veramente libera questo non sarebbe necessario ma in Italia la situazione è ben diversa: i media sono solo uno dei tanti strumenti per manipolare l'opinione pubblica e per questo, per non farsi menare per il naso, è necessario stare sempre in guardia...
La seconda: al giorno d'oggi il sovraccarico cognitivo è sempre in agguato. Le informazioni disponibili sono così tante che è facile perdersi in esse magari a scapito di una riflessione autonoma. Per questo motivo è indispensabile filtrare le notizie (*4) e soffermarsi solo su quelle che si reputano più utili e interessanti...
Nota (*1): in cosa consiste questa “garanzia”? Io ho fatto le mie ipotesi ma non avendo prove non scrivo niente: consiglio ai miei lettori di ragionarci autonomamente...
Nota (*2): se ne può concludere che Renzi sia veramente un politico nuovo e diverso? Sfortunatamente no: si può solo concludere che sia meglio di D'Alema & C. (che comunque è già qualcosa!)
Nota (*3): anche in questo caso la posizione di Grillo contro De Benedetti non mi ha minimamente influenzato! Sto iniziando a sottolineare sempre più spesso questo concetto perché sono imbarazzato da quanto molte delle mie idee coincidano con quelle del M5S. Per la cronaca anche lo zio non sopportava De Benedetti...
Nota (*4): ad esempio: mio padre periodicamente si scandalizza con me perché non conosco la Santanchè e la Carfagna: so che sono donne di Forza Italia/PDL ma se mi mostrate due foto non ho idea di chi sia l'una e quale l'altra. Il motivo è che le reputo due nominate, esponenti di spicco ma probabilmente impreparate, e per questo non ho mai sprecato tempo a leggere notizie (e guardare foto) che le riguardano. Mio padre non capisce questo mio atteggiamento ma io continuo a essere dell'idea di non essermi perso niente...
venerdì 27 dicembre 2013
Già visto vizioso
Finalmente ho ripreso coraggio e, sfidando depressione e voltastomaco (v. il recente Sol Invictus), sono andato a farmi cattivo sangue sul viario di Grillo...
Mi ha colpito il seguente articolo: Google Tax. Leggetelo è breve e non mi va di riassumerlo.
Tutto vero: tutto tragicamente e ridicolmente vero...
Mi chiedo se qualcuno dei miei lettori pensi che io mi faccia influenzare e plagiare da quanto leggo sul viario di Grillo. Chi mi conosce bene sa quanto ciò sia estremamente improbabile: considero sempre le idee altrui ma non le accetto mai per valide, non importa la loro origine, senza averci ragionato autonomamente sopra (*1).
Ma tornando all'articolo sopra menzionato voglio riportare quale fosse la mia idea riguardo un'altra scellerata iniziativa contro la rete nel novembre del 2010:
«...
Secondariamente questa legge, come del resto molte altre leggi italiane, considerano internet come un mare nostrum, dove è possibile legiferare senza remore, invece che un mezzo di comunicazione con evidenti elementi sovranazionali. In particolare mi chiedo cosa vieti a un italiano di creare una web-tv basata all'estero per aggirare questa legge restrittiva.
Si arriverà a negare agli italiani l'accesso a certi siti esteri, e per tanto non controllabili, che trasmettono web-tv non registrate?
Possibile: questo viene già fatto, in maniera legalmente dubbia (*2), per i siti di scommesse esteri (che ero solito frequentare tranquillamente da Olanda e Spagna) non convenzionati con AAMS (Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato).
Tale provvedimento, a mio parere, ci metterebbe alla pari con altri paesi all'avanguardia nel difendere le libertà individuali come Cina, Iran, Cuba e Nord Corea...
...
Nota (*2): Non sono un esperto di legge ma qualche anno fa, quando abitavo in Olanda, ricordo chiaramente una direttiva europea che, coerentemente con il libero scambio delle merci, garantiva a tutti i cittadini europei di scommettere su qualsiasi sito di scommesse dell'Unione. Semplicemente ogni sito avrebbe pagato le tasse del proprio paese: esattamente come se io mi recassi di persona in una ricevitoria a Londra e scommettessi su Liverpool-Arsenal. A chi interessa una disamina più approfondita da un punto di vista legale consiglio vivamente la lettura del seguente articolo su Interlex.it che mi sembra autorevole e ben fatto. » - Tratto dal pezzo: Web-Tax...
Avete letto l'articolo sul viario di Grillo? È una mia impressione o esso ricalca fedelmente quanto io avevo già scritto anni fa?
E poi ci si domanda perché mi deprimo: sembra tutto un "déjà vu vizioso" (*2)...
Segnalo un problema, anzi un pericolo, e poi anni dopo, invece di constatare che almeno qualcosa è finito bene, mi accorgo che siamo caduti in una situazione ancora peggiore. Dalla padella alla brace
Nota (*1): caratteristica che irritava molto i miei professori all'università!
Nota (*2): ovvero contemporaneamente sempre uguale e sempre peggio...
Mi ha colpito il seguente articolo: Google Tax. Leggetelo è breve e non mi va di riassumerlo.
Tutto vero: tutto tragicamente e ridicolmente vero...
Mi chiedo se qualcuno dei miei lettori pensi che io mi faccia influenzare e plagiare da quanto leggo sul viario di Grillo. Chi mi conosce bene sa quanto ciò sia estremamente improbabile: considero sempre le idee altrui ma non le accetto mai per valide, non importa la loro origine, senza averci ragionato autonomamente sopra (*1).
Ma tornando all'articolo sopra menzionato voglio riportare quale fosse la mia idea riguardo un'altra scellerata iniziativa contro la rete nel novembre del 2010:
«...
Secondariamente questa legge, come del resto molte altre leggi italiane, considerano internet come un mare nostrum, dove è possibile legiferare senza remore, invece che un mezzo di comunicazione con evidenti elementi sovranazionali. In particolare mi chiedo cosa vieti a un italiano di creare una web-tv basata all'estero per aggirare questa legge restrittiva.
Si arriverà a negare agli italiani l'accesso a certi siti esteri, e per tanto non controllabili, che trasmettono web-tv non registrate?
Possibile: questo viene già fatto, in maniera legalmente dubbia (*2), per i siti di scommesse esteri (che ero solito frequentare tranquillamente da Olanda e Spagna) non convenzionati con AAMS (Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato).
Tale provvedimento, a mio parere, ci metterebbe alla pari con altri paesi all'avanguardia nel difendere le libertà individuali come Cina, Iran, Cuba e Nord Corea...
...
Nota (*2): Non sono un esperto di legge ma qualche anno fa, quando abitavo in Olanda, ricordo chiaramente una direttiva europea che, coerentemente con il libero scambio delle merci, garantiva a tutti i cittadini europei di scommettere su qualsiasi sito di scommesse dell'Unione. Semplicemente ogni sito avrebbe pagato le tasse del proprio paese: esattamente come se io mi recassi di persona in una ricevitoria a Londra e scommettessi su Liverpool-Arsenal. A chi interessa una disamina più approfondita da un punto di vista legale consiglio vivamente la lettura del seguente articolo su Interlex.it che mi sembra autorevole e ben fatto. » - Tratto dal pezzo: Web-Tax...
Avete letto l'articolo sul viario di Grillo? È una mia impressione o esso ricalca fedelmente quanto io avevo già scritto anni fa?
E poi ci si domanda perché mi deprimo: sembra tutto un "déjà vu vizioso" (*2)...
Segnalo un problema, anzi un pericolo, e poi anni dopo, invece di constatare che almeno qualcosa è finito bene, mi accorgo che siamo caduti in una situazione ancora peggiore. Dalla padella alla brace
Nota (*1): caratteristica che irritava molto i miei professori all'università!
Nota (*2): ovvero contemporaneamente sempre uguale e sempre peggio...
giovedì 26 dicembre 2013
L'ora delle Boldrini
Una decina di anni fa comprai un insolito regalo a mia madre: un libro dell'orrore!
Mia mamma leggeva molto ma quello non era il suo genere: la verità è che lo volevo leggere io e, anzi, glielo dissi chiaramente per spronarla maggiormente alla lettura! Mi sembrava brutto infatti leggere quel libro prima di lei...
La mamma lo lesse rapidamente e, almeno così mi disse, le piacque abbastanza. Poi fu il mio turno...
Il libro è L'ora delle streghe di Anne Rice, Ed.TEADUE, 1998, trad. Roberta Rambelli.
A distanza di una decina d'anni non ricordavo praticamente niente dei dettagli della trama. Ovviamente ricordavo che è un imponente ricostruzione delle generazioni delle gesta di una famiglia di streghe ma poco di più: avevo il ricordo di un finale che non mi era piaciuto, quasi grottesco e quello triste di una persona (ma non chi né perché...(*1)) che non viene salvata in tempo...
Comprando i regali natalizi ho scoperto che tale libro fa parte di una trilogia e così mi sono comprato il secondo volume: prima di iniziarlo ho però voluto rileggermi anche l'imponente (oltre 900 pagine!) opera precedente...
In questa seconda lettura mi è piaciuto molto di più: ho la sensazione che dieci anni fa lo lessi troppo velocemente. Invece è un libro d'atmosfera che va gustato lentamente: bisogna avere la pazienza di non sorvolare sulle lunghe descrizioni di case e giardini e, contemporaneamente, apprezzare i piccoli dettagli, come vengono disegnati gli innumerevoli personaggi...
L'opera in sé è molto ambiziosa: descrive infatti accuratamente ben tredici generazioni di streghe per un arco di tempo di oltre 300 anni!
Prevedibilmente anche la sua struttura è peculiare. Il primo capitolo descrive accuratamente un personaggio, un dottore, che non comparirà più nei capitoli successivi: il suo scopo è solo quello di descrivere, dal suo punto di vista, scorci della situazione attuale della famiglia Mayfair (la famiglia delle streghe). Lo stesso accade per i capitoli successivi: via via ci vengono dati nuovi dettagli attraverso aneddoti (magari anche su alcuni loro antenati) e chiacchiere da bar ma si rimane sempre all'esterno della famiglia.
Vengono anche introdotti i personaggi principali ma anche loro non conoscono la storia della famiglia Mayfair e quindi non apportano nuovi dettagli.
Poi c'è la parte centrale del libro dove invece si “entra” nella storia della famiglia attraverso corposi resoconti storici scritti da un'organizzazione segreta dedita allo studio dell'occulto. Contemporaneamente anche i due protagonisti convergono verso l'epicentro della storia, New Orleans dove c'è la casa di famiglia delle streghe Mayfair...
I resoconti storici spiegano molto ma non tutto: soprattutto non riesce a chiarire i numerosi misteri che accompagnano la sorte delle ultime generazioni di streghe (esclusa la tredicesima, Rowan, che è una dei due protagonisti!).
Nella parte finale i due protagonisti, finalmente a New Orleans, svelano molti di questi misteri e si scopre che chi sembrava cattiva non lo era poi interamente né chi sembrava buono lo era veramente...
Poi c'è il finale vero e proprio e questo ha continuato a deludermi anche se, avendo letto la storia più attentamente, mi è parso più tollerabile...
Nel complesso un libro magnifico ma non per tutti: non aspettatevi streghe alla Harry Potter con magie a ogni pagina! Qui esiste certo il paranormale ma è di sfondo e serve a contribuire alla creazione della giusta atmosfera tenebrosa, di contrasto fra bello e brutto. È un libro lentissimo e per apprezzarlo non bisogna solo appassionarsi alla vicenda principale ma anche alle innumerevoli storie secondarie basate sulle relazioni fra i vari componenti della famiglia Mayfair.
Durante la lettura mi sono segnato qualche nota:
A pagina 532 mi sembra che ci sia un errore. Un personaggio importante (il terzo protagonista si potrebbe dire) scrive “Scott stava per ordinarmi di rientrare quando feci appello al mio grado. Ero più anziano di lui. Avevo rifiutato la nomina a direttore, che per questo era toccata a lui.”
Beh, secondo i miei calcoli (esatti), all'epoca tale personaggio ha solo 37 anni: mi sembra improbabile che il direttore fosse ancora più giovane! La confusione (credo) nasce dal fatto che tale personaggio è normalmente descritto come un arzillo vecchietto...
Due pagine dopo un nuovo errore: si dice che la famiglia Mayfair è studiata dal diciottesimo secolo mentre in realtà è dal diciassettesimo! Questo errore così ravvicinato al precedente mi fa pensare che quel particolare capitolo fu scritto molto prima del resto dell'opera quando ancora la trama non aveva assinto una struttura definitiva..
A pagina 662 c'è invece una frase, pensata dalla protagonista femminile, che mi ha colpito:
«Forse il suo errore stava nel fatto che aveva sempre confuso la forza con la freddezza, nelle donne. Forse era un errore di quasi tutti gli uomini.»
A me pare molto interessante e onestamente ancora non so dire se anch'io faccio questa confusione...
Poi mi sembrava di avere almeno un'altra nota ma non la trovo più... Poco male: si trattava semplicemente di un piccolo errore nella citazione della strega di Endor...
Nota (*1): la “persona” è Deirdre, la strega della dodicesima generazione che dall'età di diciassette anni è tenuta segregata in casa e in cliniche psichiatriche. Anche stavolta ci sono rimasto male quando non viene salvata...
Mia mamma leggeva molto ma quello non era il suo genere: la verità è che lo volevo leggere io e, anzi, glielo dissi chiaramente per spronarla maggiormente alla lettura! Mi sembrava brutto infatti leggere quel libro prima di lei...
La mamma lo lesse rapidamente e, almeno così mi disse, le piacque abbastanza. Poi fu il mio turno...
Il libro è L'ora delle streghe di Anne Rice, Ed.TEADUE, 1998, trad. Roberta Rambelli.
A distanza di una decina d'anni non ricordavo praticamente niente dei dettagli della trama. Ovviamente ricordavo che è un imponente ricostruzione delle generazioni delle gesta di una famiglia di streghe ma poco di più: avevo il ricordo di un finale che non mi era piaciuto, quasi grottesco e quello triste di una persona (ma non chi né perché...(*1)) che non viene salvata in tempo...
Comprando i regali natalizi ho scoperto che tale libro fa parte di una trilogia e così mi sono comprato il secondo volume: prima di iniziarlo ho però voluto rileggermi anche l'imponente (oltre 900 pagine!) opera precedente...
In questa seconda lettura mi è piaciuto molto di più: ho la sensazione che dieci anni fa lo lessi troppo velocemente. Invece è un libro d'atmosfera che va gustato lentamente: bisogna avere la pazienza di non sorvolare sulle lunghe descrizioni di case e giardini e, contemporaneamente, apprezzare i piccoli dettagli, come vengono disegnati gli innumerevoli personaggi...
L'opera in sé è molto ambiziosa: descrive infatti accuratamente ben tredici generazioni di streghe per un arco di tempo di oltre 300 anni!
Prevedibilmente anche la sua struttura è peculiare. Il primo capitolo descrive accuratamente un personaggio, un dottore, che non comparirà più nei capitoli successivi: il suo scopo è solo quello di descrivere, dal suo punto di vista, scorci della situazione attuale della famiglia Mayfair (la famiglia delle streghe). Lo stesso accade per i capitoli successivi: via via ci vengono dati nuovi dettagli attraverso aneddoti (magari anche su alcuni loro antenati) e chiacchiere da bar ma si rimane sempre all'esterno della famiglia.
Vengono anche introdotti i personaggi principali ma anche loro non conoscono la storia della famiglia Mayfair e quindi non apportano nuovi dettagli.
Poi c'è la parte centrale del libro dove invece si “entra” nella storia della famiglia attraverso corposi resoconti storici scritti da un'organizzazione segreta dedita allo studio dell'occulto. Contemporaneamente anche i due protagonisti convergono verso l'epicentro della storia, New Orleans dove c'è la casa di famiglia delle streghe Mayfair...
I resoconti storici spiegano molto ma non tutto: soprattutto non riesce a chiarire i numerosi misteri che accompagnano la sorte delle ultime generazioni di streghe (esclusa la tredicesima, Rowan, che è una dei due protagonisti!).
Nella parte finale i due protagonisti, finalmente a New Orleans, svelano molti di questi misteri e si scopre che chi sembrava cattiva non lo era poi interamente né chi sembrava buono lo era veramente...
Poi c'è il finale vero e proprio e questo ha continuato a deludermi anche se, avendo letto la storia più attentamente, mi è parso più tollerabile...
Nel complesso un libro magnifico ma non per tutti: non aspettatevi streghe alla Harry Potter con magie a ogni pagina! Qui esiste certo il paranormale ma è di sfondo e serve a contribuire alla creazione della giusta atmosfera tenebrosa, di contrasto fra bello e brutto. È un libro lentissimo e per apprezzarlo non bisogna solo appassionarsi alla vicenda principale ma anche alle innumerevoli storie secondarie basate sulle relazioni fra i vari componenti della famiglia Mayfair.
Durante la lettura mi sono segnato qualche nota:
A pagina 532 mi sembra che ci sia un errore. Un personaggio importante (il terzo protagonista si potrebbe dire) scrive “Scott stava per ordinarmi di rientrare quando feci appello al mio grado. Ero più anziano di lui. Avevo rifiutato la nomina a direttore, che per questo era toccata a lui.”
Beh, secondo i miei calcoli (esatti), all'epoca tale personaggio ha solo 37 anni: mi sembra improbabile che il direttore fosse ancora più giovane! La confusione (credo) nasce dal fatto che tale personaggio è normalmente descritto come un arzillo vecchietto...
Due pagine dopo un nuovo errore: si dice che la famiglia Mayfair è studiata dal diciottesimo secolo mentre in realtà è dal diciassettesimo! Questo errore così ravvicinato al precedente mi fa pensare che quel particolare capitolo fu scritto molto prima del resto dell'opera quando ancora la trama non aveva assinto una struttura definitiva..
A pagina 662 c'è invece una frase, pensata dalla protagonista femminile, che mi ha colpito:
«Forse il suo errore stava nel fatto che aveva sempre confuso la forza con la freddezza, nelle donne. Forse era un errore di quasi tutti gli uomini.»
A me pare molto interessante e onestamente ancora non so dire se anch'io faccio questa confusione...
Poi mi sembrava di avere almeno un'altra nota ma non la trovo più... Poco male: si trattava semplicemente di un piccolo errore nella citazione della strega di Endor...
Nota (*1): la “persona” è Deirdre, la strega della dodicesima generazione che dall'età di diciassette anni è tenuta segregata in casa e in cliniche psichiatriche. Anche stavolta ci sono rimasto male quando non viene salvata...
mercoledì 25 dicembre 2013
Sol Invictus 2766 a.u.
Questo, nonostante sia il primo, è stato uno dei peggiori Sol Invictus che abbia mai festeggiato.
Innanzi tutto non ho dormito e, cosa assai rara per me, mi sono alzato con un "quasi" mal di testa.
Poi, a pranzo, ero ancora satollo per la mangiata di ieri e mi sono quindi accontentato di un po' di pane e salame: è ok ma non molto festivo...
Poi niente pandoro ma un panettone: a me il panettone non piace (colpa dell'uvetta e dei canditi) ma mi capita sempre quello. Quasi quasi, se ho il burro, me lo faccio con la macchina per il pane: già provato e viene discreto...
Poi volevo accendere un bel falò per festeggiare il Sol Invictus ma siccome pioviscola non ne farò di niente.
Insomma una giornata veramente moscia, uggiosa e grigia: e sono solo le 15:51!
Che poi questa giornata malinconica si innesta su un periodo deprimente: difficile definire bene questo mio malessere che sicuramente ha molte sfaccettature. Una di queste è la sfiducia per il futuro: non vedo vie di scampo; mi sembra di essere circondato da bambini che non capiscono o che non vogliono capire. Le mie parole, ovviamente, cadono nel vuoto: mi sento come una Cassandra (bel nome!), vedo il precipizio che si avvicina e la maggior parte degli italiani che non se ne rende conto e crede ancora in PD, PDL e affini.
Da giorni ormai non leggo più nemmeno il viario di Grillo: non mi va di farmi cattivo sangue inutilmente. Che lo leggo a fare visto che, in genere, quello che vi leggo lo penso o l'ho capito già da tempo?
È una sensazioni di impotenza, di non avere il controllo su ciò che succede: come essere il passeggero di un treno senza macchinista...
Sono talmente di cattivo umore che non mi va di fare gli auguri a nessuno...
Auguri di buon Sol Invictus a tutti i miei lettori!
Innanzi tutto non ho dormito e, cosa assai rara per me, mi sono alzato con un "quasi" mal di testa.
Poi, a pranzo, ero ancora satollo per la mangiata di ieri e mi sono quindi accontentato di un po' di pane e salame: è ok ma non molto festivo...
Poi niente pandoro ma un panettone: a me il panettone non piace (colpa dell'uvetta e dei canditi) ma mi capita sempre quello. Quasi quasi, se ho il burro, me lo faccio con la macchina per il pane: già provato e viene discreto...
Poi volevo accendere un bel falò per festeggiare il Sol Invictus ma siccome pioviscola non ne farò di niente.
Insomma una giornata veramente moscia, uggiosa e grigia: e sono solo le 15:51!
Che poi questa giornata malinconica si innesta su un periodo deprimente: difficile definire bene questo mio malessere che sicuramente ha molte sfaccettature. Una di queste è la sfiducia per il futuro: non vedo vie di scampo; mi sembra di essere circondato da bambini che non capiscono o che non vogliono capire. Le mie parole, ovviamente, cadono nel vuoto: mi sento come una Cassandra (bel nome!), vedo il precipizio che si avvicina e la maggior parte degli italiani che non se ne rende conto e crede ancora in PD, PDL e affini.
Da giorni ormai non leggo più nemmeno il viario di Grillo: non mi va di farmi cattivo sangue inutilmente. Che lo leggo a fare visto che, in genere, quello che vi leggo lo penso o l'ho capito già da tempo?
È una sensazioni di impotenza, di non avere il controllo su ciò che succede: come essere il passeggero di un treno senza macchinista...
Sono talmente di cattivo umore che non mi va di fare gli auguri a nessuno...
Auguri di buon Sol Invictus a tutti i miei lettori!
martedì 24 dicembre 2013
Renzi 1 (circa)
Renzi, all'indomani della sua elezione a segretario del PD, fece un annuncio che mi stupì, qualcosa tipo “In due mesi farò vedere dei veri cambiamenti” (v. Renzi: “Ho due mesi per imporre un segno” del 9/12 su Rainews).
Per chi, come me, proviene dal mondo dell'informatica sa che le stime dei tempi necessari per realizzare un progetto vanno sempre aumentate perché, in genere, tutto quello che può andare storto va storto...
Due mesi di tempo sarebbero un tempo appena sufficiente per fare un cambiamento avendo la totale e leale collaborazione di tutto il partito: Renzi ha dalla sua la base ma altrettanto non si può dire dell'apparato per non parlare dei parlamentari...
Io, con ottimismo da informatico, avrei raddoppiato i mesi portandoli a quattro e poi avrei approssimato a sei!
Però, già pochissimi giorni dopo questa dichiarazione, disse qualcosa del tipo: “Con Letta ne riparleremo dopo le feste...”
E allora capii che, quando Renzi aveva parlato di due mesi, non aveva già in mente un progetto (come di solito hanno gli informatici) ma solo chiacchiere...
La riprova che Renzi non ha dalla sua tutto il partito la si vede chiaramente nell'atteggiamento tenuto dai media (*1) nei sui confronti: sulla stessa testata si alternano schizofrenicamente articoli a favore e contro. E no: questo non è normale. Non per il segretario del PD su testate di sinistra...
Per dare l'idea, senza cioè alcuna pretesa statistica, in questo momento sull'HuffingtonPost ci sono tre articoli contro Renzi e uno solo a favore (*2)!
Intendiamoci bisogna vedere queste cose nella giusta prospettiva!
È vero che Renzi non ha tutta la stampa dalla sua ma almeno un buon 50% gli è favorevole. Tanto per fare un paragone il M5S ha il 99% contro!
Conclusione: vediamo cosa accade entro i due mesi fissati da Renzi (ovvero entro l'8 febbraio) ma io credo niente. Vedremo poi cosa succede nei quattro mesi (entro l'8 giugno) successivi: io credo poco o nulla di concreto nell'azione del governo Letta. Penso invece che ci sarà una bella lotta di potere (e poltrone) all'interno del PD.
Forse l'unica novità, che verrà strombazzata come il più grande successo politico di tutti i tempi, sarà una riforma elettorale costruita con l'unico fine di danneggiare il M5S ovvero l'unica forza politica dalla parte dei cittadini e, attualmente, unica vera opposizione...
Nota (*1): in realtà ho ben in mente solo l'Huffingtonpost.it perché Repubblica.it e Corriere.it non li leggo più da tempo...
Nota (*2): i “contro” sono: dichiarazione critica Fornero, dichiarazione critica Arbore, dichiarazione critica Pelù. Quello a favore si basa “sull'intervista” di Fazio.
Per chi, come me, proviene dal mondo dell'informatica sa che le stime dei tempi necessari per realizzare un progetto vanno sempre aumentate perché, in genere, tutto quello che può andare storto va storto...
Due mesi di tempo sarebbero un tempo appena sufficiente per fare un cambiamento avendo la totale e leale collaborazione di tutto il partito: Renzi ha dalla sua la base ma altrettanto non si può dire dell'apparato per non parlare dei parlamentari...
Io, con ottimismo da informatico, avrei raddoppiato i mesi portandoli a quattro e poi avrei approssimato a sei!
Però, già pochissimi giorni dopo questa dichiarazione, disse qualcosa del tipo: “Con Letta ne riparleremo dopo le feste...”
E allora capii che, quando Renzi aveva parlato di due mesi, non aveva già in mente un progetto (come di solito hanno gli informatici) ma solo chiacchiere...
La riprova che Renzi non ha dalla sua tutto il partito la si vede chiaramente nell'atteggiamento tenuto dai media (*1) nei sui confronti: sulla stessa testata si alternano schizofrenicamente articoli a favore e contro. E no: questo non è normale. Non per il segretario del PD su testate di sinistra...
Per dare l'idea, senza cioè alcuna pretesa statistica, in questo momento sull'HuffingtonPost ci sono tre articoli contro Renzi e uno solo a favore (*2)!
Intendiamoci bisogna vedere queste cose nella giusta prospettiva!
È vero che Renzi non ha tutta la stampa dalla sua ma almeno un buon 50% gli è favorevole. Tanto per fare un paragone il M5S ha il 99% contro!
Conclusione: vediamo cosa accade entro i due mesi fissati da Renzi (ovvero entro l'8 febbraio) ma io credo niente. Vedremo poi cosa succede nei quattro mesi (entro l'8 giugno) successivi: io credo poco o nulla di concreto nell'azione del governo Letta. Penso invece che ci sarà una bella lotta di potere (e poltrone) all'interno del PD.
Forse l'unica novità, che verrà strombazzata come il più grande successo politico di tutti i tempi, sarà una riforma elettorale costruita con l'unico fine di danneggiare il M5S ovvero l'unica forza politica dalla parte dei cittadini e, attualmente, unica vera opposizione...
Nota (*1): in realtà ho ben in mente solo l'Huffingtonpost.it perché Repubblica.it e Corriere.it non li leggo più da tempo...
Nota (*2): i “contro” sono: dichiarazione critica Fornero, dichiarazione critica Arbore, dichiarazione critica Pelù. Quello a favore si basa “sull'intervista” di Fazio.
lunedì 23 dicembre 2013
Entusiasmo scemato
Siccome la lezione di chitarra che dovevo fare in questi giorni è saltata a causa delle feste e degli impegni del maestro ne approfitto per riassumere la situazione.
Premetto che mi sono esercitato poco a causa di una crisi di rigetto: in effetti è eccezionale che sia riuscito a impegnarmi per oltre due anni. Il motivo della mia “resistenza” è che già il suono di per sé mi piace molto: mi piace ascoltare i miei accordi (o le melodie zoppicanti) anche se sono pessimi. Sono sicuro che se avessi preso in mano questo strumento da giovane ci sarei impazzito sopra (diventando comunque molto bravo!)...
Sul riscaldamento e il pattern non ho niente da dire. Lentamente miglioro e aumento la velocità di esecuzione dei vari ritmi...
Heart of Steel mi viene decentemente: è stato difficile cambiare tante volte la diteggiatura e rimemorizzare i movimenti già imparati ma ormai da settimane non ho più esitazioni.
Ripensandoci l'unico problema rimasto è lo “scivolo” che ancora mi viene in maniera un po' incerta...
Suppongo che alla prossima lezione il maestro mi toglierà il brano.
I Want it All: anche in questo caso la semplificazione allo spartito apportata dal maestro mi ha creato inizialmente molte difficoltà. Ormai mi è chiaro che, quando imparo qualcosa in una maniera, faccio poi molta più fatica a cambiarne dei dettagli di quanta ne avevo fatta studiandola da zero.
Comunque poi ho imparato: è interessante perché, con il minimo di esperienza che ho accumulato, inizio a risolvere dei problemi anche senza l'aiuto del maestro.
In questo caso mi sono reso conto che per eseguire correttamente il ritmo basta muovere la mano destra a velocità costante e plettrare sia verso il basso che l'alto per fare i sedicesimi e in una direzione sola per gli ottavi. Banale: ma fino a qualche mese fa non ci sarei arrivato da solo...
Oppure: due lezioni fa il maestro mi aveva scritto di suo pugno un arrangiamento di poche battute per il ritornello di questo brano; adesso che ho il brano con 12 voci di Tuxguitar non era più evidente dove inserire l'arrangiamento del maestro ma, basandomi sull'orecchio, non ho avuto problemi.
Probabilmente il maestro mi toglierà il brano oppure me ne farà studiare qualche altra battuta.
Blue Bossa: in Lezione LXVI mi ero dimenticato di scrivere che il maestro mi aveva anche affidato il compito di cambiare la diteggiatura per eliminare le note suonate su corde a vuoto. Non è stato un problema: non so se ho trovato la diteggiatura migliore ma sicuramente è buona.
Piuttosto mi sono reso conto di quella che probabilmente è (attualmente) la mia maggiore difficoltà: la durata delle note. Soprattutto se si tratta di durate “strane” che non coincidono con i tic del metronomo...
Probabilmente questo brano sarebbe stato un utile esercizio per migliorare questo mio difetto ma ho fatto l'errore di impararlo direttamente a 100bpm (la velocità obiettivo assegnatami dal maestro) concentrandomi più a memorizzare la sequenza delle note che la loro durata...
Chance: in questo brano sono ancora piuttosto indietro. Un po' perché mi sto esercitando poco e un po' perché è difficile. La parte che mi è ostica è la seguente dalla battuta 44 alla 47:
I problemi principali sono il ritmo e la velocità: i sedicesimi a 80bpm iniziano a essere complicati...
E poi c'è anche la tecnica del palm muting a complicare le cose...
Anche in questo brano ho notato la mia maggiore esperienza. Per imparare il ritmo ho usato Hydrogen come già avevo fatto per I want it all (v. Lezione LXVI) prima che il maestro me ne semplificasse lo spartito. Poi mi sono concentrato sui movimenti e, come per I want it all, mi sono reso conto che i sedicesimi devo farli plettrando sia in su che in giù mentre per gli ottavi plettro solo verso il basso.
Poi avevo il problema (v. sottolineatura in blu) della 6° corda che rimaneva in vibrazione quando passavo all'accordo successivo: in questo caso ho risolto stoppandola con la punta dell'indice come già faccio in un passaggio di Heart of Steel...
Adesso sono a 74bpm ma se mi fossi allenato un pochino di più sarei già a 80...
Nel complesso sono in una strana situazione: mi rendo conto di aver fatto un ulteriore deciso miglioramento ma contemporaneamente il mio entusiasmo e volontà di impegnarmi sono diminuiti.
In realtà poi, quando faccio gli esercizi, mi diverto ma è l'idea di mettermi a sedere per un'oretta con la chitarra in mano che mi è sempre più ardua...
Premetto che mi sono esercitato poco a causa di una crisi di rigetto: in effetti è eccezionale che sia riuscito a impegnarmi per oltre due anni. Il motivo della mia “resistenza” è che già il suono di per sé mi piace molto: mi piace ascoltare i miei accordi (o le melodie zoppicanti) anche se sono pessimi. Sono sicuro che se avessi preso in mano questo strumento da giovane ci sarei impazzito sopra (diventando comunque molto bravo!)...
Sul riscaldamento e il pattern non ho niente da dire. Lentamente miglioro e aumento la velocità di esecuzione dei vari ritmi...
Heart of Steel mi viene decentemente: è stato difficile cambiare tante volte la diteggiatura e rimemorizzare i movimenti già imparati ma ormai da settimane non ho più esitazioni.
Ripensandoci l'unico problema rimasto è lo “scivolo” che ancora mi viene in maniera un po' incerta...
Suppongo che alla prossima lezione il maestro mi toglierà il brano.
I Want it All: anche in questo caso la semplificazione allo spartito apportata dal maestro mi ha creato inizialmente molte difficoltà. Ormai mi è chiaro che, quando imparo qualcosa in una maniera, faccio poi molta più fatica a cambiarne dei dettagli di quanta ne avevo fatta studiandola da zero.
Comunque poi ho imparato: è interessante perché, con il minimo di esperienza che ho accumulato, inizio a risolvere dei problemi anche senza l'aiuto del maestro.
In questo caso mi sono reso conto che per eseguire correttamente il ritmo basta muovere la mano destra a velocità costante e plettrare sia verso il basso che l'alto per fare i sedicesimi e in una direzione sola per gli ottavi. Banale: ma fino a qualche mese fa non ci sarei arrivato da solo...
Oppure: due lezioni fa il maestro mi aveva scritto di suo pugno un arrangiamento di poche battute per il ritornello di questo brano; adesso che ho il brano con 12 voci di Tuxguitar non era più evidente dove inserire l'arrangiamento del maestro ma, basandomi sull'orecchio, non ho avuto problemi.
Probabilmente il maestro mi toglierà il brano oppure me ne farà studiare qualche altra battuta.
Blue Bossa: in Lezione LXVI mi ero dimenticato di scrivere che il maestro mi aveva anche affidato il compito di cambiare la diteggiatura per eliminare le note suonate su corde a vuoto. Non è stato un problema: non so se ho trovato la diteggiatura migliore ma sicuramente è buona.
Piuttosto mi sono reso conto di quella che probabilmente è (attualmente) la mia maggiore difficoltà: la durata delle note. Soprattutto se si tratta di durate “strane” che non coincidono con i tic del metronomo...
Probabilmente questo brano sarebbe stato un utile esercizio per migliorare questo mio difetto ma ho fatto l'errore di impararlo direttamente a 100bpm (la velocità obiettivo assegnatami dal maestro) concentrandomi più a memorizzare la sequenza delle note che la loro durata...
Chance: in questo brano sono ancora piuttosto indietro. Un po' perché mi sto esercitando poco e un po' perché è difficile. La parte che mi è ostica è la seguente dalla battuta 44 alla 47:
I problemi principali sono il ritmo e la velocità: i sedicesimi a 80bpm iniziano a essere complicati...
E poi c'è anche la tecnica del palm muting a complicare le cose...
Anche in questo brano ho notato la mia maggiore esperienza. Per imparare il ritmo ho usato Hydrogen come già avevo fatto per I want it all (v. Lezione LXVI) prima che il maestro me ne semplificasse lo spartito. Poi mi sono concentrato sui movimenti e, come per I want it all, mi sono reso conto che i sedicesimi devo farli plettrando sia in su che in giù mentre per gli ottavi plettro solo verso il basso.
Poi avevo il problema (v. sottolineatura in blu) della 6° corda che rimaneva in vibrazione quando passavo all'accordo successivo: in questo caso ho risolto stoppandola con la punta dell'indice come già faccio in un passaggio di Heart of Steel...
Adesso sono a 74bpm ma se mi fossi allenato un pochino di più sarei già a 80...
Nel complesso sono in una strana situazione: mi rendo conto di aver fatto un ulteriore deciso miglioramento ma contemporaneamente il mio entusiasmo e volontà di impegnarmi sono diminuiti.
In realtà poi, quando faccio gli esercizi, mi diverto ma è l'idea di mettermi a sedere per un'oretta con la chitarra in mano che mi è sempre più ardua...
domenica 22 dicembre 2013
Spaccalegna
Faticoso: ma che soddisfazione spaccare la legna!
Non basta usare la forza ma occorre anche una buona precisione e una certa coordinazione. Quai zen. Quasi...
Reader T3 - 22/12/2013
Ho perso mezz'ora a cercare sul viario un pezzo che, evidentemente, non ho scritto: mi sembrava di aver fatto un elenco dei regali che mi sarebbe piaciuto ricevere. Magari l'ho scritto ma non pubblicato perché giudicato troppo edonistico? Forse...
Comunque il babbo mi ha regalato per Sol Invictus proprio un regalo di questa lista che non esiste: un bel lettore per e-book della Sony!
Attualmente sono a fare delle prove ma mi sembra vada benissimo: anche i pdf li gestisce senza problemi (almeno i due che ho provato), lo schermo è leggibilissimo, la memoria più che sufficiente, funziona su Linux (*1) ed è carino...
L'unica neo è che non c'è un vocabolario di italiano pre-installato: c'è solo un ottimo dizionario Inglese → Italiano.
Ora sono impegnato a scaricare libri gratuiti che non leggerò mai: ma l'idea di averli a portata di mano mi piace molto!
Natale del Sol Invictus - 23/12/2013
Come si può intuire dal mio pezzo precedente, da questo anno ho deciso che il 25 dicembre festeggerò il Sol Invictus.
Devo pensare ancora alle modalità della celebrazione: ma già da ora escludo i sacrifici umani...
Renzi 2 - 26/12/2013
Non ho letto l'articolo perché mi sono fermato al titolo: Renzi: alleanza con Scelta Civica...
Perché non mi piace? Basta leggere tutti i pezzi che ho scritto col marcatore “Monti”!
Monti rappresenta il contrario del bene per l'Italia e gli italiani: solo le banche e gli interessi esteri...
A Renzi, anche a causa dell'entusiasmo per lui di alcuni amici e parenti, sto dando il beneficio del dubbio: ma è un dubbio molto piccolo e più l'osservo, come in questo caso, e meno mi piace.
Snowden natalizio - 26/12/2013
Un corto messaggio d'auguri da parte di Snowden:
Inutile dire che condivido le sue idee sulla riservatezza e l'invadenza dei governi che spiano tutto e tutti costantemente. La libertà è a serio rischio ma la maggior parte delle persone non se ne rende neppure conto...
Non basta usare la forza ma occorre anche una buona precisione e una certa coordinazione. Quai zen. Quasi...
Reader T3 - 22/12/2013
Ho perso mezz'ora a cercare sul viario un pezzo che, evidentemente, non ho scritto: mi sembrava di aver fatto un elenco dei regali che mi sarebbe piaciuto ricevere. Magari l'ho scritto ma non pubblicato perché giudicato troppo edonistico? Forse...
Comunque il babbo mi ha regalato per Sol Invictus proprio un regalo di questa lista che non esiste: un bel lettore per e-book della Sony!
Attualmente sono a fare delle prove ma mi sembra vada benissimo: anche i pdf li gestisce senza problemi (almeno i due che ho provato), lo schermo è leggibilissimo, la memoria più che sufficiente, funziona su Linux (*1) ed è carino...
L'unica neo è che non c'è un vocabolario di italiano pre-installato: c'è solo un ottimo dizionario Inglese → Italiano.
Ora sono impegnato a scaricare libri gratuiti che non leggerò mai: ma l'idea di averli a portata di mano mi piace molto!
Natale del Sol Invictus - 23/12/2013
Come si può intuire dal mio pezzo precedente, da questo anno ho deciso che il 25 dicembre festeggerò il Sol Invictus.
Devo pensare ancora alle modalità della celebrazione: ma già da ora escludo i sacrifici umani...
Renzi 2 - 26/12/2013
Non ho letto l'articolo perché mi sono fermato al titolo: Renzi: alleanza con Scelta Civica...
Perché non mi piace? Basta leggere tutti i pezzi che ho scritto col marcatore “Monti”!
Monti rappresenta il contrario del bene per l'Italia e gli italiani: solo le banche e gli interessi esteri...
A Renzi, anche a causa dell'entusiasmo per lui di alcuni amici e parenti, sto dando il beneficio del dubbio: ma è un dubbio molto piccolo e più l'osservo, come in questo caso, e meno mi piace.
Snowden natalizio - 26/12/2013
Un corto messaggio d'auguri da parte di Snowden:
Inutile dire che condivido le sue idee sulla riservatezza e l'invadenza dei governi che spiano tutto e tutti costantemente. La libertà è a serio rischio ma la maggior parte delle persone non se ne rende neppure conto...
giovedì 19 dicembre 2013
Cause tecniche
Lo scorso marzo scrissi il pezzo Scommessa dove, appunto, proponevo una scommessa ai miei lettori.
Spiegavo che:
«...
Oltre che sulle tivvù e giornali sono sempre stato scettico sull'imparzialità di alcuni parti della magistratura e, in particolar modo, di quella milanese.
...»
e quindi
«...
Siccome la mia teoria è che la magistratura (mi ripeto: solo pochi individui e non tutta) non sia imparziale ma al servizio politico di una sola parte, scommetto che, sconfitto il PDL, il prossimo bersaglio sarà proprio il M5S.
Se davvero è così allora prevedo i primi processi politici contro esponenti del M5S (in pratica, per adesso, solo Grillo e Casaleggio!) entro le prossime elezioni (preferibilmente in campagna elettorale!)
...»
All'epoca mi chiedevo su che accuse si sarebbe basato l'intervento della magistratura e successivamente, a maggio, nel pezzo Giustizia-Libertà: 1-0 arrivai alla conclusione seguente:
«Nel pezzo Scommessa scommettevo che la magistratura, in un termine di almeno sei mesi (*1), avrebbe iniziato ad attaccare il M5S. All'epoca non mi era chiaro quale sarebbe stato il pretesto ma adesso è evidente che si attaccherà il viario di Grillo...
…»
Poi settembre è arrivato e non è successo niente: non mi sono preoccupato perché, da profano, non ho idea dei tempi tecnici necessari per le “indagini”.
A novembre, visto che tutto taceva, ho iniziato a chiedermene il motivo...
Possibile che in un'Italia dove tutti i poteri forti sono coalizzati contro il M5S la magistratura rimanga neutrale a guardare? Possibile che, fra le migliaia di magistrati che compongono la “magistratura”, non ce ne sia qualcuno indirettamente legato alla politica e voglioso di aiutare una forza politica ostacolandone un'altra?
Personalmente davo per scontato che a intervenire contro il M5S sarebbe stata la magistratura milanese (vedi sopra) e perciò mi chiedevo perché da Milano tutto tacesse. Infine ho avuto un'intuizione: visto che il bersaglio deve essere il viario di Beppe Grillo (oltretutto unico organo d'informazione del M5S) era forse possibile che ci fossero problemi di giurisdizione?
Fortunatamente ho un'amica esperta in materia e, dopo un lungo scambio epistolare, sono arrivato alle seguenti conclusioni:
A) Per reati compiuti tramite un sito Internet è competente il tribunale dove l'accusato ha la sua residenza (*2). E la residenza di Grillo è a Genova e non a Milano...
B) Per un PM non di Genova sarebbe comunque possibile indagare su Grillo ma dovrebbe ricorrere a degli artifici e, alla fine, molto probabilmente il caso verrebbe comunque assegnato al tribunale competente.
Il secondo punto andrebbe spiegato meglio ma saltando i dettagli tecnici (*3) che non sono in grado di riassumere (dovrei citare stralci di epistola ma non mi va...) passo direttamente a illustrare uno scenario che riepiloga la mia conclusione B.
Infatti le chiesi:
«Tornando sull'argomento della competenza nelle indagini ti propongo uno scenario: dimmi tu se ti pare plausibile...
Nella città X viene trovato un manifesto contro la massima autorità dello Stato: il PM di X inizia le indagini e in breve tempo, non importa come (testimoni, telecamere di sorveglianza, intercettazioni, etc), vengono individuati i cinque giovani che l'avevano illecitamente affisso.
Il PM però vuole verificare che non facciano parte di un'organizzazione sovversiva più vasta e quindi procede con le sue indagini segrete. In particolare si vigila sui contatti e l'attività in rete di questi giovani. Il PM scopre così che uno dei giovani ha frequentato spesso un blog sul quale sono più volte circolati articoli per lo meno irriguardosi verso le massime autorità dello Stato. Il giovane vi aveva anzi postato molti commenti “infuocati” in risposta, anzi in “eco”, ad altri di individui terzi altrettanto “sospetti”. Il magistrato teme che tale sito possa incitare al vilipendio e decide quindi di indagare meglio.
Ora però il proprietario di tale sito risiede nella città Y però il PM ritiene che ci siano sufficienti elementi di correità con il reato iniziale e decide di proseguire personalmente (cioè senza delegarle ai magistrati di Y) le sue investigazioni segrete: non so, tipo esaminare chi sono gli individui coinvolti nei vari commenti, dove risiedono, se partecipano a gruppi FB comuni e cose di questo genere...
Il magistrato della città Y non chiede di seguire le indagini perché l'indagine è ancora segreta e quindi non ne è neppure a conoscenza.
Dopo qualche mese, a seguito di un post particolarmente acceso, il magistrato teme che possa innescare altri reati analoghi a quello iniziale o ancora più gravi: per questo chiede d'urgenza al GIP di intervenire facendo “oscurare” tale sito.
Certo, a questo punto, il PM di Y vorrebbe investigare sulla faccenda ma il PM di X è contrario e quindi dovrà essere la figura di cui mi avevi scritto l'altra volta a decidere a chi assegnare le indagini in tot mesi (2-3 mesi o è una cosa più rapida, diciamo 2-3 settimane?). »
Non sto a riportare quanto mi rispose la mia amica: nel complesso era scettica ma nemmeno diceva “no è assolutamente impossibile” mentre per i tempi era incerta e non si sbilanciava...
È evidente che lei ha estrema fiducia nel funzionamento dell'apparato giudiziario e non vi vede zone grigie, io però, che non per nulla mi chiamo KGB, cerco di individuare gli spazi di manovra che potrebbero essere sfruttati da persone in malafede...
E questo “spiega” la mia conclusione B!
Mettendo insieme le conclusioni A e B ipotizzo quindi che il periodo più propizio per un “attacco” al M5S sia quello prima delle elezioni: attaccare troppo presto comporterebbe il rischio di un prematuro spostamento della competenza potenzialmente indesiderato.
Questa è la mia “spiegazione” al perché, nonostante settembre (e poi v. nota (*1)...) sia passato da diversi mesi, ritengo sempre valida la mia scommessa iniziale!
Ovviamente se a Genova ci fossero dei magistrati disposti ad attaccare il M5S per fini politici allora il problema della competenza non sarebbe tale...
Recentemente ho sentito che Grillo è stato condannato dal tribunale di Genova (che quindi è, come avevo già appurato, quello naturalmente competente a indagare sui presunti reati compiuti sul suo viario) per diffamazione di un esponente del PD: però non conosco i dettagli della vicenda e ritengo sia prematuro trarne conclusioni politiche...
In definitiva: per l'esito della mia scommessa vedremo in campagna elettorale!
Nota (*1): anche oggi mi ricordavo questo termine di sei mesi ma in realtà, nel pezzo Scommessa, molto prudentemente non pongo limiti di tempo e indico genericamente “entro le prossime elezioni”: evidentemente l'avevo pensato senza scriverlo...
Nota (*2): in realtà il dominio www.BeppeGrillo.it, secondo WHOIS, non appartiene direttamente a Grillo ma se si considera questi l'autore dei vari pezzi il risultato, credo, non cambia...
Nota (*3): principalmente sul concetto di "correità". Spiegato malamente: se indago su un crimine C di mia competenza, e così facendo ne scopro un nuovo D che sarebbe di competenza di un altro tribunale, posso comunque continuare a indagare anche su D se questo è strettamente connesso (correità) al crimine C. Ovviamente c'è un organo che valuta la correità (in genere il procuratore generale oppure il procuratore generale presso la cassazione) ma, dato che il magistrato indaga in segreto, ne consegue che è a sua discrezione decidere quando rendere note le indagini e dare così il via al problema delle competenze...
martedì 17 dicembre 2013
Ancora su Firenze...
Con un certo ritardo (colpa mia!) ecco la nuova intervista in riferimento ai disegni pubblicati nel pezzo Firenze, Italia. Ricordo che non è una vera intervista perché io mando le mie domande per posta e ricevo le risposte nella stessa maniera: questo per spiegare come mai, a volte, la risposta non sembra rispondere alla domanda...
1) I disegni delle statue sembrano meno definiti rispetto, ad esempio, ai disegni dell'Olanda: è una scelta o semplicemente si trattava dei tuoi primi esperimenti (almeno i tre del 1979) con la china e quindi, non avendo esperienza, preferivi non esagerare?
In effetti ero agli inizi del disegno a china e non avevo le ottime penne con le punte dello 0,1 che ho adoperato negli anni '90.
2) Di che anno sono i disegni dei due tabernacoli e quello della porta di San Niccolò?
I due tabernacoli sono stati fatti a lapis verso il 1996 riprendendoli dal vero, poi terminati a casa a china. Quello di via de' cerchi nel 2005 e quello della piazzetta di S.Martino due mesi fa. Quello di Porta S.Niccolò è del 1980 (nel disegno di S.Martino, non ho bilanciato bene i chiari e gli scuri della china per cui risalta troppo la stradetta sulla destra rispetto alla facciata che dovrebbe essere la parte fondamentale del disegno)
3) Nei disegni dei due tabernacoli sembra che siano stati colorati: si tratta della tecnica tipo "acquarello"? Puoi fare qualche commento tecnico al riguardo?
La pittura ad acquerello è la più difficile almeno per me, perché gli errori si correggono difficilmente a differenza dei quadri a olio, dove poi rifare tutto coprendo e rifacendo dove hai sbagliato
4) Nel disegno del "porcellino" mi piace l'effetto dell'acqua che esce dalla bocca: hai dovuto ragionarci su come fare o ti è venuto naturale?
Riguardandolo adesso devo dire che mi piace anche a me, e la cosa più difficile fu disegnare la parte scura per far risaltare l'acqua che cade (perché non ho disegnato l'acqua che esce dalla bocca ma lo sfondo che essa non copre, non so se mi sono spiegato?)
5) I testi che "insegnano" a disegnare spesso insistono nel dividere l'immagine in quadranti in maniera che sia più facile rispettare le proporzioni e la prospettiva. Eppure non ricordo di averti mai visto ricorrere a un artificio del genere: può darsi che il talento per il disegno consista proprio nella naturalezza con cui la mano del disegnatore riesce a riprodurre ciò che l'occhio vede?
Nei disegni più semplici che ho rappresentato in questi schizzi non ne ho avuto mai bisogno, perché ho abbastanza il senso delle proporzioni. In altri più complessi ho adottato questa tecnica semplice ma estremamente efficace.
6) Mi hai già spiegato che gli errori a china, in qualche maniera, si riescono a nascondere: puoi indicarmi in questi disegni un paio di errori più o meno nascosti?
La domanda mi riempie d'orgoglio, non perché non ci siano errori da commentare, ma perché ce ne sono talmente tanti in tutti i disegni che pensavo non ci fosse bisogno di evidenziarli. Comunque ti rispondo: l'errore più grosso è quello che hai notato anche te, gli spruzzi dell'acqua nella fontana della porta S.Niccolò, che rammentano un disegno di un bimbetto di dieci anni, poi la strada di fianco al tabernacolo di S. Martino per quello che ti ho già detto sopra, cioè in ogni disegno o quadro lo sguardo dovrebbe essere concentrato sul particolare principale dell'opera, o per la prospettiva o per l'intensità del colore (vedi gli sfondi sfumati). In questo ti colpisce invece più la strada che il tabernacolo stesso.
7) Forse ne ho visto uno! Gli spruzzi dell'acqua della fontana davanti alla porta di San Niccolò sembrano bruttini: cos'è andato storto con essi? O magari, semplicemente, volevi concentrarti sulla torre?
Vedi risposta precedente
8) Quale di questi disegni ti piace di più, quale meno e perché.
Quello migliore per me è il "Porcellino" (anche se non mi piace lo sfondo accennato poco e male) per la semplicità e naturalezza. Il peggiore la statua del ratto delle sabine, per la poca fluidità nei movimenti rispetto all'originale e le proporzioni dei corpi che sembrano sbagliate.
1) I disegni delle statue sembrano meno definiti rispetto, ad esempio, ai disegni dell'Olanda: è una scelta o semplicemente si trattava dei tuoi primi esperimenti (almeno i tre del 1979) con la china e quindi, non avendo esperienza, preferivi non esagerare?
In effetti ero agli inizi del disegno a china e non avevo le ottime penne con le punte dello 0,1 che ho adoperato negli anni '90.
2) Di che anno sono i disegni dei due tabernacoli e quello della porta di San Niccolò?
I due tabernacoli sono stati fatti a lapis verso il 1996 riprendendoli dal vero, poi terminati a casa a china. Quello di via de' cerchi nel 2005 e quello della piazzetta di S.Martino due mesi fa. Quello di Porta S.Niccolò è del 1980 (nel disegno di S.Martino, non ho bilanciato bene i chiari e gli scuri della china per cui risalta troppo la stradetta sulla destra rispetto alla facciata che dovrebbe essere la parte fondamentale del disegno)
3) Nei disegni dei due tabernacoli sembra che siano stati colorati: si tratta della tecnica tipo "acquarello"? Puoi fare qualche commento tecnico al riguardo?
La pittura ad acquerello è la più difficile almeno per me, perché gli errori si correggono difficilmente a differenza dei quadri a olio, dove poi rifare tutto coprendo e rifacendo dove hai sbagliato
4) Nel disegno del "porcellino" mi piace l'effetto dell'acqua che esce dalla bocca: hai dovuto ragionarci su come fare o ti è venuto naturale?
Riguardandolo adesso devo dire che mi piace anche a me, e la cosa più difficile fu disegnare la parte scura per far risaltare l'acqua che cade (perché non ho disegnato l'acqua che esce dalla bocca ma lo sfondo che essa non copre, non so se mi sono spiegato?)
5) I testi che "insegnano" a disegnare spesso insistono nel dividere l'immagine in quadranti in maniera che sia più facile rispettare le proporzioni e la prospettiva. Eppure non ricordo di averti mai visto ricorrere a un artificio del genere: può darsi che il talento per il disegno consista proprio nella naturalezza con cui la mano del disegnatore riesce a riprodurre ciò che l'occhio vede?
Nei disegni più semplici che ho rappresentato in questi schizzi non ne ho avuto mai bisogno, perché ho abbastanza il senso delle proporzioni. In altri più complessi ho adottato questa tecnica semplice ma estremamente efficace.
6) Mi hai già spiegato che gli errori a china, in qualche maniera, si riescono a nascondere: puoi indicarmi in questi disegni un paio di errori più o meno nascosti?
La domanda mi riempie d'orgoglio, non perché non ci siano errori da commentare, ma perché ce ne sono talmente tanti in tutti i disegni che pensavo non ci fosse bisogno di evidenziarli. Comunque ti rispondo: l'errore più grosso è quello che hai notato anche te, gli spruzzi dell'acqua nella fontana della porta S.Niccolò, che rammentano un disegno di un bimbetto di dieci anni, poi la strada di fianco al tabernacolo di S. Martino per quello che ti ho già detto sopra, cioè in ogni disegno o quadro lo sguardo dovrebbe essere concentrato sul particolare principale dell'opera, o per la prospettiva o per l'intensità del colore (vedi gli sfondi sfumati). In questo ti colpisce invece più la strada che il tabernacolo stesso.
7) Forse ne ho visto uno! Gli spruzzi dell'acqua della fontana davanti alla porta di San Niccolò sembrano bruttini: cos'è andato storto con essi? O magari, semplicemente, volevi concentrarti sulla torre?
Vedi risposta precedente
8) Quale di questi disegni ti piace di più, quale meno e perché.
Quello migliore per me è il "Porcellino" (anche se non mi piace lo sfondo accennato poco e male) per la semplicità e naturalezza. Il peggiore la statua del ratto delle sabine, per la poca fluidità nei movimenti rispetto all'originale e le proporzioni dei corpi che sembrano sbagliate.
lunedì 16 dicembre 2013
La bella libraia
Oggi narro di come il fato si sia ingegnato a ostacolare il mio "amore": a dire il vero stanotte pensavo che mi sarebbe venuto un corto divertente ma adesso, a opera conclusa, mi rendo conto che il risultato è piuttosto lungo e molto insulso. Ormai però...
Durante il mio brevissimo soggiorno al mare non ho mancato di visitare la solita libreria con i libri in offerta: là infatti i libri di storia che mi piacciono sono particolarmente convenienti...
Appena arrivato mi sono accorto che la disposizione dei libri era stata rivoluzionata (da questo punto di vista ho una memoria ottima) e la ragazza al bancone mi ha risposto che anche le commesse erano cambiate. Io, tutto impegnato a orientarmi fra gli scaffali, le ho risposto sinceramente ma poco opportunamente che, mentre per i libri non ho problemi a ricordarmi ogni dettaglio, per le facce trovo molta più difficoltà.
Oltretutto mi sentivo molto a disagio perché iniziavo a provare un impellente bisogno di andare in bagno: evidentemente il viaggio mi aveva messo lo stomaco in subbuglio...
Comunque, un paio di volte l'avevo incrociata mentre lei sistemava dei libri accovacciata nel reparto bambini, però per fretta (di correre in bagno!) e per abitudine (v. Trauma indiretto) non ne avevo approfittato per squadrarla per bene. Così, molto prima di quanto avrei voluto, ho pagato il libraccio da 3.5€ (un libro di statistica...) che avevo trovato dicendole che probabilmente mi avrebbe rivisto nei giorni seguenti perché avevo da finire di spigolare le eventuali novità...
Il giorno dopo, mentre eravamo in zona, mia zia si è offerta di regalarmi un libro: così siamo tornati al medesimo negozio dove è stata la stessa commessa a riconoscermi spiegandomi che, se volevo, poteva telefonare ai negozi vicini della stessa catena, per farmi avere gli spartiti che cercavo...
Solo allora l'ho guardata per bene e mi sono accorto che era molto bella!
Un raggio di luce infatti le illuminava il volto mettendone in risalto due enormi occhi verde-oliva, il naso poi era bello grosso e dritto (*1) come piace a me e, infine, la sua voce era gentile e musicale, molto piacevole da ascoltare...
Queste sono le tre cose che più mi hanno colpito: gli occhi al primo posto e poi il naso e la voce a spartirsi il secondo e il terzo. Comunque anche il resto non era male: i capelli lunghi e castani, un fisico magro e ben proporzionato, gambe toniche e un seno non grande ma adatto alla sua struttura; forse solo la bocca un po' piccola e un sedere poco evidente erano le sue uniche imperfezioni...
Una volta stregato dalla sua bellezza non avrei più voluto andare via: oltretutto la discussione era finita sulla Bibbia e io le stavo spiegando il problema delle differenze fra traduzioni più o meno letterali con il classico esempio del termine greco sarx (v. su wikipedia Carne (Bibbia)). A me pareva molto attenta e interessata e già pianificavo di spiegarle le contaminazioni animiste, politeiste e dualiste dell'iniziale monoteismo biblico quando la zia ha iniziato a mostrare segni di insofferenza e mi ha costretto ad andarmene...
Il terzo giorno ero molto incerto se tornare alla libreria: da una parte mi sarebbe piaciuto rivederla ma dall'altra non volevo che pensasse che fossi un maniaco...
Devo aggiungere che quel giorno ero uscito di casa verso le 13:00 e avevo fatto una lunghissima passeggiata a piedi arrivando a un'altra libreria della stessa catena dove avevo visto un libretto che volevo comprare: così, forte del potenziale acquisto, avevo un'ottima scusa per ripassarci. Era logico infatti che, a parità di condizioni, preferissi comprare un libro vicino a casa piuttosto che trascinarmelo dietro per molti chilometri a piedi. E poi il giorno dopo sarei partito e, comunque, anche le altre volte non le avevo fatto perdere tempo ma avevo sempre comprato qualcosa.
Così verso le 16:00 ritorno alla mia libreria dove la solita commessa mi guarda con sospetto: io le spiego che ero andato a cercare i famosi spartiti, fornendole vari particolari, e lei si rassicura.
Riusciamo poi a ritrovare il libriccino che avevo visto all'altra libreria quando, improvvisamente, la zia mi telefona: alle 16:10 devono andare a messa e quindi barricano la casa.
A malincuore compro anche un libro di storia e saluto la mia bella che mi guarda con i suoi occhioni verdi e tristi...
Ciò che più mi dispiace è che probabilmente non la rivedrò più: in questi anni non mi è quasi mai successo di ritrovare la stessa commessa a distanza di tre-quattro mesi...
Eppure il destino è stato chiaro: tutte e tre le volte si è ingegnato per farmi allontanare da lei. Prima con problemi intestinali e poi tramite mia zia. Non può essere stata una coincidenza ma allora che senso ha avermela fatta incontrare? L'ho scoprirò in futuro? Dubito...
Alcuni lettori potrebbero chiedersi perché, ad esempio l'ultimo giorno, non abbia ignorato il richiamo di mia zia: beh, prima di tutto credo nel destino e, in questo caso, i segnali erano inequivocabili, e poi lei al dito dell'anulare sinistro aveva un anello d'oro con delle scritte incise sopra: appena visto ho pensato che si trattasse dell'anello del potere di Sauron ma poi, considerato che lei non era invisibile, ho supposto fosse una banale fede nuziale...
Nota (*1): Mi chiedo se si possa parlare di naso “volitivo”! Vedi il corto Super ignorante...
Durante il mio brevissimo soggiorno al mare non ho mancato di visitare la solita libreria con i libri in offerta: là infatti i libri di storia che mi piacciono sono particolarmente convenienti...
Appena arrivato mi sono accorto che la disposizione dei libri era stata rivoluzionata (da questo punto di vista ho una memoria ottima) e la ragazza al bancone mi ha risposto che anche le commesse erano cambiate. Io, tutto impegnato a orientarmi fra gli scaffali, le ho risposto sinceramente ma poco opportunamente che, mentre per i libri non ho problemi a ricordarmi ogni dettaglio, per le facce trovo molta più difficoltà.
Oltretutto mi sentivo molto a disagio perché iniziavo a provare un impellente bisogno di andare in bagno: evidentemente il viaggio mi aveva messo lo stomaco in subbuglio...
Comunque, un paio di volte l'avevo incrociata mentre lei sistemava dei libri accovacciata nel reparto bambini, però per fretta (di correre in bagno!) e per abitudine (v. Trauma indiretto) non ne avevo approfittato per squadrarla per bene. Così, molto prima di quanto avrei voluto, ho pagato il libraccio da 3.5€ (un libro di statistica...) che avevo trovato dicendole che probabilmente mi avrebbe rivisto nei giorni seguenti perché avevo da finire di spigolare le eventuali novità...
Il giorno dopo, mentre eravamo in zona, mia zia si è offerta di regalarmi un libro: così siamo tornati al medesimo negozio dove è stata la stessa commessa a riconoscermi spiegandomi che, se volevo, poteva telefonare ai negozi vicini della stessa catena, per farmi avere gli spartiti che cercavo...
Solo allora l'ho guardata per bene e mi sono accorto che era molto bella!
Un raggio di luce infatti le illuminava il volto mettendone in risalto due enormi occhi verde-oliva, il naso poi era bello grosso e dritto (*1) come piace a me e, infine, la sua voce era gentile e musicale, molto piacevole da ascoltare...
Queste sono le tre cose che più mi hanno colpito: gli occhi al primo posto e poi il naso e la voce a spartirsi il secondo e il terzo. Comunque anche il resto non era male: i capelli lunghi e castani, un fisico magro e ben proporzionato, gambe toniche e un seno non grande ma adatto alla sua struttura; forse solo la bocca un po' piccola e un sedere poco evidente erano le sue uniche imperfezioni...
Una volta stregato dalla sua bellezza non avrei più voluto andare via: oltretutto la discussione era finita sulla Bibbia e io le stavo spiegando il problema delle differenze fra traduzioni più o meno letterali con il classico esempio del termine greco sarx (v. su wikipedia Carne (Bibbia)). A me pareva molto attenta e interessata e già pianificavo di spiegarle le contaminazioni animiste, politeiste e dualiste dell'iniziale monoteismo biblico quando la zia ha iniziato a mostrare segni di insofferenza e mi ha costretto ad andarmene...
Il terzo giorno ero molto incerto se tornare alla libreria: da una parte mi sarebbe piaciuto rivederla ma dall'altra non volevo che pensasse che fossi un maniaco...
Devo aggiungere che quel giorno ero uscito di casa verso le 13:00 e avevo fatto una lunghissima passeggiata a piedi arrivando a un'altra libreria della stessa catena dove avevo visto un libretto che volevo comprare: così, forte del potenziale acquisto, avevo un'ottima scusa per ripassarci. Era logico infatti che, a parità di condizioni, preferissi comprare un libro vicino a casa piuttosto che trascinarmelo dietro per molti chilometri a piedi. E poi il giorno dopo sarei partito e, comunque, anche le altre volte non le avevo fatto perdere tempo ma avevo sempre comprato qualcosa.
Così verso le 16:00 ritorno alla mia libreria dove la solita commessa mi guarda con sospetto: io le spiego che ero andato a cercare i famosi spartiti, fornendole vari particolari, e lei si rassicura.
Riusciamo poi a ritrovare il libriccino che avevo visto all'altra libreria quando, improvvisamente, la zia mi telefona: alle 16:10 devono andare a messa e quindi barricano la casa.
A malincuore compro anche un libro di storia e saluto la mia bella che mi guarda con i suoi occhioni verdi e tristi...
Ciò che più mi dispiace è che probabilmente non la rivedrò più: in questi anni non mi è quasi mai successo di ritrovare la stessa commessa a distanza di tre-quattro mesi...
Eppure il destino è stato chiaro: tutte e tre le volte si è ingegnato per farmi allontanare da lei. Prima con problemi intestinali e poi tramite mia zia. Non può essere stata una coincidenza ma allora che senso ha avermela fatta incontrare? L'ho scoprirò in futuro? Dubito...
Alcuni lettori potrebbero chiedersi perché, ad esempio l'ultimo giorno, non abbia ignorato il richiamo di mia zia: beh, prima di tutto credo nel destino e, in questo caso, i segnali erano inequivocabili, e poi lei al dito dell'anulare sinistro aveva un anello d'oro con delle scritte incise sopra: appena visto ho pensato che si trattasse dell'anello del potere di Sauron ma poi, considerato che lei non era invisibile, ho supposto fosse una banale fede nuziale...
Nota (*1): Mi chiedo se si possa parlare di naso “volitivo”! Vedi il corto Super ignorante...
sabato 14 dicembre 2013
1654 sp
Finalmente!
Per la prima volta nella mia vita, in un viaggio di almeno 100Km, sono riuscito a fare benzina al distributore dove costava meno!
E la scelta non è stata casuale ma ben ponderata: partivo da Viareggio per tornare a casa e, avendo ancora 1/5 di benzina nel serbatoio, ho potuto pianificare la mia scelta senza farmi prendere per la gola...
Per esperienza sapevo che a Viareggio la benzina è carissima e infatti, scendendo verso Pisa, i prezzi sono calati da oltre 1,700 a meno di 1,700. Sapevo anche che, proseguendo verso Livorno, i prezzi sarebbero ulteriormente calati ma ovviamente non ha senso allungare la strada per risparmiare pochi centesimi...
Così, ricordando anche che andando verso l'interno i prezzi sarebbero aumentati, ho deciso di fare benzina al primo distributore della superstrada FI-PI-LI. E una volta tanto ho indovinato tutto: ho pagato la senza piombo 1,654 €/l, meno che a tutti i distributori precedenti e successivi!
Bibbia o etimologia? - 15/12/2013
Non so se marcare questo corto con “Bibbia” o “Etimologia”...
Partiamo dalla Bibbia: lo spunto mi è stato dato dalla lettura del Siracide e, in particolare, di un paragrafo del genere da me preferito: ovvero sulle donnacce!
Con una “sottile” simbologia, la donnaccia è così descritta:
«Come un viandante assetato apre la bocca
e beve qualsiasi acqua a lui vicina,
così essa siede davanti a ogni palo
e apre a qualsiasi freccia la faretra.» Sir 26:12
L'ultimo versetto (chissà perché...) mi ha fatto tornare in mente l'etimologia di “vagina” che è “fodero, guaina” riferiti alla spada. Anzi il suo significato antico è proprio fodero di spada.
Il significato attuale ha oscurato il vecchio che però ancora sopravvive nel verbo “evaginare” che semplicemente significa estrarre la spada dal fodero...
Chitarrata - 16/12/2013
Qualche giorno fa sono riuscito a tirarmi in faccia la chitarra: devo chiedere al maestro se è un segno dei miei progressi...
½ e ½ - 19/12/2013
Mi sento strano: un po' come se avessi la febbre ma senza febbre. Un po' stanco e un po' mogio.
Chiamerò questo malessere "Sindrome Prenatalizia"...
Erroretto - 20/12/2013
Uno dei motivi non detti per cui ho iniziato a leggere la Bibbia era quello di vedere se riuscivo a trovarvi dei refusi: finalmente ci sono riuscito!
"Schiaccia la teste dei capi nemici
che dicono: «Non c'è nessuno fuori di noi»." Sir 36:9
Ovviamente non dovrebbe essere "la" ma "le"!
La Bibbia che adopero è: La sacra Bibbia, Ed. Paoline, 7a coedizione: febbraio 1983
Per la prima volta nella mia vita, in un viaggio di almeno 100Km, sono riuscito a fare benzina al distributore dove costava meno!
E la scelta non è stata casuale ma ben ponderata: partivo da Viareggio per tornare a casa e, avendo ancora 1/5 di benzina nel serbatoio, ho potuto pianificare la mia scelta senza farmi prendere per la gola...
Per esperienza sapevo che a Viareggio la benzina è carissima e infatti, scendendo verso Pisa, i prezzi sono calati da oltre 1,700 a meno di 1,700. Sapevo anche che, proseguendo verso Livorno, i prezzi sarebbero ulteriormente calati ma ovviamente non ha senso allungare la strada per risparmiare pochi centesimi...
Così, ricordando anche che andando verso l'interno i prezzi sarebbero aumentati, ho deciso di fare benzina al primo distributore della superstrada FI-PI-LI. E una volta tanto ho indovinato tutto: ho pagato la senza piombo 1,654 €/l, meno che a tutti i distributori precedenti e successivi!
Bibbia o etimologia? - 15/12/2013
Non so se marcare questo corto con “Bibbia” o “Etimologia”...
Partiamo dalla Bibbia: lo spunto mi è stato dato dalla lettura del Siracide e, in particolare, di un paragrafo del genere da me preferito: ovvero sulle donnacce!
Con una “sottile” simbologia, la donnaccia è così descritta:
«Come un viandante assetato apre la bocca
e beve qualsiasi acqua a lui vicina,
così essa siede davanti a ogni palo
e apre a qualsiasi freccia la faretra.» Sir 26:12
L'ultimo versetto (chissà perché...) mi ha fatto tornare in mente l'etimologia di “vagina” che è “fodero, guaina” riferiti alla spada. Anzi il suo significato antico è proprio fodero di spada.
Il significato attuale ha oscurato il vecchio che però ancora sopravvive nel verbo “evaginare” che semplicemente significa estrarre la spada dal fodero...
Chitarrata - 16/12/2013
Qualche giorno fa sono riuscito a tirarmi in faccia la chitarra: devo chiedere al maestro se è un segno dei miei progressi...
½ e ½ - 19/12/2013
Mi sento strano: un po' come se avessi la febbre ma senza febbre. Un po' stanco e un po' mogio.
Chiamerò questo malessere "Sindrome Prenatalizia"...
Erroretto - 20/12/2013
Uno dei motivi non detti per cui ho iniziato a leggere la Bibbia era quello di vedere se riuscivo a trovarvi dei refusi: finalmente ci sono riuscito!
"Schiaccia la teste dei capi nemici
che dicono: «Non c'è nessuno fuori di noi»." Sir 36:9
Ovviamente non dovrebbe essere "la" ma "le"!
La Bibbia che adopero è: La sacra Bibbia, Ed. Paoline, 7a coedizione: febbraio 1983
martedì 10 dicembre 2013
Titoli subliminali
Oggi voglio evidenziare una tecnica piuttosto subdola usata dai media per influenzare i propri lettori.
Come esempio prendo l'articolo dal titolo Blog di Beppe Grillo attacca il PD con un video violento e volgare dell'HuffingtonPost. L'articolo vero e proprio si limite a citare frammenti tratti dal blog di Grillo e si conclude con il video incriminato, "Stravince Renzi l'uovo che avanza":
Giudicatelo voi...
Io l'ho trovato divertente: di violento ci sono i pugni tirati a un panino farcito con le foto dei protagonisti delle primarie PD mentre di volgare (*1) non lo so...
In pratica chi legge l'articolo può farsi la propria idea e l'influenza del titolo, che comunque predispone ad aspettarsi immagini violente e volgari e di conseguenza a interpretare ciò che si vede come tale, rimane bassa: qual è quindi il senso di questa non-notizia?
In realtà, paradossalmente, l'articolo è destinato a coloro che non lo leggono!
Il suo scopo è quello di far inconsciamente associare alle persone “Beppe Grillo” (e quindi M5S) a “violento e volgare”. Che in questo caso l'oggetto in questione sia un video non è importante. Guarda caso proprio la violenza e la volgarità sono infatti le caratteristiche che i media, nella loro opera scientifica di disinformazione, attribuiscono a Beppe Grillo e, per transitività, al M5S...
Più in generale questa tecnica subliminale consiste nell'accostare nei titoli degli articoli aggettivi (o anche sostantivi) di tenore positivo o negativo in base al risultato che si vuole ottenere: e questo indipendentemente dal contenuto effettivo dell'articolo!
Ovviamente un solo titolo non fa testo ma è sufficiente dare un'occhiata ai media in linea per verificare che al M5S vengono quasi esclusivamente associati termini negativi, raramente neutri e mai positivi.
Voglio provare a fare una ricerca nei prossimi giorni per controllare statisticamente questa mia teoria (*2): se la mia volontà e perseveranza collaborano allora, fra qualche settimana, tornerò sull'argomento!
Modifica 19/12/2013: ho provato a raccogliere qualche dato ma mi ci vuole troppo tempo: per aver senso dovrei campionare i vari siti d'informazione per almeno cinque giorni ma per farlo mi servirebbero almeno otto ore. Chissà, magari un giorno tenterò un approccio più limitato...
Nota (*1): Faccio notare che, se al posto di Renzi & C. ci fossero state le foto di Berlusconi o Grillo, allora probabilmente il video sarebbe stato considerato "artistico", "intelligente" e "graffiante": altro che violento o volgare!
Nota (*2): Beh, questa teoria non me la invento dal nulla ma si basa su quanto appreso nel corso “Think again: how to reason and argue”: v. Think again per maggiori informazioni...
Come esempio prendo l'articolo dal titolo Blog di Beppe Grillo attacca il PD con un video violento e volgare dell'HuffingtonPost. L'articolo vero e proprio si limite a citare frammenti tratti dal blog di Grillo e si conclude con il video incriminato, "Stravince Renzi l'uovo che avanza":
Giudicatelo voi...
Io l'ho trovato divertente: di violento ci sono i pugni tirati a un panino farcito con le foto dei protagonisti delle primarie PD mentre di volgare (*1) non lo so...
In pratica chi legge l'articolo può farsi la propria idea e l'influenza del titolo, che comunque predispone ad aspettarsi immagini violente e volgari e di conseguenza a interpretare ciò che si vede come tale, rimane bassa: qual è quindi il senso di questa non-notizia?
In realtà, paradossalmente, l'articolo è destinato a coloro che non lo leggono!
Il suo scopo è quello di far inconsciamente associare alle persone “Beppe Grillo” (e quindi M5S) a “violento e volgare”. Che in questo caso l'oggetto in questione sia un video non è importante. Guarda caso proprio la violenza e la volgarità sono infatti le caratteristiche che i media, nella loro opera scientifica di disinformazione, attribuiscono a Beppe Grillo e, per transitività, al M5S...
Più in generale questa tecnica subliminale consiste nell'accostare nei titoli degli articoli aggettivi (o anche sostantivi) di tenore positivo o negativo in base al risultato che si vuole ottenere: e questo indipendentemente dal contenuto effettivo dell'articolo!
Ovviamente un solo titolo non fa testo ma è sufficiente dare un'occhiata ai media in linea per verificare che al M5S vengono quasi esclusivamente associati termini negativi, raramente neutri e mai positivi.
Voglio provare a fare una ricerca nei prossimi giorni per controllare statisticamente questa mia teoria (*2): se la mia volontà e perseveranza collaborano allora, fra qualche settimana, tornerò sull'argomento!
Modifica 19/12/2013: ho provato a raccogliere qualche dato ma mi ci vuole troppo tempo: per aver senso dovrei campionare i vari siti d'informazione per almeno cinque giorni ma per farlo mi servirebbero almeno otto ore. Chissà, magari un giorno tenterò un approccio più limitato...
Nota (*1): Faccio notare che, se al posto di Renzi & C. ci fossero state le foto di Berlusconi o Grillo, allora probabilmente il video sarebbe stato considerato "artistico", "intelligente" e "graffiante": altro che violento o volgare!
Nota (*2): Beh, questa teoria non me la invento dal nulla ma si basa su quanto appreso nel corso “Think again: how to reason and argue”: v. Think again per maggiori informazioni...
Iscriviti a:
Post (Atom)