Temo che questo sarà un pezzo lungo: sono giorni che vorrei scriverlo senza aver voglia di farlo e in questo periodo si sono accumulati nuovi fatti fra loro più o meno collegati.
Partiamo dalla notizia cattiva: la AGCOM torna alla carica con un'ipotesi di regolamentazione di Internet che fa rabbrividire. Oramai mi prendono per noia: in numerosi pezzi ho affrontato questa tematica da vari punti di vista (usare i marcatori “Libertà” e “Web” per trovare gli articoli a cui mi riferisco...).
Una delle mie critiche principali è l'assurdità di dare a un burocrate, un impiegato di un'agenzia, il potere enorme di censurare un sito Internet: il problema del diritto d'autore è secondario perché il vero pericolo sono i possibili abusi.
Un esempio banale: un bloggatore molto seguito (quindi non il sottoscritto!) pubblica in campagna elettorale una serie di articoli molto critici contro il governo, allora un politico di alto profilo telefona allora a un importante funzionario dell'AGCOM e gli chiede un “piccolo favore”: «Carissimo, come stai? È tanto tempo che ti volevo telefonare, sai?! A casa tutto bene? Bene, mi fa piacere! Senti avrei un piccolo problema: c'è uno stronzo che pubblica su un sito delle notizie che poi la gente ci crede e noi ci facciamo brutta figura (*1)... Senti, non potresti, visto che siamo in campagna elettorale... capisci... pensarci te? Ah, sì?! Ottimo grazie mille a buon rendere! Come? Sì, sì appena si apre quella posizione per tuo genero che ti dicevo in ENI ti faccio sapere...». Poi, questo funzionario dell'AGCOM, chiama un suo dipendente e gli chiede di sospendere il sito molesto del bloggatore. Potete immaginare il dipendente che gli risponda «No, mi dispiace: non posso eseguire il suo ordine perché quel sito non infrange nessuna regola. Sarebbe un abuso da parte mia!»?.
Anche se lo facesse il superiore alzerebbe la voce e gli risponderebbe: «Non ti preoccupare me ne assumo io la responsabilità (*2) ma tu fai come ti ho detto o sono guai per tutti...». E così un sito innocente verrebbe oscurato senza problemi. Alla faccia della libertà d'espressione!
Per altri dubbi e perplessità rimando al vecchio pezzo Previsione (o anche Nuovo attacco alla libertà: ne ho scritti talmente tanti riguardo questa minaccia...) dove l'esempio odierno ricade nel 4° pericolo...
Vi sembra impossibile? Allora non abitate in Italia...
È una mia fissazione? Può darsi ma anche un importante personaggio, il “Relatore Speciale dell’Onu sulla promozione e la protezione del diritto alla libertà di opinione e di espressione” Frank La Rue, la pensa come me. Vedi l'articolo L'ONU raccomanda all'AGCOM di fermarsi...
In pratica con pazienza e pertinace costanza l'AGCOM, su mandato dei suoi padroni, cerca l'occasione giusta, con l'opinione pubblica distratta da qualche altro problema, per far passare delle norme liberticide...
Ma passiamo alla notizia buona.
Finalmente il M5S, che sulla carta dedica una stellina alla libertà di Internet, ha preso un'iniziativa importante e concreta, sebbene simbolica, in questa direzione: un gruppo di parlamentari è andato a incontrare Assange nel suo “esilio” nell'ambasciata ecuadoregna a Londra!
Vedi questo articolo (con bella foto) dal sito di Beppe Grillo.
Speriamo che sia il segnale di un maggior impegno in questo campo da parte del M5S!
La notizia incredibile era invece la seguente: Al V-Day la sorpresa Assange. Io non avrei mai osato sperare tanto e non ci volevo nemmeno credere...
E infatti ho fatto bene: al V-Day Grillo ha spiegato che per motivi di sicurezza non troppo chiari (*3) non era possibile mostrare il video messaggio di Assange alla piazza... Peccato!
Conclusione: le minacce internazionali e locali alla libertà della rete si ripresentano puntualmente con cadenza annuale. Finalmente però il M5S sembra iniziare a prendersi carico del problema e questo mi fa stare un poco (poco però) più tranquillo perché a vigilare saremo molti di più...
Nota (*1): l'italiano traballante è intenzionale per rendere più “credibile” la voce del mio politico.
Nota (*2): il corso di psicosociologia (v. Varie ed eventuali sulla psicosociologia) insegna che l'obbedienza all'autorità è molto forte nell'uomo e una percentuale altissima. Secondo me in un caso come quello da me illustrato un buon 90% obbedirebbe senza discutere...
Nota (*3): immagino pressioni fortissime da parte USA...
alla prima stazione
1 ora fa
Nessun commento:
Posta un commento