Oggi non sapevo che titolo dare al mio post: ero incerto fra “Bel libro”, “Ricetta disastrosa” e “Peso inaspettato” e così, alla fine, li ho mischiati tutti e tre insieme.
Il “Bel libro” si riferiva al fatto che voglio prendere l'occasione per recensire “Il club delle cuoche” di Luisanna Messeri, Sitcom Ed. 2007 (*1).
Si tratta di un libro di ricette molto particolare: normalmente i libri di cucina hanno le pagine in carta patinata (pieni di illustrazioni di piatti irraggiungibili) e ricette stringate che a volte lasciano più di qualche dubbio su come procedere; Al contrario nel “Club delle cuoche” non ci sono foto e la carta non è patinata ma di quella bella porosa che assorbe subito le macchie delle dita unte: non si tratta di un libro di immagini ma di parole. Un libro di sostanza invece che d'apparenza.
Le ricette non sono circondate da immagini colorate ma da storie, curiosità, riflessioni e divagazioni (tante!).
In realtà si può dire che le immagini colorate, atte a stuzzicare la fantasia del lettore, sono presenti anche in questo libro: non sono però nella forma di foto a colori ma sono immagini che prendono vita nell'immaginazione del lettore risvegliate dalle storielle e dai commenti arguti che fanno da contorno.
Per dare l'idea, per ogni pagina di ricette, ce ne sono almeno due di digressioni varie.
Insomma è un libro di cucina che può essere tranquillamente letto come un romanzo o, meglio, visto che manca un filo conduttore, come un blog ricco di spunti, idee e curiosità.
Per me la cosa più importante però è che le ricette generalmente “funzionano”: cioè se le seguo alla lettera ottengo risultati buoni/ottimi al primo tentativo. Spesso alcuni libri di cucina presentano delle ricette che non sembrano nemmeno essere state provate: con i tempi di cottura sballati o le dosi sbagliate o che comunque presentano degli imprevisti che non si sa come affrontare.
Fino a qualche tempo fa avrei scritto che le ricette di questo libro funzionano sempre ma, proprio ieri, mi sono imbattuto in una ricetta con esiti disastrosi!
Premetto che dopo due notti di tregua ero ripiombato nella mia insonnia estiva ed ero veramente fuori combattimento a malapena in grado di seguire le istruzioni.
La ricetta in questione era per fare delle polpette di melanzane: bollire le melanzane e strizzarle; aggiungere le uova, il formaggio e un battuto di aglio e prezzemolo; farne delle palline e metterle in padella per friggerle...
Insomma sembrava veramente facile... e magari se il piatto non mi è riuscito è anche colpa mia perché non ho seguito alla lettera le istruzioni... (ma dal mio punto di vista l'autrice mi avrebbe dovuto mettere in guardia sui pericoli nascosti!)
Il primo errore che ho fatto è stato usare 1,2Kg di melanzane invece che 1Kg: ma non credo che questo sia stato decisivo. Il vero errore credo di averlo fatto dopo aver lessato le melanzane: il libro si limitava a dire di “strizzarle con le mani una volta tiepide” ma io, che avevo fretta (era tardi!), per accelerare ho messo le melanzane in una zuppiera e, invece di strizzarle con le mani (erano ancora troppo calde), le ho spappolate con una forchetta. Col senno di poi immagino che strizzandole con le mani avrei eliminato un 30-40% d'acqua che invece mi è interamente rimasta nella zuppiera: quando poi sono andato a cercare di fare le polpette mi sono ritrovato fra le mani una poltiglia viscida impossibile da plasmare.
Alla fine, usando tantissima farina e pazienza, mi è riuscito fare delle polpette mollicce che si sfacevano al minimo tocco: fortunatamente una volta nell'olio bollente prendevano consistenza.
Nel complesso mi sono venute delle polpette mangiabili ma un po' troppo acquose all'interno: in vero quindi un fallimento parziale e non totale...
Oltre alle polpette di melanzane ho voluto provare a fare la mousse di cioccolato: non so, forse le mie aspettative erano sbagliate, ma mi aspettavo una crema di cioccolato soffice da mangiare fredda col cucchiaino invece mi è venuto fuori una specie di mattoncino di cioccolato separabile solo a gran fatica con un cucchiaio...
Solo mettendola nel forno a microonde per due minuti ritornava soffice ma ovviamente non era più una mousse fredda ma calduccia e, se questa era l'intenzione, allora perché metterla in frigo?
Poi stamani la sorpresa: temevo che dopo il dolce il mio peso fosse aumentato invece ho fatto il mio nuovo record: 63.4Kg.!
A dire il vero ieri sera avevo anche cercato di bilanciare la cioccolato facendo 1 ora di ginnastica media/intensa e 1 ora di step con il Wii ma, nonostante questo, temevo di tornare al mio “solito” 64,1...
Nota (*1): oltretutto si tratta di un'ottima idea regalo perché estremamente particolare e adatto sia ai cuochi provetti che ai principianti a anche a chi non è molto appassionato di cucina...
giovedì 25 agosto 2011
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Mi dispiace per la tua cena mal riuscita. Però il libro dice esplicitamente che le melanzane andavano "strizzate con le mani". Il verbo strizzare implica chiaramente che c'è eccesso di liquido. Per esempio noi strizziamo i panni prima di stenderli. Il fatto che le melanzane erano calde bollenti non è un problema. Basta usare una rudimentale centrifuga da cucina. Stendi un canovaccio e metti le verdure troppo acquose nel centro. Prendi i 4 angoli del canovaccio fermamente in mano e recati in giardino. Ruota vigorosamente la mano che tiene il canovaccio e vedrai come rapidamente l'acqua in eccesso sparisce. L'ho imparato da mia nonna quando ero bambina e la cosa mi divertì assai; tutt'oggi uso questa tecnica quando occorre.
RispondiEliminaSì, infatti credo che l'errore sia stato proprio questo...
RispondiEliminaDi solito l'autrice è molto attenta a evidenziare questi particolari pericoli e, normalmente, avrebbe specificato "...strizzare con le mani le melanzane per eliminarne l'acqua in eccesso..." mentre io ho interpretato il "...strizzare con le mani..." come un semplice "spappolare le melanzani"...
Conoscevo la tecnica del canovaccio e l'usavo per asciugare l'insalata prima di comprare un apposita centrifuga a manovella...
ciao mi spiace che la cena non sia venuta come te l'aspettavi, ma a volte può capitare anche di "sbagliare" una propria ricetta (nel senso di modificare un pò gli ingredienti o il procedimento e il risultato cambia totalmente) figuriamoci poi se la ricetta non è la nostra.. cmq sono sicura che la prossima la stessa ricetta ti riuscirà perfettamente.. visto che hai toccato questo argomento mi piacerebbe farti un paio di domande (o meglio chiederti dei consigli).. sto cercando di scrivere un libro anch'io di ricette e nonostante mi sia stato ampiamente sconsigliato (sono un pò testarda) lo sto impostando a diario, dove racconto la mia vita e lego le ricette a persone o avvenimenti.. quindi sono ricette di tutti i giorni, niente di plateale o dal contenuto impronunciabile.. avevo pensato di inserire qualche foto della mia vita più una semplice foto (niente di artistico) della ricetta... tu cosa ne pensi? potrebbe essere un buon progetto? se hai suggerimenti sono pienamente aperta ad ascoltarli, a patto di rimanere sul tipo diario...a costo che poi non mi venga pubblicato; ne farò delle copie da regalare e amen... ma visto che è un mio piccolo sogno mi piacerebbe farlo a modo mio..e poi se mai funzionasse sai che soddisfazione maggiore?
RispondiEliminase ti va di rispondermi puoi farlo anche sul mio nuovo blog:
http://lamiavitaognigiorno.blogspot.com/
un bacione e grazie mille anche solo per l'attenzione!
Ciao Elisina,
RispondiEliminaIo il mio parere te lo do volentieri ma tieni presente che NON sono assolutamente un esperto di libri di cucina anzi, in verità, non sono esperto di niente!
Senti, ci pensò un po' sopra e nei prossimi giorni ti do una mia opinione un minimo ponderata...
Ciao per adesso!