Questo inverno scrissi un post dove descrivevo i miei errori nel poker (Errori comuni). Nel frattempo ho continuato a giocare, a commettere errori e, mi auguro, a migliorare.
Giocando ho continuato ad annotarmi gli errori che facevo e adesso ho pronta una nuova lista. Volutamente evito di riguardare il vecchio post perché voglio confrontare questa lista con la precedente solo dopo averla messa nero su bianco (per non farmi influenzare). Dal confronto sarà interessante verificare se almeno dal mio punta di vista soggettivo sono o meno migliorato evitando i medesimi errori.
Ho diviso gli errori in due sottoliste: una per gli errori compiuti nell'ultimo mese (freschi freschi!) e l'altra per quelli compiuti dopo aver scritto il post sopraddetto...
Questi sono gli errori commessi da aprile a metà luglio suddivisi per tipologia:
Vincita e Rischio commisurati:
-Allin per vincere piatto molto piccolo (quindi non proporzionato alla posta in gioco(*1)).
-Sbagliate Pot Odds: 2:1 piatto vs scala a incastro 5,1:1
-Sbagliata Pot Odds: 2:1 piatto vs 5:1 di probabilità
-Nel calcolo delle pot-odds considerare (quando possibile) anche i giocatori che devono ancora giocare.
Pazienza:
-In HU poca pazienza: devo accettare solo allin con mani decenti.
-Dopo 4 Sit&Go dove non vedo carte mi faccio prendere dalla frenesia.
-Quando si è messi male, ma si può aspettare, allora bisogna avere pazienza e sperare in carte ottime.
Avversario debole:
-Se un avversario è scadente non speculare sul fatto che abbia paura di una puntata che dovrebbe indurlo a ritirarsi: in particolare non bluffare mai contro un principiante!
-Tentato di impaurire chi non sa giocare
-Non tentare di rubare a chi non sa giocare (chiamano anche da sfavoriti e diventa una lotteria)
-Non rubare con i pesci (*2): non hanno il senso del pericolo e si rischia di essere chiamati troppo spesso.
-Mai cercare di fare paura ai pesci
Mano buona ma probabilmente battuta:
-Chiamato bet dopo il flop con 33 in mano ma ben 3 overcard sul flop (2 volte!).
-Fatto allin al turn con coppia ma 2 overcard sul tavolo.
-Anche sul finale (2-3/G) devo ricordare che una mano monster (AKs), come sempre, non è più così monster se manco il flop.
-Bisogna avere la forza di uscire quando si hanno carte buone ma l'avversario mostra comunque grande forza
-Con TT pocket ma 2 overcard sul tavolo devo uscire.
-Con 2 overcard sul board non devo continuare a chiamare senza un buon motivo.
Psicologia:
-Fatto allin al river senza niente perché sicuro che l'avversario avesse meno (speculato troppo sulla psicologia dell'avversario)
-Errore psicologico: mi rendevo conto di avere le carte migliori prima del flop e non accettavo che dopo il flop non lo fossero più.
-Dovevo uscire rimanendo con relativamente poco una volta che era chiaro che l'avversario aveva il punto.
-Distrazione: con doppia coppia al turn non mi ero accorto del pericolo colore e ho accettato un allin...
-Dopo aver perso una grossa mano riprendere fiato per non essere condizionati psicologicamente (tendenza all'auto distruzione).
Varie:
-Al turn avevo tris e non ho fatto pagare abbastanza la quinta carta: un tizio ha fatto scala ma c'era pure pericolo colore.
-Sul finale (2-3/G) tendo a sopravvalutare le mani medio deboli (K5s) anche se manco il flop.
-Non fare allin preflop ma rilanciare adeguatamente: in questa maniera si può gestire il gioco postflop
-Quando si è CL e qualcuno punta forte contro di te difficilmente sta bluffando.
-Contro i CL è pericoloso giocare mani speculative perché possono comunque puntare forte dopo il flop.
Errori dell'ultimo mese circa:
Pazienza:
-Troppo precipitoso contro giocatore prudente (quando i giocatori prudenti rilanciano bisogna uscire).
Avversario debole:
-Sono andato a un coin flip cercando di far paura a un pesce loose (che mi ha chiamato e ha vinto). Dovevo vedere il flop.
Mano buona ma probabilmente battuta:
-Con coppia di T, senza overcard sul board, ho accettato serie di bet per valore senza considerare che il mio avversario potesse avere una coppia più alta servita (*5).
Psicologia:
-Ricordarsi dell'effetto memoria: se con un avversario si è vinto da poco un grosso piatto egli avrà tendenzialmente paura di noi; al contrario se è lui ad aver vinto tenderà a essere coraggioso. Da tenere presente nelle puntate in cui si specula che l'avversario possa uscire a un nostro rilancio.
-Il CL è più difficile da impaurire
Strategia:
-Se un avversario chiama un nostro controrilancio dopo il flop non insistere a scommettere se non si ha il punto.
-Dopo il flop rilancio un bet dell'avversario e lui chiama; al turn niente; al river è lui che punta: io dovevo uscire (*4).
-Data carta gratis dopo il flop (*6): all'avversario è entrata doppia coppia...
Varie:
-Confuso dal mio Poker Calculator (*3). Avevo visto tutti gli indicatori verdi e non avevo considerato l'andamento della mano: il mio AA era chiaramente battuto.
Dal confronto fra queste due liste appare evidente che l'errore che continuo a commettere è quello di sopravvalutare l'abilità dei pesci che vengono a chiamarmi sempre e comunque...
Prevedibilmente (penso sia l'errore più comune oltre che la più grande sfida del poker) poi continuo a voler giocare anche quando probabilmente non ho io il punto migliore.
Adesso ho riletto anche gli errori che avevo annotato lo scorso marzo. Ci sono degli errori che faccio ancora ma una buona metà non li commetto più e mi sembrano davvero banali.
Sono convinto che se riesco a impormi a stare attento a come gioco contro i pesci (né bluff né semibluff) le mie vincete aumenterebbero considerevolmente.
Nota (*1): in seguito ho scoperto che questo tipo di errore è chiamato overbetting, ovvero, “sovrascommettere”.
Nota (*2): nel poker i polli sono detti pesci...
Nota (*3): la versione mostrata dal post è vecchia. Nella versione più recente ci sono degli indicatori che mostrano la probabilità che l'avversario abbia una mano migliore della nostra in base al range di mani che potrebbe avere (top5, top10, top20, limper, falso limper, spazzatura etc...). Se la probabilità che l'avversario abbia una mano migliore della nostra è verde significa che è minore del 20%. Ovviamente queste probabilità non considerano l'andamento della mano e i vari rilanci che possono essere stati effettuati...
Nota (*4): dipende anche da cosa avevo effettivamente in mano!
Nota (*5): non mi sembra sbagliatissimo. Probabilmente il gioco corretto sarebbe stato controrilanciare al primo bet e, se l'avversario chiamava, allora uscire al suo bet successivo.
Nota (*6): ho riflettuto a lungo su questo problema. Credo che la strategia migliore dipenda da quanto è ricco il piatto: se il piatto è modesto allora è meglio puntare poco o non puntare nella speranza che divenga più ricco tenendo però presente che in caso di pericolo colore o scala dovremo essere pronti a uscire. Se invece il piatto è ricco è bene chiudere subito il punto con una puntata alta piuttosto che rischiare di perderlo.
sabato 20 agosto 2011
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