Forse qualcuno dei miei lettori indefessi si starà chiedendo per quale motivo stia postando così poco recentemente. Beh, i motivi sono molteplici: scarso entusiasmo, poche idee e fiacchezza estiva generalizzata.
A darmi il “colpo di grazia” è stato però un gioco per Wii che mi sono comprato qualche giorno fa: “Donkey Kong returns”.
Chi mi conosce, magari anche solo dalla lettura del blog, saprà o potrà presumere che io sia bravo nei giochi di strategia (e in effetti è proprio così) però ho un altro talento insospettabile: i giochi di piattaforma bidimensionale a scorrimento orizzontale.
Ebbene “Donkey Kong returns” è proprio uno di questi: la grafica tridimensionale serve solo a renderlo più accattivante ma nella sua essenza è un vero bidimensionale.
Ma non voglio scrivere di questo gioco ma solo di un suo livello che mi fa “paura”.
Si tratta di un livello nel secondo mondo (*1): qui il nostro personaggio deve correre lungo la battigia riparandosi dietro dei muri opportunamente disseminati per evitare di essere spazzato via da onde gigantesche.
Probabilmente non sembra troppo pauroso e infatti immagino che al 99,999% delle persone non faccia particolare impressione. Sfortunatamente a me ricorda una brutta esperienza che feci fra i 10-12 anni (non ricordo esattamente) in Inghilterra.
Io e un mio amico eravamo alloggiati in un collegio per studenti stranieri nei pressi di Brighton (*2) e, quasi ogni giorno raggiungevamo a piedi il mare e da lì proseguivamo per il Brighton Pier: un lungo pontile in legno che si protendeva sul mare dove c'erano numerosi giochi e intrattenimenti (*3).
Il tragitto lungo il mare era estremamente gradevole: si trattava di una passeggiata sopraelevata per pedoni, larga due-tre metri, dove da un lato c'erano 10-15 metri di spiaggia (senza sabbia ma con ciottoli tondi) fino al mare e dall'altro i muri delle case del vecchio paese. Si trattava quindi di un percorso obbligato senza la possibilità di uscirne se non alle due estremità.
Solo per il tratto finale, più o meno l'ultimo chilometro, il percorso si apriva e si poteva raggiungere in ogni momento la strada principale.
Un pomeriggio dovevamo tornare al collegio per la cena ma il tempo era veramente brutto: pioggia a vento e onde alte. Arrivammo all'ingresso del tragitto chiuso fra il mare e le case e in effetti mi pare di ricordare dei cartelli gialli che avvisavano di non passare da lì col cattivo tempo ma l'idea degli schizzi sembrava troppo divertente così l'imboccammo comunque...
Inutile dire che a metà strada la tempesta inizio a peggiorare: non si trattava più di qualche schizzo ma di pericolose ondate e, anche camminando rasenti al muro, eravamo zuppi.
Proprio quando non sapevamo che fare, e stavamo parlottando per decidere se continuare o tornare indietro, si aprì una porta e dei signori ci fecero passare attraverso la loro casa sulla strada principale. Ricordo che ci dissero un mucchio di cose, probabilmente rimproveri e ammonimenti, ma data la pochezza del mio inglese non capii niente e mi limitai a ringraziare più volte...
Il giorno dopo mi ero già dimenticato la brutta esperienza ma la sua memoria era sprofondata nel mio inconscio. Nel corso degli anni mi è capitato periodicamente di sognare di percorrere un sentiero lungo il mare con onde gigantesche da un lato e un muro (magari di sabbia ma comunque invalicabile) dall'altro.
Qualcosa di simile successe a mio padre: mentre faceva una gita in montagna scivolò su un ghiaione e di riuscì a fermarsi solo pochi metri prima di uno strapiombo. Per anni gli capitò di rivivere in sogno quell'esperienza...
Chi è curioso può vedere il livello di Donkey Kong di cui ho parlato su youtube.com qui...
Nota (*1): il gioco presenta dei livelli molto vari e tutti ricchi di elementi diversi; questi livelli sono raggruppati in ambientazioni (chiamati “mondi”) che forniscono una caratterizzazione di base. Ad esempio il primo mondo è la giungla, dove gli alberi e le piante in genere la fanno da padrona, mentre il secondo mondo è la spiaggia dove l'elemento centrale è il mare.
Nota (*2): con l'aiuto di Google Maps volevo ritrovare il posto esatto che a me sembrava chiamarsi “Folkstone” ma, evidentemente, non è così...
Nota (*3): tramite Google Maps ho visto che lo devono aver rifatto perché adesso ci sono addirittura delle montagne russe sopra! Ma... sono perplesso: io non ricordo il molo né il fiume... Mi viene il dubbio di star confondendo i ricordi di due diverse gite...
La prossima pandemia?
1 ora fa
Nessun commento:
Posta un commento