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martedì 12 ottobre 2021

KGB le Origini: il tipo MBTI

Da qualche settimana mi sono riappassionato all’argomento (v., per esempio, Meyers-Briggs e anche Jung) dei 16 tipi psicologici Meyers-Briggs (M&B). Ho scoperto che su YouTube ci sono tantissimi video sull’argomento, alcuni dei quali anche molto divertenti.

Per prima cosa ho guardato i video sugli INTP (il mio tipo psicologico) e ho così risolto il dilemma se fossi INTJ (all’esame mi veniva P al 52% invece che J): in realtà non lo sono assolutamente. Gli INTJ amano approfondire argomenti specifici mentre a me piace avere una prospettiva il più ampia possibile (*1); inoltre l’INTJ sa bene quale sia il proprio obiettivo e si attiva per raggiungerlo. Gli INTP invece tendono a provare tante cose ma raramente si appassionano profondamente.
Gli INTJ sono i giocatori di scacchi per antonomasia: focalizzati sul vincere la partita. Io invece ero super distratto e iniziavo a impegnarmi solo quando stavo peggio (perché non volevo perdere).

Modificato 18/9/2022: rileggendo questo pezzo mi sono accorto che all'epoca non avevo capito la codifica dei codici MBTI. Nel paragrafo successivo tutte le funzioni sono sbagliate. INTP ha come dominante Ti e secondaria Ne; INFP ha come dominante Fi e secondaria Ne.
Comunque continuo a essere d'accordo sul fatto che nella mia prima infanzia fossi stato un INFP...

Poi ho iniziato a vedere altri video e, abbastanza per caso, ne ho visto uno sugli INFP: la differenza fra INTP e INFP non è grandissima: la funzione primaria Ni è la stessa mentre cambia la secondaria: gli INTP hanno Te mentre gli INFP hanno Fe. In pratica gli INTP ragionano razionalmente mentre gli INFP si basano maggiormente sui sentimenti.
Vedendo vari video ho capito che le caratteristiche principali degli INFP sono quattro: 1. il fantasticare a occhi aperti; 2. grande creatività; 3. grande senso della morale; 4. sbalzi emotivi (frequenti i pianti senza ragione…); 5. bambini molto affettuosi.

Invece, riguardo gli INTP, il fantasticare a occhi aperti non è menzionato; la creatività c’è ma non pare essere un elemento saliente; sulla morale invece pare che gli INTP ne abbiano poca; e anche degli sbalzi emotivi si dice poco o nulla. Ah! E da bambino (meno di 6 anni) non saprei se fossi particolarmente affettuoso: credo di no però!

Eppure ho una creatività, mi pare, ben superiore alla media e un senso della morale estremamente sviluppato: e non li considero aspetti secondari di me stesso ma primari. Sul fantasticare a occhi aperti invece ho molto controllo: di solito mi ci abbandono in macchina o la notte. Non è un caso che le idee più creative mi vengano durante i periodi di insonnia.
Gli sbalzi di umore li ho: però non saprei dire se ne ho più o meno della media ne riesco a valutarne bene l’intensità: di certo non mi metto a piangere senza motivo.
C’è da dire che durante i film, quando volutamente sospendo la mia parte più razionale, mi posso commuovere facilmente. Un’amica mi ha fatto notare che essere razionali non significa non commuoversi ma io ho la netta sensazione che se volessi controllarmi, lasciando in “carica” la mia parte razionale, ci riuscirei facilmente. Allo stesso modo mi diverto a impaurirmi guardando pellicole orrorifiche: certo lo so che è tutta finzione e se volessi ricordarlo non proverei paura: ma che senso ha guardare un film orrorifico se invece di “viverlo” ci si ripete che è solo illusione? Allora tanto varrebbe non perdere neppure tempo ad andare a vederlo, no?

Da questi pochi elementi avevo ricavato la teoria che nei miei primi anni di vita, sicuramente fino a 5 anni, e progressivamente meno nei due anni iniziali delle elementari, io oscillassi psicologicamente fra INTP e INFP. Decisivo dovette essere l’influsso scolastico e, probabilmente, mio padre (ISTJ) che evidentemente presi come modello di riferimento.
Ricordo chiaramente che capivo bene sia mia mamma (probabilmente ENFP) che mio padre: soffrivo molto quando litigavano e col tempo pensai che mio padre avesse ragione: suppongo che questo mi abbia spinto a imitarne il modello di ragionamento.
Anche a scuola vivevo nella mia bolla: in prima elementare (già meno in seconda) rischiai di essere bocciato: poi in terza, improvvisamente, “capii quello che voleva la maestra” e diventai il più bravo della classe (addirittura smisi di rispondere a tutte le domande della maestra per non far piangere gli altri bambini).
Credo però che mi siano rimaste delle caratteristiche da INFP.

E in effetti, mi sovviene adesso, penso di averlo scritto in uno dei miei primi articoli del 2010 su questo ghiribizzo, una delle mie più importanti introspezioni su me stesso fu un’affermazione di questo genere: “Per il 90% del tempo sono razionale e logico, ma il 90% della mia natura non lo è.”
Frase che in effetti sembrerebbe confermare la teoria di queste mie due nature che coesistono insieme.
Vediamo se mi riesce ritrovarla (potrei addirittura averla scritta nella mia agenda del 1995)…

No, niente: non trovo neppure la mia vecchia agenda! Comunque prima o poi risalterà fuori e allora ne approfitterò per controllare cosa avevo scritto: di sicuro una frase più bellina di quella indicata qui sopra…

In compenso pubblicherò delle vecchie foto: le mie due nature e KGB, il risultato della loro unione…

INFP: sognatore e gentile


INTP: razionale e freddo


KGB: il risultato della loro unione...


Conclusione: vabbè, dai: per un po’ vedrò di non tornare su questo argomento che, immagino, interessi a pochi...

Nota (*1): uno dei detti che preferisco è: “L’esperto è colui che sa sempre di più su sempre di meno fino a sapere tutto di nulla”. In effetti il rischio c’è!

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