La mia lettura delle recenti elezioni comunali sarà breve perché mi pare sia tutto parecchio evidente…
Da una parte abbiamo il governo Draghi, burocrate mandato direttamente da Bruxelles e proposto/imposto dal Mattarella: sul suo carrozzone filoeuropeista sono saltati sopra quasi tutti i maggiori partiti nella speranza, suppongo, di gestire la pecunia promessa in prestito, e sotto pesanti condizioni, dagli strozzini della UE.
Fuori da questo governo è rimasto solo Fratelli d’Italia: a mio avviso non per convinzione ma per puro tatticismo, con l’idea semplice (ma corretta) di intercettare i voti degli scontenti della Lega.
Scherzando, ma non troppo, si può dire che abbiamo un partitone unico fascista al governo e un partito fascista all’opposizione.
Fermo restando che le comunali non sono un chiaro indicatore degli equilibri politici nazionali, alcune tendenze mi sembrano comunque chiare.
Gli elettori dei partiti filoeuropeisti (ma direi sarebbe più corretto definirli subeuropeisti perché proni servi degli ordini provenienti da Bruxelles anche quando chiaramente nocivi all’Italia e agli italiani) ovviamente si sentono rappresentati da Draghi e quindi votano felici il PD e, forse (vedi poi), Forza Italia.
Poi ci sono gli elettori delusi dalla Lega che, in genere, si sono trasferiti a Fratelli d’Italia.
Crolla, come peraltro prevedeva la teoria dell’Epitome, il M5S: un populismo apparente se arriva al governo deve gettare la propria maschera e mostrarsi ai propri elettori per quel che è: ovvero un partito sistemico. “Mai col PD” era un motto mentre “mai e poi mai con Berlusconi” era sottinteso. E invece il Conte II si è asservito al PD, a cui oltretutto ha ceduto completamente l’iniziativa politica, mentre con Draghi i ministri pentastellati siedono al fianco di quelli di Forza Italia. Il M5S è come una fanciulla che si proclamava virtuosa e onesta, che non voleva avere niente da spartire con i partiti zozzoni, la quale però, proprio quando avrebbe dovuto dimostrare la propria virtù, si è trasformata in una sgualdrina che si vende a tutti in cambio di poco o nulla…
In definitiva credo che gli astenuti siano sostanzialmente voti persi dal M5S che si è ridotto al proprio zoccolo duro. In effetti ero incerto sul consenso che avrebbe potuto attirare Conte ma, fortunatamente, sembra essere molto scarso.
E non credo che la formula M5S + PD sia particolarmente vincente: penso che i buoni risultati ottenuti in alcune città dipendano solo dai particolari candidati.
Trarre conclusioni per le altre forze politiche minori come Italia Viva o Forza Italia (buono comunque il risultato di Paragone che da solo ha raccattato un 3-4% di voti) è difficile o impossibile: le varie aggregazioni ne nascondono la consistenza reale.
Insomma i grandi sconfitti di queste lezioni sono Lega e M5S: entrambi erano entrati nel governo con la puerile scusa di controllarlo dall’interno (*1) ma Draghi (suppongo sempre su indicazione di Bruxelles) ha più volte dimostrato che essi non contano assolutamente niente: li ha così umiliati svelando ai loro elettori che in verità non controllano un bel niente ma vogliono solo un posto al trogolo.
Personalmente NON mi sento minimamente rappresentato dalle attuali forze politiche nazionali: nel mio comune toscano, piddino fin nel suo midollo marcio, alla fine ho votato per il Partito Comunista (arrivato buon ultimo, sebbene a scarsa distanza dal candidato del M5S). Non volevo votare per un partito che sostiene il governo Draghi (cioè tutti) e così ho scelto l’unica alternativa disponibile: oltretutto, in genere, condivido le analisi della situazione sociale fatta dal Partito Comunista sebbene non sia d’accordo con le “cure” proposte dato che sembrano ferme al XIX o, al massimo, inizio del XX secolo.
Conclusione: al momento in Italia manca, alla faccia della democrazia, un vero partito di opposizione. La Lega e il M5S sono stati giustamente puniti per il loro appoggio a Draghi: se se ne fossero tenuti fuori avrebbe aumentato moltissimo il proprio consenso. Beh, almeno abbiamo (cioè io) capito quale fosse la vera natura della Lega (sul M5S, sfortunatamente, ormai non avevo dubbi).
La situazione non è cupa ma peggio, nera come l’inchiostro, anzi, nera come la disperazione: in Italia al momento (e in prospettiva non vi è niente di nuovo) una fetta importante della popolazione non ha un partito o movimento politico che la rappresenti.
Nota (*1): come chi dicesse di entrare in un bordello non per gozzovigliare ma solo per “controllare” che le ragazze al suo interno si mantenessero pure e caste!
alla prima stazione
1 ora fa
Nessun commento:
Posta un commento