

Poi potrei perdere tempo in sterili discussioni su FB ma davvero non ne vale la pena…
Quindi ho deciso che, seppur controvoglia, cercherò di andare avanti a elencare le informazioni che mi hanno colpito nella lettura di “Democrazia cos’è” di Sartori.
Come al solito mi limiterò a una lista senza tentare di dare una forma più organica ai miei appunti/commenti. Le mie riflessioni personali saranno precedute dall'indicatore "[KGB]".
- Come ho già scritto altrove Sartori ama rifarsi all’etimologia delle parole e ne segue l’evoluzione del tempo. C’è chiaramente una stretta relazione fra l’evoluzione del significato di un termine (significante) e l’evoluzione del suo referente. I cambiamenti di significato corrispondono spesso a tappe importanti nell’evoluzione di un’idea.
- Per esempio in epoca romana c’era differenza netta fra autorità e potestà. L’autorità era guadagnato dal cittadino attraverso la dignità, ovvero i propri meriti. La potestà era invece solo la capacità legale di poter imporre qualcosa a qualcuno. Al contrario i romani distinguevano fra libertà, possibilità di agire entro limiti prestabiliti, e licenziosità che invece non ne aveva.
Pesanti le implicazioni date dall’interpretazione di questi termini.
- In particolare l’autorità è un potere “accettato, rispettato, riconosciuto, legittimo”. La potestà invece “ordina, comanda, impone”.
- Per Sartori la democrazia dovrebbe avere più autorità (legittimità) che potestà.
- [KGB] Non posso non pensare al governo del non votato Draghi. Cioè i voti li ha avuti, ma dai parlamentari non dagli italiani. Il risultato paradossale è che i parlamentari hanno delegittimato loro stessi (*1) e, quindi la democrazia italiana. Ecco la teoria che spiega la crescita dell'astensionismo. E questo nonostante il totale controllo dei media che disinformano invece di informare.
- Sartori in queste pagine vuol arrivare a definire il contrario di democrazia: seguendo un lungo percorso che non sto a ripetere conclude che l’opposto di democrazia è autocrazia cioè «proclamarsi capo da sé oppure trovarsi a essere capo per diritto autoritario».
- [KGB] di nuovo formalmente Draghi non è un autocrate perché ha ricevuto i voti del Parlamento eppure dovrebbe essere evidente che egli ha preso una scorciatoia democratica molto dubbia (come Monti prima di lui) e non è un caso che calpesti con arroganza la libertà degli italiani: il suo potere infatti non proviene da loro. Ovviamente, ricordiamolo, i partiti che lo sostengono sono suoi complici in quanto hanno tradito il proprio ruolo di rappresentanza dei propri elettori (*1).
- Cito: «Qualsiasi regime il cui personale politico “controllante” viene scelto tramite elezioni libere, competitive e non fraudolente, è da classificare come democrazia. Non sarà per questo né buona, né altro; ma democrazia è […] Per contro qualsiasi regime il cui personale politico controllante non proviene da elezioni è da classificare come “non democrazia”. Potrà anche essere gradito e benefacente; ma democrazia non è» (*2)
- [KGB] quindi in Italia abbiamo il massimo politico “controllante”, il primo ministro, che non è stato votato dagli italiani. Il punto è se le elezioni di secondo livello siano legittimanti o no. Non esiste una risposta netta, insomma è nì. Anche perché poi dipende da quanto sia legittimo il Parlamento stesso: certo, legalmente il Parlamento può avere una durata di 5 anni, su questo siamo d’accordo, ma ciò che mi interessa è la sostanza non la forma. Sartori stesso aveva precedentemente affermato che la legittimità si sovrappone col fare il volere degli elettori. Insomma i dubbi sono molti.
- [KGB] dal mio canto io non ho dubbi perché tutto ciò che è accaduto rientra perfettamente nella quadro della mia teoria in cui i parapoteri controllano sempre di più le diverse democrazie occidentali (v. Epitome). Nel caso italiano hanno direttamente imposto un proprio rappresentante/burocrate, Draghi appunto. Sono poi consapevole che questo tradimento non sia ovvio a tutti: del resto il controllo totale dei media permette di distorcere facilmente la verità. Ma saranno i fatti a dimostrare chi aveva ragione: Draghi adotterà una politica prona ai voleri di Bruxelles, a favore dei grandi poteri economici e contro gli interessi degli italiani. Una prima indicazione la vedremo con la finanziaria e soprattutto col "recovery fund": mi aspetto che i suoi miliardi (che dovranno essere restituiti dagli italiani: non sono cioè un "regalo") saranno elargiti a multinazionali estere e che solo le briciole tocchino agli italiani e alle imprese medio piccole.
Conclusione: articolo brevissimo, lo so. Ma sono arrivato all’inizio dell’ottavo capitolo e, come detto, non ho molta voglia di scrivere oggi...
Nota (*1): per la precisione la Lega e il M5S hanno tradito il volere dei propri elettori: al contrario chi vota PD (e Italia Viva) è probabilmente entusiasta del governo Draghi. Anche qui l'illegittimità è quindi solo parziale. Insomma anch’io sono poco preciso a fare di tutta l’erba un fascio (!).
Nota (*2): tratto da “Democrazia cosa è” di Giovanni Sartori, (E.) RCS, 2007, pag. 134.
Nessun commento:
Posta un commento