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mercoledì 6 ottobre 2021

Meyers-Briggs ma anche Jung

Modificato 22/10/2021: Come spiego nel pezzo Ho sbagliato! ho commesso un errore nello spiegare il significato della quarta lettera del codice dei tipi psicologici di Meyers e Briggs.
Le parti errate sono state adesso corrette…

Oggi avrei praticamente già pronto un pezzo (scritto ieri) su ulteriori novità scientifiche sul covid-19 con l’aggiunta delle mie solite divagazioni e considerazioni. Ma ve lo risparmio: anche a me non piace scrivere sempre delle stese cose…

Da qualche settimana mi sono reinteressato ai tipi psicologici Myers-Briggs e in particolare il rapporto fra il codice di 4 lettere (come INTP, ENFJ etc.) e le funzioni dominante, ausiliare, terziaria e inferiore. A queste funzioni, almeno in genere, i canali più accurati fanno poi riferimento nello spiegare le diverse caratteristiche della tipologia psicologica illustrata.

In particolare questi codici formati da 4 lettere possono prendere due diversi valori per lettera:
- I per introversione; E per estroversione
- N per intuizione; S per sensismo (*1)
- T per ragione; F per sentimento
- P per percezione; J per decisione/giudizio

In totale vi sono quindi 16 possibili combinazioni che corrispondono ad altrettanti tipi nel sistema Myers-Briggs.

Soprattutto l’ultima lettera P/J aveva un significato decisamente oscuro che non sembrava avere niente a che fare con le diverse funzioni (dominante, ausiliaria, terziaria e inferiore) precedentemente citate.

Per comprendere come funziona il tutto dobbiamo rifarci a Carl Jung che aveva identificato 8 funzioni psicologiche.
Jung si era reso conto che la mente di ogni persona ha due modalità di funzionamento: la raccolta dei dati (percezione) e il prendere decisioni (decisione/giudizio).
La raccolta dati può avvenire in due modalità: o è intuitiva/concettuale (N) oppure è basata sulle evidenze dirette raccolte dai sensi (S). A loro volta queste modalità possono essere estroverse (e), se proiettate all’esterno, o introverse (i) se basate sulla persona stessa.
Abbiamo quindi le prime 4 funzioni: Ne, Ni, Se e Si.
Analogamente le decisioni possono essere prese in due modalità: basandosi sui sentimenti (F) oppure sulla logica/ragione (T).
Come nel caso precedente queste due modalità possono essere estroverse (e), se proiettate all’esterno, o introverse (i) se basate sulla persona stessa.
Si ottengono così le seconde 4 funzioni: Fe, Fi, Te e Ti.

Per completezza aggiungo una breve spiegazione per ciascuna di queste 8 funzioni:
- Ne : intuizione proiettata all’esterno del soggetto; ottimismo; voglia di sperimentare e imparare cose nuove.
- Ni : intuizioni sul proprio inconscio; capacità di penetrare in profondità un problema.
- Se : osservare tutti i dettagli, vivere nel presente; molta energia.
- Si : ricordo delle proprie sensazioni, proiettati nel passato, nella tradizione.
- Fe : si decide basandosi sui sentimenti del gruppo di cui si fa parte.
- Fi : si decide basandosi sui propri sentimenti.
- Te : ci si basa su una logica mirata a risultati esterni (cose ma anche persone); si tiene conto della tradizione.
- Ti : ci si basa sul proprio pensiero (hanno scarso peso i giudizi altrui). Pensiero indipendente.

Bisogna poi dire che queste funzioni vanno a coppie antagoniste: la persona con funzione Te ha anche la funzione opposta Fi. Cioè T è opposto a F così come N è opposto a S.
In altre parole nessuna persona decide basandosi solo sulla logica o solo sui sentimenti: piuttosto, a secondo della tipologia psicologica, darà la precedenza a una delle due funzioni ma sarà comunque in grado di usare anche l’altra.

Ogni persona sarà poi caratterizzata da 4 funzioni scelte fra queste 8 (non tutte le combinazioni sono possibili). La dominante è usata il 70% del tempo, l’ausiliare il 20%, la terziaria l’8% e l’inferiore il 2%. Inoltre la terziaria e, soprattutto, l’inferiore non funzioneranno molto bene sia per la natura dell’individuo che per la scarsa pratica nel loro uso.
In altre parole la funzione terziaria e inferiore tenderanno a evidenziare le debolezze del particolare tipo psicologico.

Ma se le funzioni sono 8 perché i tipi psicologici sono 16?
Beh, questo è a causa del contributo portato da Meyers e Briggs che aggiungono un’ulteriore distinzione, ovvero: nell’individuo ha la precedenza l’accumulo di dati, cioè la percezione (P), oppure l’elaborazione degli stessi, ossia il giudizio (J)?
In pratica già Jung era partito proprio da questa distinzione ma, se ho ben capito, non aveva dato rilievo a quale di queste due modalità fosse più usata dall’individuo.
Correzione 22/10/2021:
Invece per Meyers-Briggs questo fattore è importante: esso viene specificato indirettamente grazie alla quarta lettera (P o J). Essa indica, quando è P, se la funzione estroversa sia di tipo percettivo (N o S) oppure, quando è J, se sia quella giudicante (F o T). Quindi, sapendo grazie alla prima lettera (I o E) se la funzione dominante è introversa o estroversa, possiamo sapere se la funzione indicata dalla quarta lettera (P o J) indichi la dominante (se prima lettera è E) o la secondaria (se prima lettera è I).

Questa suddivisione raddoppia le combinazione delle funzioni portandole a 16 perché si specifica quale sia dominante e quale ausiliaria.

Correzione 22/10/2021:
In definitiva la prima lettera, I o E, specifica se la funzione dominante sarà introversa o estroversa; la quarta lettera, P o J, specifica se la funzione estroverso sarà la dominante o la secondaria.

La seconda lettera dice se la funzione percettiva è l’intuizione (N) o i sensi (S) ma NON se queste corrispondono alla funzione dominante o ausiliaria.
Analogamente la terza lettera indica se la funzione giudicante è basata sulla razionalità (T) oppure sui sentimenti (F) ma NON se queste corrispondono alla funzione dominante o ausiliaria.

Un paio di esempi per capire…
Correzione 22/10/2021:
Tipo ISTJ (mio padre):
La I ci dice che la funzione primaria sarà introversa; la J ci dice che la funzione appartenente alla modalità giudicante sarà estroversa e, quindi, la secondaria, in questo caso la terza lettera T.
La funzione dominante sarà quindi Si. La funzione secondaria sarà data in questo caso dalla terza lettera ovvero T: siccome (mi ero dimenticato di spiegarlo!) le funzioni introverse ed estroverse si alternano allora sarà Te (dato che la dominante Si era introversa).
La funzione terziaria è poi l’opposta della secondaria e quindi Fi mentre l’inferiore è l’opposto della dominante, cioè Ne.
In definitiva il tipo ISTJ avrà:
Dominante: Si.
Ausiliaria: Te.
Terziaria: Fi.
Inferiore: Ne.

Correzione 22/10/2021:
Invece il tipo ENFP (sospetto mia madre):
La E ci dice che la funzione dominante sarà estroversa; la P finale ci dice che la funzione di percezione (indicata dalla seconda lettera) sarà estroversa: quindi la funzione dominante sarà Ne. La secondaria sarà in questo caso indicata dalla terza lettera, cioè F, e sarà introversa, cioè Fi.
In definitiva il tipo ENFP avrà:
Dominante: Ne.
Ausiliaria: Fi.
Terziaria: Te.
Inferiore: Si.

Sembra un casino vero? In effetti lo è!
Non capisco perché non ci si limiti a indicare le funzioni dominante e ausiliaria (le altre due funzioni rimanenti si derivano automaticamente da queste): basterebbero 3 lettere e sarebbe tutto più immediato.

Correzione 22/10/2021:
Per esempio ISTJ si indicherebbe con Sit(e) (dato che la “e” finale è superflua visto che sappiamo che sarà sempre l’inversa della seconda lettera, in questo caso “i”) mentre ENFP sarebbe NeF(i).

Una volta che mi sono reso conto di questo meccanismo mi è venuto il dubbio che la differenziazione fra funzione dominante e ausiliaria potesse essere arbitraria e che non ci fosse poi troppa differenza fra le tipologie di personalità con funzione dominante e ausiliaria invertite.
Correzione 22/10/2021:
Qui la correzione ha ribaltato il significato precedente. Originariamente mi ero chiesto quanto simili il mio tipo INTP a quello con le funzioni dominante e secondaria invertite: la mia ipotesi è che dovesse essere un tipo con caratteristiche simili al mio ma, a causa dell'errore che sto correggendo, avevo individuato un tipo sbagliato, ovvero l'ENTJ. ENTJ e INTP sono completamente diversi e questo mi aveva fatto pensare che la mia intuizione fosse completamente errata e che l'ordine delle funzioni primaria e secondaria fosse assolutamente decisivo. Adesso, rifacendo lo stesso "esperimento", ho scoperto che il tipo che stavo cercando è l'ENTP che, in effetti, è molto simile a INTP: ovviamente è più orientato all'intuizione ma, personalmente, mi ci vedo abbastanza: di seguito la versione corretta di come ho ricavato il tipo con funzione primaria e secondaria invertite rispetto a un INTP. Così per curiosità ho analizzato le funzioni del mio tipo INTP, ottenendo la funzione dominante Ti e l’ausiliaria Ne, cioè TiN(e) e ho poi controllato quale fosse l’inverso e cioè il tipo corrispondente a NeT(i): ebbene si tratta della tipologia ENTP.

Conclusione: comunque sono dell’idea che il codice di quattro lettere scelto da Meyers e Briggs sia completamente assurdo! Molto più chiara la mia idea basata su 3 lettere. Mi chiedo quindi che tipologie avessero M&B: secondo me, considerata la confusione del loro codice, erano delle ENFP (come mia mamma!! Ma mia mamma non la vedo in grado di elaborare una teoria di sorta: quindi forse erano ENTP. Ma magari l'intuizione estroversa non era così importante per capire gli altri: magari una capacità di analisi sistematica dei dati sarebbe stata più utile... insomma bo!... Ah secondo il sito Personalità famose erano INFJ e INFP)...

Nota (*1): mi sa che gli psicologi usano un altro termine...

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