Non solo i miei lettori si annoiano quando scrivo di covid-19, verdepasso e governo Draghi ma io stesso mi stresso notevolmente: siccome per questa settimana ho già dato, vediamo di parlare d’altro oggi…
Prima però mi tolgo due sassolini, potenzialmente irritanti, per poi di passare ad argomenti più rilassanti.
1. La fiducia nei media della maggioranza della popolazione è imbarazzante: ingenuamente ci si aspetta che questi, se qualcosa non andasse bene, denunciassero il potere e la narrativa dominante ma, visto che non lo fanno, allora se ne deduce che il potere dominante è buono e che la narrativa è corretta...
Eppure basta andare in un archivio storico di un quotidiano italiano (consiglio quello di La Stampa che è gratuito) e scegliere una prima pagina a caso degli anni ‘20.
Io l’ho fatto per il 15 settembre del 1929: il titolone a tutta pagina è “Il discorso di Mussolini alla grande Assemblea del Partito” e il sottotitolo: “Il Duce esalta l’opera di Augusto Turati e gli ordina di rimanere al suo posto”.
Non ho letto i dettagli ma sono sicuro che leggendo l’articolo si scoprirebbe che Mussolini sta facendo un gran bel lavoro e che in Italia non c'è nessuna dittatura e, anzi, va tutto benissimo.
Lo stesso vale per gli altri quotidiani dell’epoca tipo il Corriere della Sera o La Nazione…
2. Qualcuno mi può spiegare perché si dovrebbe accettare una tassazione al 15% per le multinazionali? Solo del web o magari di tutte quelle che hanno un sito (domanda ironica) in rete? Qual è la logica di questa scelta? Esiste una qualche favola al riguardo oppure non ci si preoccupa nemmeno di inventarsene una?
Ma passiamo agli argomenti più tranquilli che è meglio...
1. Ho ripreso a leggere le Vite Parallele di Plutarco: ero arrivato ai ¾ della vita di Mario ma ho preferito ripartire dall’inizio anche per riabituarmi allo stile della traduzione (che è del XVI secolo).
Secondo me qui Plutarco non ha fatto un buon lavoro: tutta la vita di Mario è schiacciata sulle imprese militari, il conflitto col senato è banalizzato e manca invece un’analisi attenta delle politiche sociali che sarebbero le vere ragioni di detto contrasto.
In genere quando, come in questo caso, le analisi si limitano a una sola dimensione (come quella militare) il profilo che ne esce ha delle storture, delle deformazioni, che appaiono eccentriche: alcune decisioni del personaggio appaiono assurde e illogiche e sono “spiegate” da Plutarco con eccessi del carattere: troppa ambizione, sete di potere o magari degli sfoghi di una senilità non accettata. Sono sicuro che esisterebbero delle spiegazioni logiche e plausibili se non ci si limitasse all'analisi delle vicende militari.
2. La lettura di “Dialogo sui massimi sistemi del mondo” di Galilei prosegue con fatica: da diversi giorni sto infatti leggendo una parte che trovo alquanto noiosa. Un testo dell’epoca, suppongo famoso, che attacca le teorie eliocentriche di Copernico viene smontato argomento per argomento. Da una parte vi è la fisica aristotelica, chiaramente sempre più inadeguata a descrivere le nuove conoscenze fisiche e astronomiche (grande importanza del cannocchiale), e dall’altra una logica ferrea che però non prescinde da Aristotele: cioè si cerca di confutare solo la fisica di Aristotele rimanendo aristotelici.
Insomma trovo il tutto abbastanza faticoso da seguire e non interessante.
3. Sempre in “Dialogo sui massimi sistemi del mondo” di Galilei, che è un dialogo fra tre amici di cui due sostenitori di Copernico mentre il terzo, Simplicio, è un tolemaico, ho un'altra riflessione da aggiungere.
Attraverso i dialoghi di questi tre personaggi Galilei espone le sue idee in maniera piuttosto efficace.
Mi è venuto però il dubbio che proprio il personaggio di Simplicio, che alla fine con il suo dogmatismo finisce per fare la figura del fesso, potrebbe essere stato la causa delle noie di Galilei con la Chiesa. Ridicolizzare Simplicio alla fine corrisponde a ridicolizzare il potere che afferma tali dogmi: e il potere, se ferito da argomenti solidi che ne mettono in discussione i principi, reagisce spietatamente.
4. Al prossimo racconto di Strabuccino voglio inserire il quartetto Bertoldo, Bertoldino, Cacasenno e Burione che, ovviamente, sarà il più cogli###…
5. Ho iniziato il nuovo libro “The fate of Rome” di Kyle Harper: l’avevo puntato da tempo ma la versione in copertina rigida in italiano costava troppo così ho preso la versione tascabile in inglese.
A parte il problema del testo scritto in caratteri minuscoli, per adesso mi piace molto.
L’opera scorre benissimo ed è ben documentata. Al momento (sono a pag. 107) l’autore mi ha convinto che ci sono state delle epidemie nell’Impero Romano ma ancora non sono sicuro del peso del loro contributo alla sua fine. Vabbè, scriverò le mie opinioni a parte su questo argomento.
6. Concludo con una nota divertente: da quando Sky non trasmette più tutte le partite di serie A il mio interesse per il calcio è ulteriormente scemato e raramente guardo una delle tre disponibili.
Le partite che mi interessano sono pochissime e quelle brutte non sto neppure a guardarle.
Tempo fa volevo seguire una partita della Juventus e così ho cercato su YouTube una telecronaca fatta dai tifosi: ho così scoperto il canale Gianni Bianco dal nome dell’omonimo tifoso juventino di Parma che conduce la trasmissione insieme con altri tifosi, ognuno collegato col cellulare/calcolatore da casa.
Oltre a Gianni ci sono infatti degli ospiti più o meno fissi: c’è Pandorino, un tifoso sovrappeso, che scherza e fa ridere, poi c’è una specie di Giobbe Covatta giovane, veramente simpatico, a cui spesso viene affidata la telecronaca oppure un altro ragazzo che la prima volta che l’ho visto è stato quasi sempre zitto a mangiare patatine e a bere birra ma che ultimamente ha iniziato a prendere sempre più confidenza e nell’ultima puntata, la telecronaca di Juventus-Sassuolo, ha espresso vivacemente il proprio disappunto: io, essendo toscano, non me ne ero neppure accorto ma è stato ripreso per aver detto troppe bestemmie! Oltre a questi vi sono spesso altri ospiti ma ancora non ho imparato a conoscerli/riconoscerli.
Comunque mi diverto tantissimo a seguirli tanto che nelle ultime tre giornate li ho sempre guardati.
Dal mio punto di vista sono un po’ ipercritici verso... bo, praticamente tutti: in primis l’allenatore ma anche verso la dirigenza e la maggior parte dei giocatori (e, dimenticavo, i tifosi "aziendalisti").
Spero che Youtube non li censuri a causa del loro linguaggio colorito: per farvi un’idea vi consiglio questa riflessione di Gianni sulle criticità della Juventus registrata oggi a freddo, il giorno dopo la sconfitta col Sassuolo: Juve Sassuolo 1 a 2! Allegri Vattene! Mamma! (*1)
Conclusione: vabbè, un pezzo un po’ riempitivo. Mi devo decidere a riprendere la cernita dei miei libri perché qua le pile sul pavimento di camera stanno crescendo...
Nota (*1): in realtà il titolo dice “Mxxxa” dove al posto delle “x” ci sono dei buffi dolcetti di cioccolato...
L'esempio di Benjamin Franklin
2 ore fa
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