E non era facile deludermi. Le mie aspettative erano già molto basse…
Ma la tara che in genere attribuisco agli italiani è l’ipocrisia: con essa mi spiego, per esempio, l’amore a prima vista con le degenerazioni del politicamente corretto. Il preferire l’apparenza infischiandosene della sostanza. Del resto uno dei pochi punti di forza che ci sono rimasti è proprio l'alta moda…
Ma in realtà ciò che ha provocato la mia delusione non mi pare dipenda direttamente dall’ipocrisia e, per questo, è stata una sorpresa inaspettata.
È difficile indicare un’unica tara che spieghi l'attuale comportamento della maggioranza degli italiani: mi limito quindi a elencare le caratteristiche negative che ho visto emergere prepotentemente in questi mesi…
Alla base di tutto vi è probabilmente una grande ingenuità: caratteristica amabile in un bambino ha però effetti perniciosi in un adulto. Eppure nonostante un paio di decenni di progressivo abbassamento della qualità dell’informazione c’è ancora una cospicua fetta di popolazione che si fida dei media tradizionali e cioè dei quotidiani e dei telegiornali.
All’origine di questa ingenuità ci sono senza dubbio delle motivazioni psicologiche di cui la principale è il volersi illudere che tutto vada bene e che siamo nelle buone e capaci mani del governo e della salvifica UE. Persone che possono continuare a illudersi perché non coinvolte direttamente dalla crisi: probabilmente pensionati o dipendenti pubblici.
Legata all’ingenuità vi è poi una grande manipolabilità: non solo l’italiano crede facilmente a quanto gli viene detto da una qualsiasi autorità (anche illusoria come il presunto esperto scientifico di turno) ma si lascia convincere, con facilità irrisoria, anche a obbedire acriticamente non dico a ordini (cioè leggi) ma anche a consigli più che dubbi.
L’ignoranza scientifica completa questo trittico: nella maggior parte degli italiani manca la comprensione di cosa sia e di come funzioni la scienza. La verità scientifica non la sancisce l’esperto dei media capace di “bucare” lo schermo con il suo sguardo intenso e dall’agile favella in grado di mischiare termine astrusi (per dare una sensazione di competenza) ad altri grevi (per farsi comprendere dagli ignoranti e, forse, apparire schietto). La verità scientifica non la decidono neppure la maggioranza degli scienziati “votando” ciascuno su una teoria o il suo contrario. La verità scientifica è data dalle ricerche: da quello che queste provano e dimostrano. Non è un caso che negli ultimi tempi, con le ricerche contrarie alla narrativa dominante che si stanno accumulando, se ne senta parlare sempre meno (*1).
Ma tutto sommato sarebbe difficile arrabbiarsi con gli italiani se i loro limiti fossero solo questi: come ho accennato l’ingenuità, la manipolabilità e l’ignoranza in genere sono tutte caratteristiche dei bambini. Una nazione di fanciullini, sebbene destinata al disastro, ispira simpatia: è nella natura dei bimbi essere così, non è certo una colpa.
Questa almeno sarebbe la mia reazione superficiale: un misto di simpatia ma anche pietà, pazienza e tolleranza. Però, gli uomini (e le donne) dovrebbero crescere: nel nostro contesto dovrebbero diventare cittadini maturi e coscienziosi. Se questo non avviene di chi è la colpa? Dei singoli o della società?
Vabbè, non allarghiamo troppo il discorso e limitiamoci a constatare che così è.
Sfortunatamente però gli italiani stanno dimostrando altre qualità, anzi vizi, che li rendono dei bambini non solo malvagi ma anche pericolosi perché nel corpo di adulti.
In primo luogo mi ha colpito la mancanza di tolleranza e rispetto per chi la pensa diversamente: l’altro viene considerato un misto di mentecatto e di subumano dotato sia di scarsa moralità che di deboli capacità intellettive. Chi la pensa diversamente viene poi accusato di essere la causa di ogni male: non solo sanitario ma anche economico e sociale. Un capro espiatorio buono per tutte le stagioni contro cui, colpevolmente, sia le massime cariche dello stato che i media, aizzano il disprezzo, quando non l’odio, del popolo bambino.
È da notare come qui risulti evidente anche l’ipocrisia italiana: ci si strappa i capelli per l’episodio di discriminazione (ovviamente deprecabile) allo stadio contro, non so, al massimo una decina di giocatori ma si ritiene normale e giusta la costante violenza psicologica, ma anche verbale e a volte fisica, contro milioni di persone (massimamente esecrabile). E questo solo perché si tratta di discriminazione a norma di legge al limite, se non oltre, i dettami della costituzione.
Di nuovo è l’ipocrisia del politicamente corretto: come ho più volte scritto gli italiani ci sguazzano a proprio agio e non si rendono minimamente conto del paradosso morale che stiamo vivendo.
Però, quel che è peggio e che trovo nauseante, è che questo disprezzo si trasformi in sottili forme di vero e proprio sadismo.
Lo si osserva chiaramente sulle reti sociali dove molte persone, che i media hanno benedetto coi carismi di alta moralità e possente intelletto, dimostrano un chiaro piacere nel sentirsi superiori e nel disprezzare il loro prossimo: per esempio, un gongolare su come chi è contrario al verdepasso sia costretto a pagarsi i tamponi, che questi siano anche dolorosi, di come la legge umili e punisca chi cerchi di esercitare un proprio diritto come beandosi di un vero e proprio ricatto implicito. Il tutto è poi spesso palliato da un'ironia arrogante e fuori luogo, di solito incentrata sulla presunta inferiorità intellettiva dei contrari al verdepasso...
Ovviamente questo è un sadismo verbale, astratto cioè, ma fa capire bene che le minacce di medici e infermieri che affermano di “farla pagare” ai non vaccinati che finiscono in ospedale sia reale.
Anche in questo caso non posso fare a meno di non sottolineare l’ipocrisia italiana: minacce di “farla pagare” ai mafiosi o criminali in genere, agli automobilisti che ubriachi o drogati investono e sterminano intere famigliole o anche ai semplici fumatori di sigarette non le ho mai sentite pronunciare.
Non sarebbero le categorie di persone sullodate maggiormente meritevoli di essere “trattate peggio” (eufemismo per "torturate") dai nostri buoni e valorosi infermieri? Chi legalmente decide, magari sbagliando, di tutelare la propria salute non vaccinandosi è dunque la feccia dell’umanità? Almeno in Italia parrebbe che sia così…
Conclusione: infine, dopo mezzo secolo, scopro la vera natura degli italiani. A mia discolpa posso dire che, nei pochi anni in cui ho vissuto all’estero, ho sempre legato meglio con chi italiano non era...
Nota (*1): oppure le si fraintendono: vedi l’esempio del Corriere della Sera citato nell’audizione al senato del prof. Marco Cosentino che ho riportato nel corto Altre voci.
L'esempio di Benjamin Franklin
2 ore fa
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