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martedì 21 luglio 2020

Vari corti lugliesi

Dovrei scrivere ben cinque corti ma, come sempre mi accade in questi casi, il tempo extra richiesto dal pubblicarli separatamente mi fa preferire scriverli tutti insieme in un unico pezzo. E poi non ho l’assillo della lunghezza massima (che comunque, in realtà, già da tempo seguo meno rigidamente) e, se necessario, posso dilungarmi quanto voglio su qualsiasi idea possa venirmi in mente mentre scritto: circostanza del resto tutt’altro che rara.

1. Il pixel (o “quadrello”!) rotto
Da qualche settimana si è rotto un quadrello al mio schermo: la componente blu è sempre accesa al massimo. Oltretutto in una posizione anche molto centrale.
Anni fa mi avrebbe fatto impazzire e avrei subito colto l’occasione per comprarmi un nuovo schermo magari più grande. Adesso invece mi importa il giusto, un po’ magari anche perché mi è calata la vista (non solo da vicino ma anche a distanza “schermo”; sicuramente colpa degli occhiali), ma soprattutto psicologicamente.
Ricordo, più o meno 20 anni fa, mi comprai uno dei primi schermi LCD della Philips: arrivato a casa mi accorsi che a circa 1 cm dal bordo inferiore c’era un quadrello rosso sempre acceso. Aspettati a sfruttare la garanzia per essere a ridosso dei due anni (infatti me lo cambiarono) ma per l’anno e mezzo che lo tenni lo odiai costantemente.
Adesso invece sono più sul “toh, è rotto: pazienza...”!
Credo che le implicazioni psicologiche siano interessanti: ma rimando le mie illazioni a una prossima occasione.

2. I “mi piace” di FB
Stamani mi sono svegliato con l’idea (una vecchia idea in realtà) che FB volutamente proponga solo il tasto “mi piace” al materiale pubblicato dagli utenti.
Come ho scritto altrove un tasto “non mi piace”, magari anonimo, paradossalmente migliorerebbe la comunicazione su FB.
Al contrario la disponibilità del solo “mi piace” spinge gli utenti che condividono le stesse idee a polarizzarle, ovvero a estremizzarle, convincendosi che “tutti” i loro amici la pensano come loro.
Ad esempio Gino pubblica “Salvini XXX e Conte YYY”: adesso su un totale di 200 amici Gino riceve 20 “mi piace” e qualche commento di approvazione → Gino si convince di aver ragione e che tutti la pensano come lui.
Col “non mi piace”, per lo stesso contenuto, Gino riceverebbe i soliti 20 “mi piace” ma anche 50 “non mi piace” anonimi: mi pare plausibile che Gino si renderebbe conto che la maggioranza dei suoi conoscenti non la pensa come lui: probabilmente potrebbe fare autocritica e rivalutare più oggettivamente la propria idea. Alla fine questo sistema aiuterebbe Gino e i suoi conoscenti a maturare e magari a dialogare e capire anche le idee diverse dalle proprie.
FB però non è interessata a promuovere lo sviluppo produttivo della comunicazione fra gli utenti ma semplicemente a profilarli per vendere a terzi la pubblicità mirata (nel migliore dei casi). Da questo punto di vista la polarizzazione permette di identificare con estrema facilità gli interessi e le tendenze di ogni utente: per questo dubito che vedremo mai un tasto “non mi piace” o qualcosa di analogo…

3. Epitome
Ho quasi voglia di iniziare una nuova versione: ho del materiale interessante da aggiungere e la rilettura/correzione su copia cartacea non è più un incubo ma è invece piacevolissima.
Il dubbio che mi trattiene è che ancora devo decidere se voglio abbassarne un po’ il registro stilistico: essenzialmente in questa prima fase mi limiterei a passare dalla prima persona plurale, che decisamente non mi appartiene, alla normale e modesta prima singolare. Ho paura che sia un lavorone (pure noioso) e questo mi spaventa.
Magari potrei provare a fare un esperimento su un singolo capitolo per verificare sia come suonerebbe sia l’impegno/tempo richiesto per questo cambiamento.
Vedremo…

4. Il Gaviscon
E la medicina che non mi faceva dormire (v. Reflusso di stupidità)??
Sto continuando a prenderla: contemporaneamente ho smesso quasi di bere tè perché non ne sento più il bisogno (da 5 o più a 1 o 2). Continuo comunque a dormire malissimo: sono leggerissimo e non ristoratore. Spesso sento una grande stanchezza che però non si traduce in sonno. Sintomi molto analoghi a quelli che mi provocava il sale iodato.
La riprova sarà fra qualche giorno quando finirò la “cura” sempre che non sopraggiungono altri fattori come, per esempio, il gran caldo…

5. Odor di simonia
Articolo: Il Vaticano alle parrocchie: 'Via le tariffe per le Messe' da Ansa.it

La mentalità liberista colpisce i parroci: anche la religione deve seguire la legge della domanda e dell’offerta. Il Vaticano giustamente si oppone: i parroci devono dare il buono esempio, al cattivo ci pensano gli alti prelati.

6. Applausi alla scala
Spesso mi diverto a raccontare delle mie trovate bizzarre e balzane: un po’ è autoironia e un po’ rendono bene l’idea della mia creatività. Però magari per giusto equilibrio ogni tanto dovrei segnalare anche qualche mia idea buona.
Per esempio in questi giorni sto “potando” (ovvero tagliando brutalmente) l’alloro i cui rami toccano e superano il tetto di casa (una vera autostrada per formiche). La scala è molto traballante e instabile e io devo salire molto in alto: non avendo nessuno che me la possa tenere alla base ho avuto la seguente banale idea: con una corda ne ho legato la cima ai rami dell’allora (ovviamente a quelli che non vado a tagliare!). Idea semplice ma che ha dato una grande stabilità alla scala, quindi sicurezza a me e quindi mi ha agevolato e velocizzato molto il lavoro.

Conclusione: ecco, ce l’avrei fatta anche con dei corti… ma, vabbè, in questa maniera ho scritto più rilassato, non me ne pento quindi...

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