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lunedì 20 luglio 2020

Tonfo e trionfo

Questa è la prima pagina di HuffingtonPost.it sul mio navigatore Brave (*1):

Viene presentato un fatto concreto: da trent’anni la ricchezza dell’Italia è andata a picco. E fin qui siamo d’accordo.
Come si spiega questo crollo? Sicuramente ci dovranno essere delle ragioni macroeconomiche per spiegare una tendenza così netta e prolungata, no?

Macché!
I motivi sono i soliti luoghi comuni (“Sì, la crisi siamo noi” = è colpa degli italiani):
1. Privatizzazioni deludenti
2. La corruzione
3. Profitti verso l’estero

L’autore del titolo (ma non ho letto l’articolo) si è dimenticato di citare la mafia e l’evasione fiscale…
Modificato 20/7/2020: e gli "sprechi"! = Spesa pubblica = Spesa per stato sociale. Del resto è uno dei mantra del neoliberismo... come pure la libertà dei capitali che possono così "fuggire" dove più conviene a chi li possiede...

Ma qui stiamo dimenticando gli ordini di grandezza: se ricordo bene, considerando la crescita del PIL fino agli anni ‘90, si sono persi circa 400 miliardi di PIL. Una generazione bruciata.
Questo buco non può essere stato causato né dalle privatizzazioni né dalla corruzione: sui “profitti verso l’estero” mi chiedo di quali profitti si stia parlando: se si tratta di delocalizzare e reinvestire all’estero allora almeno ci si avvicina al vero problema…

La causa di questo fallimento italiano è infatti macroeconomica: e non potrebbe essere diversamente!

Cos’è successo dagli anni ‘90 in poi a livello macroeconomico? In breve:
1. Il divorzio fra Tesoro e Banca d’Italia del 1981 → perdita di controllo sul debito pubblico e aumento della diseguaglianza economica grazie alla ridistribuzione delle risorse dal sociale al finanziario.
2. L’entrata dell’Italia nello SME “credibile” (1987) → cambio praticamente fisso, situazione poi esacerbata con l’euro → perdita competitività (e quindi vantaggio in delocalizzazione) → scaricamento dei costi per la competitività sullo stato sociale (*2).
(*3)

Conclusione: su questo argomento potrei scrivere a lungo ma non ho voglia di farmi ulteriormente cattivo sangue: il tonfo italiano è dovuto al trionfo del neoliberismo. Da notare che mentre l’Italia si impoveriva i super-ricchi hanno accresciuto la loro ricchezza → maggiore diseguaglianza economica.

Nota (*1): per adesso mi trovo benissimo: elimina automaticamente tutta la pubblicità, protegge la riservatezza e così facendo è velocissimo. Poi a TOR incluso (basta premere Alt+Shift+N)…
Nota (*2): e qui ci sarebbe da accennare alla temporanea uscita dell’Italia dallo SME nel 1992 con l’economia che riprende immediatamente fiato…
Nota (*3): e ci sarebbe poi da aggiungere la progressiva influenza della UE sulla politica economica e non italiana e/o della globalizzazione… ma lasciamo stare: ovviamente è tutto interconnesso ma i fattori principali sono comunque i primi due...

La trappola - 22/7/2020
Articolo: Recovery Fund: tutte le condizionalità dei 209 miliardi di Giuseppe Colombo su HuffingtonPost.it

L’articolo è chiarissimo ed esauriente: ne consiglio la lettura.

Il succo è che i soldi verranno erogati solo se il programma di spesa verrà approvata dalla Commissione Europea secondo le direttive da essa stabilite; inoltre ci saranno verifiche anche sul “durante”.

Questo significa: riforma del lavoro e del fisco, riduzione spesa pubblica ovvero, in parole povere, austerità che, come abbiamo provato sulla nostra pella ha funzionato “benissimo” negli ultimi decenni.

Non è come mettersi in casa la troika ma poco ci manca.

Poi c'è l'incognita del "freno d’emergenza": un qualunque paese della UE potrà dire che "l’Italia non fa abbastanza" e mettere il veto all'erogazione del prestito. Onestamente non mi è chiaro se ci siano dei criteri per vincolare questo veto o se sia totalmente arbitrario. Sicuramente lo scopriremo il prossimo anno...

La non oggettività - 23/7/2020
Spesso mi lamento di quanto i giornalisti non siano obiettivi: spesso vi vedo anzi piaggeria e ipocrisia perché non riesco a credere che siano sinceri nelle loro parole: il loro errore di giudizio mi è così palese che mi è impossibile pensare che non se ne rendano conto. Sicuramente devono avere un interesse a raccontare una cosa per un’altra.

Ma in realtà inizio a pensare di sopravvalutare le capacità oggettive di valutazione razionale ed equilibrata altrui.

Il seguente titolo (non ho letto l’articolo) ne è la prova: Ribery spicca nella mediocrità collettiva. Castrovilli… di Redazione VN su ViolaNews.com

Ma quale partita hanno visto? Quella contro l’Inter è stata la peggiore partita in assoluto che Ribery ha giocato con la maglia viola.
In genere è fra i migliori in campo ma ieri non glie n'è riuscita una! Non ha saltato un uomo, non ha fatto passaggi incredibili, niente. Lui stesso se ne deve essere reso conto: nel secondo tempo ha iniziato a giocare facile scegliendo spesso il passaggio indietro e alla sostituzione non ha fatto la solita tragedia…

Ora mi pare evidente che in questo caso i giornalisti non abbiano niente da guadagnarci a scrivere che Ribery ha “spiccato” nella partita di ieri quindi, evidentemente, si tratta proprio di incapacità nel giudicare un fatto, una prestazione, che dovrebbe invece essere abbastanza facile da valutare oggettivamente.

Da questo ne ricavo che su situazione più complesse, in cui si intrecciano passioni politiche e ideologiche, possa anche non esserci malizia nel prendere fischi per fiaschi.

Curioso effetto indiretto - 28/7/2020
Non avendo l’acqua potabile a casa compro regolarmente confezioni di acqua gassata e naturale al supermercato. In genere tengo una scorta di 6/8 confezioni e compro ogni volta una confezione di gassata insieme a uno di naturale.
Oggi andavo a fare la spesa e ho controllato i miei pacchi: mi sono accorto che avevo quasi finito l’acqua gassata! Il motivo?
Di solito bevo quella gassata e la naturale la uso solo per il tè: ma nelle ultime settimane, grazie al Gaviscon, avevo praticamente smesso di bere tè!
Da qui l’eccesso di acqua naturale...

Uffa!! - 28/7/2020
Questo pezzo l’avevo già scritto ieri ma oggi mi sono accorto di non averlo pubblicato e, quindi, lo riscrivo da capo…

Dopo 4 giorni che avevo smesso di prendere il Gaviscon finalmente avevo fatto una bella dormita: già dopo la prima notte, pur avendo dormito male, mi ero finalmente alzato riposato; la notte successiva, causa caldo, avevo ridormito male e mi ero alzato rintontito e stanco (come sempre col Gaviscon!) ma dopo un’oretta stavo bene (mentre col Gaviscon rimanevo stanco e fiacco per tutto il giorno)…

Più o meno questo è quello che avevo scritto. Aggiungo che stanotte ho invece fatto un’ottima dormita!

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