Per questo motivo probabilmente, quando riesco a risolvere un problema pratico, sono molto contento.
Ieri mattina mi preparavo a partire, avevo già caricato la mia roba in macchina, quando mi accorgo di aver dimenticato la giacca. Senza pensarci troppo chiudo lo sportello e salgo in casa: quando ritorno scopro l'amara sorpresa. La mia macchina si era chiusa con le chiavi all'interno, nel portamonete accanto al cambio fra i due sedili anteriori...
Non riuscivo a capacitarmene: la mia macchina quando si apre resta aperta così come, una volta chiusa, rimane chiusa. Com'era possibile che si fosse chiusa da sola?
Anzi: da tempo la chiudo sempre a chiave perché altrimenti ho un assorbimento maggiore di energia che mi scarica la batteria in pochi giorni... Questo per sottolineare che quando mi dimenticavo di chiuderla a chiave mi rimaneva aperta!
Che fare? Il problema è che la mia chiave di riserva è dispersa in casa (Bisba è sospettata) ormai da un paio di anni: in genere le cose che perdo risaltano fuori prima o poi; addirittura dopo poche ore se ricompro ciò che è andato perso: sempre... e per questo non mi ero ancora deciso a fare una copia della mia chiave...
Ovviamente non volevo rompere un finestrino né chiamare un carro attrezzi: questo non mi lasciava molte alternative.
L'idea base era quella di aprire una fessura fra lo sportello e il telaio in maniera da potervi infilare una specie di "canna da pesca": a quel punto avrei avuto più opzioni.
1. “pescare” il mazzo di chiavi e, lentamente, portarlo e farlo passare dalla fessura (mi preoccupava perché non ero sicuro che ci passasse e, se mi fosse caduta nel tentativo, non l'avrei potuta recuperare). In questo caso avevo due opzioni: usare un gancio o una calamita.
2. tirare la maniglia dello sportello: in questo caso avrei avuto due opzioni, scegliere quella vicina o quella dall'altro lato della macchina.
3. avvicinare la chiave sul sedile e poi premere il pulsantino per sbloccare le porte.
4. tentare di aprire il bagagliaio (avevo il sedile posteriore abbassato).
Creare la fessura fra sportello e telaio non è stato difficilissimo: mi sono bastate tre stecche di legno che appartenevano al sottomaterasso (rotto) di un lettino di legno. Partendo dall'angolo in alto sopra la serratura sono riuscito a fare forza (effetto leva) e a inserire sempre più in profondità i miei legnetti. Ovviamente ho avuto un problema: la guarnizione di gomma sul lato superiore dello sportello mi impediva di inserire i miei legnetti e per questo ho finito per dovermi accontentare del lato verticale, leggermente più lontano dalla chiave.
Delle varie possibilità le uniche che ho preso seriamente in considerazioni sono state la 1 e la 2. Il problema nell'aprire direttamente uno sportello tirando la rispettiva maniglia era la difficoltà nel far presa, e quindi forza, con la mia “canna da pesca”. In realtà sembrano progettate volutamente per rendere estremamente difficile questa possibilità.
Ma il problema maggiore non è stato creare la fessura quanto trovare una “canna da pesca” adeguata. Idealmente mi sarebbe bastato avere un cavo di metallo sufficientemente rigido da poterlo manovrare con precisione e piegare all'occorrenza. In realtà avevo solo un cavetto abbastanza lungo, relativamente sottile, che però si piegava sotto il proprio peso, col risultato che era praticamente impossibile da controllare con una decente accuratezza...
Riguardo all'ipotesi gancio o calamita (*1) ho optato per il gancio: prima di tutto non ricordavo dove avevo le mie calamite (non ero nemmeno sicuro passassero dalla fessura) ma poi non avrei saputo come far passare chiave e portachiavi dalla strettoia: non avrei potuto infatti fare forza perché le chiavi si sarebbero subito staccate cadendo irrecuperabilmente fra sedile e sportello.
Avevo dei pezzi di cavo un po' più rigidi ma, ovviamente (legge di Murphy), erano troppo corti.
Dopo una lunga riflessione e molti snervanti esperimenti effettuati combinando insieme i vari cavi di ferro (e canne di bambù!), con risultati sempre troppo corti o troppo flosci, sono arrivato alla conclusione che avrei dovuto rafforzare il mio unico cavo lungo, con altri due più corti...
Alla fine ho realizzato la “canna da pesca” che ho chiamato Frankestin (vedi foto): ho intrecciato il cavo verde con gli altri due più corti, usando del nastro adesivo per coprire gli spuntoni in maniera che non rimanessero incastrati nella guarnizione dello sportello...
Ah, c'è anche da dire che la fessura, essendo molto stretta, non lasciava molto spazio di manovra: per riuscire a far raggiungere al gancio la posizione che volevo dovevo estrarre il cavo e piegarlo adeguatamente (vari tentativi).
Comunque in una decina di minuti, grazie alla maggiore stabilità della Frankestin, sono infine riuscito ad agganciare il portachiavi. Così MOLTO lentamente ho iniziato a estrarre la mia “canna da pesca” con la preda all'amo.
Come temevo, una volta arrivati alla guarnizione, il portachiavi è rimasto incastrato. Fortunatamente fra i miei attrezzi avevo anche una pinza dalla punta allungata (suppongo abbia un nome specifico ma non lo conosco: vedi foto). Con questa ho iniziato a manipolare il portachiavi e alla fine sono riuscito a fare uscire il medaglione, poi ho migliorato la posizione della chiave vera e propria e, finalmente, sono riuscito a estrarla...
Ma ecco le foto dei miei scarsi strumenti a disposizione, dello sportello e la “ricostruzione” di dove fosse la chiave...
Conclusione: quasi quasi mi faccio un duplicato della chiave anche se sicuramente questo farà riapparire la copia mancante...
Nota (*1): in realtà avevo ideato anche una terza opzione (temevo che la chiave mi cadesse dal gancio a causa di un movimento troppo brusco o involontario) che mi avrebbe permesso di agganciarla con la massima sicurezza: in pratica un semi anello con al suo interno un altro semi anello collegato a un filo da cucire che avrei tirato per trasformare il semi anello in un anello completo. Ma ovviamente non avevo il materiale adatto a disposizione né la manualità necessario per crearmi i pezzi mancanti...
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