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Per colpa di questo libro di quasi 700 pagine (e scritte anche abbastanza in piccolo) ho sospeso la lettura del Decameron: inizialmente mi ero ripromesso di leggerlo solo in bagno ma poi mi è piaciuto e l'ho voluto terminare rapidamente...
Si tratta di un libro di fantascienza relativamente recente (2003) e, come tale, non ha la pesantezza né i temi dei romanzi scritti nel precedente secolo: non ci sono riferimenti alla guerra fredda, all'incubo nucleare e le donne sono già emancipate; al contrario ci sono echi di problematiche più attuali come la manipolazione genetica e le pandemie incontrollabili...
Quello che mi ha più impressionato è stata l'ambientazione: i dettagli fantascientifici, talvolta pure un po' tecnici, sono innumerevoli e tutti insieme danno all'opera un alone di grande credibilità e coerenza interna. Altri autori (*2) da ognuna delle decine di idee di Reynolds ci avrebbero tratto un romanzo intero!
In alcuni passaggi ci sono riferimenti a personaggi o fatti che vengono appena accennati: questo mi ha fatto supporre che il romanzo appartenesse a un ciclo e infatti, ho verificato a fine lettura, è il terzo libro di una trilogia. Fortunatamente il volume è apprezzabile anche letto singolarmente perché, essendo l'episodio conclusivo, non lascia niente in sospeso: certo che avendo letto anche i capitoli precedenti la lettura sarebbe stata ben più gradevole!
Senza entrare nei dettagli la trama è buona, credibile e articolata; la struttura generale è complessa e segue tre diverse storie separate fra loro da intervalli di cinquanta anni circa...
Anche i tre protagonisti sono ben delineati; per altri personaggi, che durante la lettura mi avevano lasciato perplesso, ho poi capito che erano stati protagonisti dei volumi precedenti: e questo spiega perfettamente la sensazione di "non detto ma solo accennato" riguardo al loro passato...
L'unico neo che impedisce a questo ottimo romanzo di essere un capolavoro è l'andamento troppo lento: nella prima metà del libro succede relativamente poco, probabilmente perché l'autore era impegnato a spiegare cosa fosse accaduto ai suoi precedenti protagonisti; magari chi ha letto le precedenti opere del ciclo avrà trovato queste parti interessanti... sì, forse è così...
Comunque il grosso dell'azione è concentrato nelle ultime cento pagine e da questo punto di vista l'ho trovato troppo sbilanciato.
Conclusione: sicuramente un buon libro ricchissimo di nuove idee. Anche letto da solo si merita un 7+/10 ma, suppongo, se letto nell'ambito della trilogia il suo voto potrebbe aumentare sensibilmente...
Nota (*1): leggendo la biografia ho infatti scoperto che dal 1992 al 2004 ha lavorato in ESTEC e quindi, per almeno un paio di anni, tecnicamente siamo stati colleghi! Ho dato la sensazione che fosse un mio amico/conoscente? Beh... l'effetto era voluto! In realtà però non lo conosco e, probabilmente, non l'avrò incrociato più di un paio di volte...
Nota (*2): tipo Asimov...
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