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lunedì 14 settembre 2015

Lezione LXXXI: doppia!

Finalmente sono riuscito a fissare una nuova lezione, anzi due, col maestro di chitarra!
In realtà, visto che ho suonato parecchio per mostrargli i progressi fatti, credo che questo pezzo sarà decisamente più corto del solito...

Riscaldamento: niente di nuovo...

Ritmi: Niente di nuovo. Miglioro alla mia velocità da lumaca...

Da Zero: in estate non ho fatto grandi progressi perché mi sono esercitato poco. Comunque ho praticamente “domato” l'esercizio 8-41: all'ultima esercitazione l'ho finalmente suonato alla velocità reale e dalla prossima inizierò a registrarmi.
L'esercizio 1-2 (quello che stavo studiando quando scrissi Lezione LXXX) sui PC l'ho finito (mi pare di aver anche pubblicato la relativo registrazione: vedi il marcatore “unplugged”) e anche l'1-3 l'ho praticamente terminato: anche in questo caso lo sto suonando alla velocità reale e devo solo registrarmi...

Galletto: questo esercizio è stato una delusione. Pensavo e speravo che mi sarebbe stato utile ma invece ho la sensazione che non mi sia servito a niente. Si trattava di canticchiare lo spartito dell'esercizio 8-41 che però presenta note fuori dalla mia estensione vocale e per questo mi risulta piuttosto antipatico. Per il momento è sospeso: magari in seguito proverò a riapplicare questo metodo a un brano più adatto.

Rettangolo: sto migliorando e pochi giorni fa (v. Rettangolo improvvisato) ho pubblicato una registrazione. Secondo il maestro non ci sono problemi se pubblico la mia esecuzione sopra la base perché diventa un'opera nuova. Se me lo ricordo vedrò di ripubblicare la mia esecuzione miscelata con la base: in effetti senza il contesto dell'accompagnamento non si capisce se la mia melodia si fonda bene con esso...

Midnight Madness: è il brano dei Sinergy (v. il corto Brani lugliesi) con cui ho sostituito (di mia iniziativa) She is my sin. Voglio imparare solo l'introduzione, in pratica le prime 17 battute, ma il problema è la velocità: il tempo originale è 200bpm mentre io la suono, facendoci un sacco di errori, a 80...
In realtà tecnicamente, a parte la velocità, non ha passaggi difficili però la sequenza di note mi rimane ostica da memorizzare. Anche la battuta 16 proprio facile non è perché ci sono 4 terzine consecutive su quattro corde diverse. Il maestro mi ha suggerito di plettrare solo la prima note e ottenere le altre tramite dei pull off, ma a me pare ancora più difficile. A breve inizierò ad aumentare la velocità e vedrò come mi trovo: gli 80bpm sono solo per memorizzare, a livello di velocità credo di poter arrivare sui 150bpm senza troppi problemi...

Unholy Paradise: al posto di Hotel California ho ripreso un brano che mi piace moltissimo: Unholy Paradise. Inizialmente non mi ricordavo più niente ma con un po' di pratica ci ho ripreso la mano.
La seconda lezione è stata proprio su questo pezzo: non trovando lo spartito in linea il maestro si è messo a scriverlo a mano, ascoltando vari frammenti di musica e provando a strimpellarli sulla chitarra. La sua abilità mi ha lasciato a bocca aperta: per me ha del miracoloso...
Ovviamente via via che buttava giù le note mi dava delle indicazioni su come suonarle ma, a parte l'assolo (di nuovo piuttosto veloce), non mi pare ci siano grosse difficoltà.

Teoria: in realtà essenzialmente non mi ha spiegato niente ma mi ha assegnato delle fotocopie con esercizi sul blues. A me il blues non piace né interessa però, per migliorare, pare sia fondamentale comprenderlo sia dal punto di vista teorico che pratico...
Per adesso (mi aveva dato il materiale solo un paio di giorni fa) ho solo letto la teoria e oggi ho approfittato della lezione su Unholy Paradise per chiarirmi un dubbio.
La teoria (cito a memoria quindi potrei sbagliarmi) spiega che nel blues un giro di accordi classico è I7, IV7 e V7 (dove i numeri romani si usano per indicare l'accordo indipendentemente dalla tonalità). Però io avevo imparato che per la tonalità maggiore si hanno queste sequenze: I ii iii IV V vi VIIdim (maiuscolo accordi maggiori, minuscolo minori) e Imaj7 ii7 iii7 IVmaj7 V7 vi7 VIIØ. Come si vede solo V7 è presente nella seconda lista e quindi mi chiedevo il senso di I7 e IV7. La risposta è molto semplice: questi accordi non derivano dalla tonalità maggiore ma da delle pentatoniche e quindi, anche se si dice che un brano blues è in tonalità di (ad esempio) MI, in realtà si useranno degli accordi che hanno note al di fuori di detta tonalità...
Appena ho tempo voglio vedere quante e quali sono queste note “fuori” dalla tonalità “ufficiale”. Ad esempio nella tonalità di LAm so già che c'è il RE# (v. esercizio Rettangolo) ma mi domando se ce ne siano altre: in particolare voglio vedere da quali note sono composti gli accordi I7 e IV7 (perché, come detto, V7 ha invece tutte le note nella giusta tonalità)...
Sul blues ho poi da imparare uno specifico esercizio sul tempo swing: ancora però non mi sono cimentato con questa novità...

Considerazioni: il maestro ha anche fatto un paio di considerazioni interessanti.
La prima è che io ho particolari problemi con la velocità di esecuzione. In parte credo che sia colpa dell'età, ma in parte credo che dipenda anche dalla mia mentalità: sento il bisogno di avere il controllo razionale su tutto ciò che faccio mentre, per suonare rapidamente, dovrei lasciarmi andare e far viaggiare le mie dita per conto loro: difficile da spiegare... Intuitivamente credo, da un punto di vista neurologico, che io usi una parte sbagliata del mio cervello per suonare.
La seconda considerazione è scaturita da un breve dialogo: dopo aver fatto ascoltare al maestro la mia esecuzione di vari esercizi gli ho spiegato che “a casa li suono notevolmente meglio”. Da una parte a casa faccio almeno 10-15 minuti di riscaldamento e, da un'altra, sono particolarmente sensibile ai cambiamenti di ambiente: suono peggio se non sono seduto sulla mia sedia, se la musica della base non è a un certo volume, addirittura mi confondo se gli strumenti utilizzati dal MIDI non usano gli stessi campionamenti e, ovviamente, l'essere osservato dal maestro aggiunge ulteriore pressione.
Il maestro ha affermato che l'abilità reale di un chitarrista si giudica però quando deve suonare sotto pressione. Tale affermazione mi ha fatto molto riflettere e ancora devo decidere se la condivido o no.

Conclusione: devo riorganizzare le mie esercitazioni. Attualmente l'esercitazione completa è troppo lunga (*1) e non riesco a farla quotidianamente. Eppure da più parti mi hanno detto e ho letto che è meglio esercitarsi poco tutti i giorni che molto ma saltuariamente.
Quindi probabilmente per ogni esercitazione farò a rotazione solo una parte degli esercizi: stabilirò poi esattamente come e cosa fare...

Nota (*1): anche se poi, quando suono, mi diverto...

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