Stamani ho iniziato un altro pezzo che però è andato per le lunghe (mi sono messo a cercare dei passaggi su un libro che, però, non avevo evidenziato) e, nel frattempo, mi è venuta voglia di passare alla cronaca odierna.
Partiamo dalla nostra inutile politica locale: domenica ci sono stati i ballottaggi per i sindaci, fra cui Firenze, e non è andata minimamente come mi illudevo. Credevo che la gente che NON vota PD prendesse in massa l’occasione per provare qualcosa di diverso e invece…
Mentre i voti assoluti della candidata PD sono aumentati, quelli dello sfidante sono addirittura diminuiti. Che dire? Non seguo la politica nostrana e neppure quella locale e, in realtà, questa mia previsione era vecchia di una decina di anni quando, come attivista pentastellato, ipotizzavo che in caso di ballottaggio fra PD e M5S avrebbe potuto prevalere il secondo. Ma, suppongo, Schmidt sarà stato percepito come candidato di destra cosa evidentemente imperdonabile per la maggioranza dei fiorentini.
Beh, i fiorentini col loro voto si sono meritati l’assessore di Nardella, la spalluccia di Renzi: contenti loro...
Passando alle cose serie, stamani a sorpresa, c’è stata la “liberazione” di Assange.
C’è stato un accordo fra i legali e Assange ha accettato di dichiararsi colpevole per un capo di imputazione (in realtà è innocente anche di quello) con la condanna però considerata già scontata.
L’accordo prevede che voli in un’isoletta del Pacifico dove gli USA hanno un tribunale per firmare la confessione: da lì “dovrebbe” essere libero di tornare in patria in Australia.
“Dovrebbe” fra virgolette perché la credibilità del governo USA è vicina allo zero assoluto.
Sarà interessante vedere l’accoglienza in Australia che mi aspetto sarà ottima: non da parte delle autorità ma della gente comune.
Spero che dopo tutto quello che ha passato si goda un po’ di pace: con calma, mi aspetto e spero che racconti la sua versione dei fatti e soprattutto ciò che ha passato. E se in occidente non gli sarà possibile parlare liberamente allora sarebbe bene che lui e la sua famiglia se ne vadano in Russia dove, suppongo, verrebbe accolta a braccia aperte…
Perché ora? Le “mie” fonti ipotizzano che sia un’idea per dare una cartuccia in più a Biden per il suo confronto in tivvù con Trump. Plausibile…
Passando alle cose ancora più serie e, soprattutto, pericolose c’è stato l’attacco missilistico alla Crimea con relativa strage di civili in spiaggia: a stamani un centinaio di feriti e cinque morti di cui tre bambini.
L’opinione pubblica russa è infuriata e sale la pressione su Putin per una risposta adeguata.
L’ho già scritto altrove ma giova ripeterlo per chi normalmente segue la propaganda occidentale: Putin NON è folle ma è un moderato che ha cercato fino all’ultimo di mantenere buoni rapporti con l’occidente; sta vincendo la guerra e non vuole scatenare reazioni imprevedibili; soprattutto, essendo l’unico “adulto”, fa di tutto per evitare che si arrivi a una guerra aperta col conseguente uso di armi nucleari e, probabilmente, la fine dell’Europa e forse del genere umano. Però a Mosca ci sono tanti altri politici che vorrebbero da tempo che la Russia chiudesse la partita con l’Ucraina (anche a costo di più vittime fra i militari russi o i civili ucraini), magari con una bella bomba nucleare su Kiev dopo un preavviso di qualche giorno per farla evacuare, e che rispondesse alle provocazioni occidentali.
L’occidente e in particolare gli USA sono sotto accusa in Russia perché i missili usati per colpire i loro bersagli hanno bisogno della collaborazione attiva di militari occidentali: per questo considerano l’attacco come sì partito dall’Ucraina ma effettivamente realizzato dagli USA.
Putin aveva detto che non avrebbe tollerato che questo confine venisse oltrepassato e oggi alti diplomatici russi (fra cui il normalmente pacato ministro degli esteri Lavrov che stavolta era visibilmente adirato) hanno confermato che ci sarà una risposta.
Al momento sembra che un drone americano, che volando sul mar Nero spia e raccogli dati militari sulla Crimea, sia stato abbattuto dai russi o, comunque (strana coincidenza, eh?), sia precipitato in mare. Vedremo se ci saranno reazioni da parte dell’occidente o conferme da parte russa.
Giova poi ricordare la storica visita di Putin in Nord Corea.
La Russia fino a pochi anni fa aveva collaborato con l’occidente per isolare la Corea del Nord.
Adesso la Corea del Nord non è più isolata e,se ho ben capito (ma prendetemi in questo caso col beneficio del dubbio), è stato firmato un accordo di mutua difesa e di collaborazione economica.
Questi sono i frutti che la squadra dei badanti di Capitan Demente sta raccogliendo.
Il buon Osea scriveva che chi semina vento raccoglie tempesta: ma questi che ne capiscono…
Conclusione: i droni del titolo è chiaro che sono quelli che volano sopra il mar Nero: spero che avrete capito anche chi sono i coglioni...
Il figlio della Concetta
6 ore fa
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