Lunedì ho pubblicato il mio aggiornamento sullo stato dell’Epitome scrivendo che, a breve, avrei deciso come procedere. Con la mia solita prudenza concludevo il pezzo scrivendo: «[…] se non ho intoppi o complicazioni...»
E infatti lunedì sera sono stato preallertato che giovedì sarei dovuto rientrare anticipatamente in città: questo ha scombussolato tutti i miei progetti, non solo quelli riguardanti l’Epitome, e nei due giorni successivi mi sono dedicato ad altre attività.
Da ieri sono in città: da me si stava benissimo ma qui fa ancora parecchio caldo sebbene meno che ad agosto (ieri pomeriggio 26 gradi afosi). Nella notte non ho chiuso occhio etc.
Forse se ci abitassi fisso piano piano mi abituerei ma paradossalmente proprio tornare a casa periodicamente mi impedisce di farlo.
Scusate questa geremiade iniziale, passiamo al concreto dell’Epitome: che faccio?
Non credo di riuscire a lavorarci decentemente qui e quindi, per non tirarla troppo per le lunghe, la pubblicherò quanto prima: voglio solo aggiungervi una piccola sezione che ritengo abbastanza importante. Vedrò di fare le modifiche questo pomeriggio quando ho ancora un po’ di sonno arretrato su cui contare.
Rilettura ed eventuali sottocapitoli aggiuntivi a seguire, ma non so bene quando. La rilettura, che richiede molta meno concentrazione, posso farla anche qui in città quindi magari mi ci dedicherò subito visto che forse potrebbe anche a chiarirmi come muovermi per il materiale aggiuntivo.
Vedremo: scrivo dopo una notte insonne e non sono troppo lucido…
La faida
5 ore fa
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