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mercoledì 12 agosto 2020

Alla slovacca

Stanotte avevo avuto un’idea discreta per un pezzo ma, come un sogno, oggi al mattino non la ricordo più…

Non lo dovrei fare perché di solito i risultati sono abbastanza scadenti ma quasi quasi scrivo un po’ a casaccio quello che mi passa per la mente: anzi dalla fine di questo paragrafo voglio anche spegnere lo schermo…

Buffo, tutto lo schermo nero… Anni fa lessi che era un modo per stimolare la creatività e ricordo di aver fatto anche qualche prova con risultati incerti…
A proposito di memoria qualche giorno fa ho chiesto il parere di un’amica su una questione in cui speravo potesse gettare luce: nel saggio della Volpato “Alle radici della diseguaglianza economica” si accenna al fatto che il gruppo dei ricchissimi è chiuso su se stesso: i giovani si sposano fra loro. La cosa mi parve strana: i, fossi ricchissimo, non credo che avrei pregiudizi verso nessuna ragazza che mi piace..Certo che le frequentazioni, come spiega il saggio, saranno nell’ambito della stessa classe sociale e che è impossibile sposare chi non si conosce…. Eppure…

Comunque qualche giorno prima mi era tornata a mente un’altra affermazione di un mio amico, questa di una venticinquina di anni fa.

In un anomalo periodo di turbamento sentimentale gli chiesi se, a occhio, vedesse plausibile che mi mettessi con una certa tipa: lui ci riflettè un attimo e mi disse di sí: da una parte lei era carina ma io ero laureato. L’argomentazione mi lasciò perplesso e devo aver replicato con un “cioè?”Al che il mio amico deve aver replicato spiegandomi che una ragazza carina e laureata con me nn si sarebbe mai messa; lo stesso per una bella e non laureata, ma una solo carina sì…

Lasciando perdere che per me quella ragazza non era carina ma bellissima misi comunque da parte il parere dell’amicoe, come leggete, l’ho ritirato fuoria qualche decennio di distanza.
Il motivo è che mi viene da sospettare che la Volpato abbia ragione: anche nelle classi più basse evidentemente c’è una particolare attenzione a elementi che definiscono la classe sociale mofificati in base alla bellezza individuale (e immagino simpatia, fascino, e simili).

Decisamente all’epoca ero troppo romantico per accettare un’ipotesi di questo tipo ma asesso non mi stupisco più della meschinità degli uomini (e delle donne) Sto perfino iniziando a pensare che ci sia del veronel fatto che alcune persone giudichino le altre per la macchina che guidano o magari per gli abiti… Vabbè: baro. Che le persone vengano giudicate per l’aspetto esteriore ormai mi è chiaro però questa cosa della macchina mi sembrava talmente infantile da essere impossibile, limitata magari alle persone più immature o alle donne che vogliono una rapida valutazione dello status economico del possibile compagno…

Però qualche settimana fa dopo una pizza con i miei amici ingegnere (il Meccanico) e l’Avvocato mi era venuta un’idea divertente: l’ingegnere è un esperto di macchine, sa tutto della sua macchna aziendale e spesso fa sfoggio di una guida che definirei “sportiva”. Aveva così fatto provare all’Avvocato la sua nuova macchina aziendale: un modello i punta dell Alfa Romeo (non chiedetemi il modello: io dopo essere passati da una gelateria l’avevo prontamente sbagliata con una Tipo...ma i colori erano simili: entrambe le macchine erano scure e avevano la forma a retro di macchina….)

Ebbene l’idea era quello di metterlo alla volante della mia macchina e fargli una foto da sottotitolare “La nuova auto aziendale dell’Ingegnere”. Ora dovete sapere che la mia macchina è decisamente trascutrata: da quando la possiedo, ormai oltre 10 anni, non mi sono mai preoccupato di pulirla una sola volta: al suo interno c’è quindi un varipinto accozzaglia di cartacce, pezzi di plastica, fazzoletti, cerotti e tutto quanto può passarvi in mente che di solito immagineresti e in un cestino!
Ebbene non ci fu verso: il mio amico ingegnere, nonostante la mia insistenza e quella dell’Avvocato, rifiutò di salirci sopra… Un po’ scherzava ma un po’ supponfo, provasse effettivamente vergognaa farsi fotogtafare alla suguida della mia macchina. Un po’ ci rimasi male: non mi ero reso conto che ci potessero essere dei pregiudizi così forti anche in persone molto intelligenti…

Ah! mi ero dimenticato della risposta dell’amica sulla questione “accoppiamenti”fra membri delle stessa classe sociale (con piccole variazioni dovute a personalpregi o difetti individuali). Beh, in verità la sua risposta è stata piuttosto anomonima: mi ha puntualizzato dei concetti abbastanza ovvi e che la sua esperienza di coppie smentiva la teoria della Volpato e del mio amico. Secondo lei, in verità, l’elemento comune delle coppie che conosceva è che sono tutti separati! Ma a parte questo lei conosceva coppie molto eterogenee: ma non sono sicuro che avesse ben compreso il punto del mio amico. Per esempio mi sottolineava c di conoscere coppie dove lei è laureata e lui diplomato (ma non era quello il mio punto!), che generalmente un uomo bello non sta con una donna brutta e che i ricchissimi possono “permettersi tutto”…

Non lo so: è possibile che le la regola delle coppie appartenenti alla stessa classe sociale valga solo per i ricchissimi e che il mio amico indicasse una regola più generica (probabilmente per incoraggiarmi) e che non avesse niente a che fare con le classi sociali. Cioè che laurea fosse solo un + nella valutazione di una persona, come una bella faccia, un bel fisico, ho una voce profonda. Che non avesse cioè niente a che vedere con la classe sociale: del resto in Italia la laurea non è certo un predittore del successo personale..

Torndando a me non credo proprio di sembrare un “dottore”e infatti neppure ci penso ne mi sogno di farlo notare. Da qualche settimana sono in contatto con un professore universitario difilosofia della politicaa e lui nelle email mi chiama “Buongiorno Dottor KGB (*1) “. Ogni volta che lo leggo mi strappa un sorriso: chissà cosa gli ha fatto pensare che io sia un “dottore”…. Io di certo non gliel’ho detto… vabbè…. Forse un giorno lo scoprirò…

Non ho idea di quanto ho scritto quindi ne approfitto per chiudere qui il pezzo. A occhio (memoria) mi pare che sia venuto decente anche se forse non particolarmente interessante. Alla fine ho posto una questione aperta che ancora non so pienamente valutare.

Mi chiedo se pubblicare questo pezzo c0on tutti gli errori, così per mostrare come scrivo alla cieca o se correggere tutto…

Non so: ho paura che ci potrebbero essere parole incomprensibili o frasi inintelligibili…
Ora riaccendo lo schermo e decido….

Riacceso: beh, molto meglio di quanto pensassi! A parte gli ovvi errori di battitura c’è solo qualche ripetizione che non mi piace e che correggerei volentieri, poi un “ne” senza accento e un accento grave invece che acuto… Manca poi la nota (*1) perché ovviamente mi sono dimenticato di aggiungerla al termine del pezzo (la scrivo adesso). Ho deciso: per questa volta la pubblico così come mi è venuta, compresi gli errori.

Conclusione: vedi i paragrafi sopra…

Nota (*1): beh, usa il mio cognome in realtà (che NON è KGB!).

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