«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

venerdì 13 settembre 2019

Sogno macabro

L’altra notte ho sognato moltissimo e a lungo: chiaramente, ormai a un giorno e mezzo di distanza, ricordo solo gli aspetti principali…

Sognavo che avevo un tumore: al momento stavo bene ma non c’era speranza. Tutto sommato l’avevo presa bene: decido quindi di andare a salutare un amico e spiegargli con tatto la situazione.
Invece che alla sua villetta abitava adesso in un palazzo modernissimo: tante vetrate, pavimenti lucidi, ascensori e perfino scale mobili.
Gli dico che gli devo parlare e lo attiro fuori casa. Mentre scendiamo incrociamo due omoni dell’est che bonariamente ci dicono che preparano un furto nel palazzo: e infatti sono già impegnati a preparare un sacco di utensili per sfondare una parete o chissà cosa.
Io sarei semplicemente uscito e avrei poi chiamato la polizia invece, correndo a mio parere un rischio inutile, l’amico va ad affrontarli direttamente per dirgli di smettere e andarsene.

Non ricordo cosa succede ma nella “scena” successiva l’amico è festeggiato ed è anche intervistato da una tivvù locale. In particolare ricordo che il padre, un ex poliziotto, è felicissimo. A questo punto decido che non è il caso di rischiare di guastargli la festa dicendogli della mia malattia e me la svigno.

Nei paraggi abita una mia ex collega, di cui ero stato innamoratissimo, e decido di andarla a trovare. È ben disposta nei miei confronti: ridiamo e scherziamo. Dal sogno sparisce l’elemento della malattia.
Diventiamo intimi ma poi… il colpo di scena!
Le chiedo, oppure è lei a dirmelo, il suo nome e scopro che non è la persona che pensavo io (a meno che non avesse cambiato nome!). Mi sveglio…

A parte il finale buffo il sogno è stato abbastanza strano: questa cosa della malattia è anomala. Non mi sento peggio del solito: probabilmente l’unico “sintomo” che dovrei investigare è una costante tachicardia che ho da, direi, circa un annetto. Non credo possa avere niente a che fare con possibili tumori…
Non so: l’unico elemento che mi viene in mente sono le riflessioni su Eros e Thanatos (morte), dovute alla lettura di Freud, fatte in questi giorni: magari mi hanno condizionato… che poi questo, in effetti, spiegherebbe anche la parte conclusiva con la ragazza: insomma, nel sogno, prima Thanatos e poi Eros...

Conclusione: lo so… già in genere quello che scrivo non è molto interessante: figuriamoci quindi poi i miei sogni! Però mi è capitato un paio di volte, a distanza di anni, di andare a rileggerli e mi è sempre piaciuto: mi dà una strana sensazione di emozioni profonde seppure dimenticate...

Nessun commento:

Posta un commento