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mercoledì 18 settembre 2019

Armatura e frecce

Mi sono imbattuto per caso in un video molto interessante su Youtube: ARROWS vs ARMOUR - Medieval Myth Busting

Un gruppo di esperti di armi medievali, guidati da uno storico, hanno cercato di ricreare le armature, le frecce e gli archi della battaglia di Agincourt, all’inizio del XV secolo, fra inglesi e francesi.
La battaglia è famosa perché, "tradizionalmente", si dice che gli archi lunghi inglesi sconfissero i cavalieri in armatura francese segnandone l’inizio del declino militare.

L’esperimento voleva verificare se le frecce fossero effettivamente in grado di trapassare le armature. Ovviamente le incognite sono moltissime, soprattutto per gli archi e le frecce, visto che non ci sono rimasti esemplari intatti del tempo né sono note le esatte forme di produzione.
Sull’armatura invece si hanno maggiori informazioni a partire dallo spessore variabile del metallo fino alla quantità di carbonio (che rende il ferro acciaio aumentandone di molto la durezza).

Alla fine l’esperimento è fallito: le frecce non sono riuscite minimamente a penetrare l’armatura ma ho trovato il video molto interessante perché evidenzia bene quante siano le incertezze storiche a partire dalla domanda se è vero che la vittoria inglese dipese così tanto dagli archi lunghi. Oppure se c’è un difetto importante nelle repliche di arco e frecce usate o magari altro ancora…

Per curiosità mi sono letto la pagina di Wikipedia sulla battaglia (Battle of Agincourt) ed è confermato che gli storici hanno dubbi sulla reale efficacia delle frecce contro le armature: apparentemente le frecce avrebbero potuto avere la meglio sulle armature di ferro (non su quelle di acciaio) oppure potrebbero essere stati colpiti i cavali (protetti solo sulla testa da un’armatura) incapacitando di fatto i cavalieri. Questa secondo ipotesi mi pare verosimile: credo fosse disonorevole in uno scontro fra cavalieri colpire il cavallo avversario ma è chiaro che quando divenne più importante vincere che mantenere il proprio onore allora anche il cavallo divenne un bersaglio lecito.
Se fosse così allora la sconfitta dei cavalieri sarebbe dovuta essenzialmente a motivi culturali. Poi, certo, poco dopo le armi da fuoco avrebbero scompigliato di nuovo tutte le carte in tavola rivoluzionando strategia e tattica militare.

A proposito di archi e frecce mi è tornato in mente che in epoca romana il successo degli unni fu, almeno secondo alcune teorie, dovuto ai loro archi compositi che erano usabili a cavallo come archi corti ma avevano la potenza di archi lunghi e, soprattutto, erano in grado di penetrare nelle corazze antiche che, all’epoca, non erano di acciaio.

Comunque, tornando al video, l’ho trovato ben fatto e consapevole dei limiti di conoscenza che abbiamo sulle molteplici incognite storiche. Peccato che non abbiano fatto un esperimento con una corazza di ferro per verificare che venisse trapassata...
Interessanti poi dei piccoli dettagli: le armature sono stondate per evidentemente deflettere meglio le frecce ma quella usata nell’esperimento aveva anche sotto il collo un’ampia “V” rialzata che sembrava puramente decorativa: invece si è visto, osservando gli impatti delle frecce al rallentatore, che la loro punta metallica schizzava in tutte le direzioni spesso seguendo la superficie dell’armatura. In un colpo si vede chiaramente la punta di freccia schizzare verso l’alto (ovvero verso il collo dell’ipotetico cavaliere) ma venire deviata dalla “V” in rilievo: insomma piccoli ma efficaci accorgimenti dell’ingegneria antica…

Conclusione: cercherò di vedere altri video di questo gruppo perché quello odierno mi è piaciuto molto.

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