Ieri ero di ottimo umore: “Finalmente mi potrò gustare la cerimonia d'apertura delle olimpiadi con comodo e tranquillità!” - ho pensato.
Infatti l'orario era perfetto (beh, magari un'ora prima sarebbe stato meglio) e, soprattutto, avevo voglia di vedere una bella cerimonia: uno spettacolo che mi stupisse e mi lasciasse delle emozioni intense...
Il nome Danny Boyle, il regista a cui è stata affidata la direzione dell'evento, non mi diceva niente ma confidavo che fosse qualcuno all'altezza del compito.
Ecco, ho controllato su wikipedia: fra i suoi vari film ho visto solo “Trainspotting” e “The millionaire”. Sul primo niente da dire: un film duro e un'ottima regia. Il secondo mi è parso invece molto sopravvalutato: un buon film, forse ottimo, ma non certo un capolavoro.
Ma non divaghiamo e torniamo alla cerimonia di ieri...
Già l'inizio, un filmato che ripercorre il Tamigi dalla sua sorgente fino a Londra, mi è sembrato una specie di lungo spot commerciale con le immagini che si accavallavano rapidissime una dietro l'altra...
Poi c'è stato il conto alla rovescia e ho avuto la brutta sensazione che la regia non riuscisse a stare dietro ai palloncini che scoppiavano in vari punti dello stadio: a volte arrivava in ritardo, a volte in anticipo; anche qui immagini troppo veloci per trasmettere sensazioni che non fossero di semplice confusione. Se l'idea era creare tensione e aspettativa per il primo climax della serata allora tale obiettivo è stato completamente mancato.
Poi è iniziata una profusione di bambini che cantavano e correvano: onestamente non ricordo più cosa mi abbia colpito così negativamente ma me ne sono momentaneamente tornato al computer per terminare una lezione di Udacity...
Dopo 10-15 minuti ho ripreso coraggio e sono tornato alla TV.
Non so, i due telecronisti di Sky non facevano che esaltare ogni singola trovata in maniera così eccessiva, acritica e insistente che sembrava avessero da contratto l'obbligo di farlo: ma ovviamente io non mi sono lasciato certo influenzare da loro!
La cerimonia mi ha dato una sensazione di improvvisazione e di scarsa fantasia.
Il tema conduttore, l'evoluzione dell'Inghilterra, era labile e le varie scenografie troppo esplicite, con un messaggio troppo semplice e diretto per essere minimamente evocativo.
Un esempio: la ricostruzione dell'Inghilterra pre rivoluzione industriale sembrava presa da un parco giochi. Tutto troppo fasullo, una pagliacciata da musical anni '60: ecco sì, c'era una falsa allegria, un idillio sdolcinato, che sembrava uscito direttamente da Mary Poppins...
Oppure la scenografia sul “sistema sanitario” inglese con la partecipazione, se ho capito bene, di veri infermieri e dottori provenienti da tutto il Regno Unito. L'uso di non professionisti mi è sembrata una scusa per giustificare l'improvvisazione, per una coreografia semplice eppure sguaiata.
Capisco che si possa andare fieri di una istituzione evidentemente così importante, capisco anche, sebbene meno, che la si voglia infilare nella cerimonia di apertura delle olimpiadi ma, una volta presa questa decisione, non mi pare che quello scelto sia il metodo migliore.
Non era possibile ricorrere a un minimo di simbolismo che illustrasse gli elementi chiave?
Possibile che tutto dovesse essere così esplicito e diretto? Mi riferisco ai costumi da infermiera o ai lettini da ospedale con i bambini malati (ma gli ospedali inglesi curano solo bambini?) che ci saltellano sopra...
Francamente, questo richiamo così esplicito alla malattia, mi ha dato una fastidiosa sensazione di disagio.
Possibile che non fosse possibile sintetizzare questo messaggio in una forma meno palese?
Ecco, forse l'unica idea che sembrava ossessionare il regista, era quella della diversità multi etnica inglese: bambini e figuranti erano rigorosamente multi colori.
Col risultato che poi sono rimasto addirittura stupito quando, nella sfilata degli atleti, ho visto, o almeno così mi è parso, che nella rappresentativa inglese i bianchi fossero in netta maggioranza!
Poi, sebbene mi abbia divertito, mi ha lasciato perplesso lo spazio riservato a Mr Bean: cosa c'entrava con i giochi questo intervallo umoristico? Oppure, la scenetta con 007 e la regina? O Beckham che pilota il motoscafo? Sottile umorismo inglese o semplici trovate sciatte?
Fra le novità c'è stata quella di piantare, ai piedi di una quercia, le varie bandiere. L'idea di fare qualcosa con i vessilli delle nazioni partecipanti mi pare buona ma, piantarle per terra in quella maniera, mi ricordava un cimitero! Insomma la trovata è buona ma va rivista... e poi perché la quercia? Il regista era consapevole che la quercia era l'albero sacro solo per le popolazioni indoeuropee?
Comunque, fino a questo punto, qualcuno con gusti diversi dai miei potrebbe aver pure apprezzato la cerimonia...
Il paradosso incredibile, l'inaudito, si è avuto infatti alla sfilata delle nazioni.
La sfilata, nella sua semplicità, è sempre la parte più bella della cerimonia di apertura: si conoscono gli atleti, ovvero i protagonisti delle Olimpiadi, dai loro abiti e dal loro modo di presentarsi si apprezzano le differenti culture, dalle espressione dei volti la loro personalità...
Dal loro modo di condividere la gioia del momento, si vedono come tutti gli uomini siano sostanzialmente uguali ma anche le ricchezze e i valori delle rispettive diversità: questo è forse il messaggio più vero e sincero dell'Olimpiade. Altro che la sconclusionata pagliacciata ideata da Danny Boyle con i suoi messaggi artificiosi e forzati!
Eppure questa parte, che dovrebbe essere la sostanza della cerimonia d'apertura, è stata svilita affrettandola in maniera innaturale: gli atleti, invece di camminare, dovevano trotterellare per fare più in fretta...
Oltretutto questa velocità ha contribuito a rendere le riprese pessime: noiose, ripetitive e banali.
Ovviamente i soliti due commentatori di Sky, allineatissimi con la direzione artistica dell'evento, non facevano che ripetere: “Eh sì, giustamente la sfilata è stata velocizzata perché il pubblico si annoia: chi alla B o chi alla F...”.
Ma sarete voi ad annoiarvi a vedere la sfilata! Io mi sono annoiato e TANTO a vedere la carnevalata precedente!
Semmai la sfilata è stata svilita proprio dal fatto che non c'era tempo per inquadrature un minimo fantasiose degli atleti o per la ricerca di particolari curiosi.
Ma questo è dovuto al clamoroso errore di giudizio del regista e non a una carenza della marcia in quanto tale!
Mi chiedo ma, ammesso e non concesso che la sfilata sia veramente ritenuta “noiosa” dal grande pubblico, non avrebbe avuto più senso cercare di valorizzarla invece che toglierle significato cercando di accelerarla? Non so, interporre dei figuranti fra le varie rappresentative, cercare di coinvolgere gli atleti...
Così, finita la sfilata, me ne sono andato a letto perché non ho avuto il coraggio di assistere alle “sorprese” che sicuramente erano ancora in serbo...
Conclusione: suppongo che il regista, da quando è uscito dal tunnel, abbia perso molta dell'ispirazione creativa che aveva caratterizzato “Train Spotting”!
Lo zio Gip di questa cerimonia avrebbe detto: “È stata una puttanata! {ridendo}”. E io condivido.
Probabilmente il governo inglese voleva trasmettere al mondo e ai suoi cittadini il messaggio che: l'Inghilterra felice è multi etnica, il sistema sanitario è ottimo ed esportiamo musica e umorismo. Il regista Danny Boyle ha obbedito goffamente.
Se tutto è antisemitismo
3 ore fa
Mi chiedo se abbiamo visto lo stesso spettacolo. TBL con autentico NeXT dove lo metti? Quel capolavoro di "donna munita id iPhone incontra uomo" con status update su FB finale? E quei favolosi primi piani delle improbali atlete femmine dell' Arabia Saudita? PS: il GOSH, orgoglio nazionale, è ospedale per bambini, quindi i i pazienti sono – bambini.
RispondiEliminaDe gustibus...
RispondiEliminaComunque rimango dell'idea che sia stato un peccato togliere spazio alla sfilata delle nazioni: ovviamente qualche inquadratura carina sono riusciti a farla ma era tutto di corsa e, probabilmente, per ogni immagine carina catturata ce ne sarebbero state altre tre degne di nota ma andate perse...
Boh, i tizi di Sky non hanno fatto mensione del Gosh e si limitavano a parlare di "sistema sanitario" in generale. Effettivamente se l'idea era menzionare questo GOSH allora la scenografia con i bambini avrebbe senso...