In questo pezzo non scriverò niente che non ho già scritto eppure sento il bisogno di ripetermi.
Ho visto il seguente video dal canale YouTube del Dr. Campbell: Mel, vaccine injury. Il Dr. Campbell intervista una ragazza australiana danneggiata dal "vaccino" Pfizer. Niente di nuovo: di questo tipo di interviste ne ho viste almeno altre tre: due a un ragazzo americano e una a una signora inglese. Ma le vidi un anno fa, forse più. Erano segnali di allarme ma c’era ancora una labile aura di incertezza: forse avevo avuto la sensazione che prevalesse il fattore sfortuna, non era chiara la portata del numero di persone danneggiate, le responsabilità, non so…
Adesso a bocce ferme, con ormai la situazione chiara (almeno per chi si vuole informare e segue le ricerche scientifiche e non le chiacchiere di politici e media) mi ha fatto un’impressione diversa: disgusto e voltastomaco.
Non so nemmeno bene da dove partire…
Io a maggio 2021, basandomi sulle ricerche scientifiche di cui ero a conoscenza, sulla teoria della gestione del rischio di Taleb, fidando che, almeno nel breve termine, i vaccini fossero stati ben testai e considerati sicuri, valutando l’arrivo della variante delta più trasmissibile e dai sintomi più gravi, abbassai la soglia di età a cui aveva senso vaccinarsi a 50 anni. Fascia di età in cui, sfortunatamente, rientravo anch'io.
Per esempio in Considerazioni sparse del 28 aprile 2021 scrivevo:
«3. Rimango dell’idea che i vaccini andrebbero dati solo agli anziani, alle persone vulnerabili e, quando disponibili, a tutti coloro che liberamente vogliono correre il rischio (per quanto piccolo) di vaccinarsi.
[…]
6. Il rischio immediato dei vaccini è bassissimo: questo ormai è noto. Il problema è scoprire cosa accadrà nel medio e nel lungo termine. La teoria di come funzionano è bellissima: elegante nella sua intelligenza. Però la storia della scienza è piena di imprevisti imprevedibili.
Oltretutto in questo caso non me la sento moralmente di fare il tifo per aver ragione dato che questo significherebbe problemi di salute per centinaia di milioni di persone se non miliardi.
7. Spero quindi di avere torto: ma il mio errore sarebbe nella particolare risoluzione degli eventi, non nella logica più ampia della cautela da adottare quando il rapporto rischi/benefici non è certo.
[…]
20. Il fatto che nessun scienziato abbia espresso i miei stessi dubbi sull’uso dei vaccini cosa significa?
A. La mia teoria potrebbe essere banalmente errata: magari mi sfugge un concetto, anche basilare, che vanifica tutte le mie argomentazioni.
B. Gli scienziati devono parlare con i dati soprattutto se vogliono andare contro corrente (e gli interessi delle case farmaceutiche): esprimere i miei stessi dubbi senza poterli supportare con ricerche solide metterebbe a rischio le loro carriere.
Per questo motivo, il fatto che nessun scienziato dica che andrebbero vaccinati solo i più deboli e anziani, non mi condiziona troppo: oltretutto sono abituato ad aver ragione anche quando sono una voce fuori dal coro.»
Voglio sottolineare bene la mia posizione su come considerassi POTENZIALE il pericolo nel medio e lungo termine dei vaccini: del resto le ricerche israeliane sulle miocarditi sarebbero arrivate in estate…
Ma anche se il rischio era solo potenziale (e io lo ritenevo addirittura improbabile) la logica e il buon senso comunque imponevano di usare il "vaccino" solo sui più anziani e le persone più deboli. Ma ecco il frammento (dal pezzo Probabilità improbabili sotto il sole): «Voglio poi passare a una riflessione un po’ più inedita. Pensavo al rischio di controindicazioni dei vaccini sperimentali a base di mRNA.
Se si guarda dei video che ne spieghino il funzionamento al grande pubblico si ha la sensazione di una tecnica geniale: qualcosa che imita il comportamento di un virus ma lo sfrutta a proprio vantaggio. Si riesce così a far produrre alle stesse cellule umane le proteine per le quali poi il sistema immunitario sviluppa i propri anticorpi.
Un meccanismo estremamente elegante e chi, come me, non ne capisce niente non può non rimanerne impressionato: di sicuro non sono in grado di puntare il dito su passaggi “rischiosi” o che potrebbero “andare storti”: semplicemente non ne so abbastanza.
Ma l’assenza dell’evidenza di un pericolo non equivale alla prova della sua assenza: questo è il punto.
Io non sono neppure in grado di ipotizzare cosa potrebbe andare storto con questi vaccini sperimentali ma ciò non significa che qualcosa potrebbe comunque andare storto nel medio lungo termine. Ovviamente, è bene ribadirlo, se i ricercatori hanno fatto un minimo il proprio dovere in buona coscienza, la probabilità di problemi futuri sarà piccolissima, tipo (numero a caso) dello 0,001%, ma non nulla.
Taleb ha scritto “Antifragile” su questo fenomeno: è semplicemente impossibile stimare le probabilità di eventi rari e, per questo, l’unica soluzione è evitare tutte le situazioni che ne presentino la possibilità per quanto remota.»
Una perla di inizio luglio 2021 (dal corto I cattivi media):
«Franchezza e ipocrisia – 9/7/2021
Una breve commedia/tragedia intitolata "Franchezza e ipocrisia":
Politica: Se vi diamo diversi miliardi per lo sviluppo ci potete fornire un "vaccino" contro il covid-19 nei prossimi mesi?
Aziende farmaceutiche (AF): No, non si può fare: i tempi troppo stretti non ci permetterebbero di fare tutti gli esami necessari per garantire la totale sicurezza del farmaco.
Politica: E se semplifichiamo, causa emergenza, i protocolli di sviluppo e produzione per validare il "vaccino" ?
AF: Beh, in tal caso, se ci raddoppiate le sovvenzioni e ci fornite la totale immunità legale per i possibili danni, allora si può fare.
Politica: Sì! Come siamo bravi! Eccovi lo scudo legale e i fondi per sviluppare il "vaccino" che poi ci venderete ai vostri prezzi!
… qualche mese dopo …
AF: Eccovi il "vaccino" …
Politica: Eccovi il "vaccino" : fatelo tutti!
Gente: Ma è sicuro?
Politica: Certo che è sicurissimo: sono stati seguiti tutti i protocolli di sviluppo e produzione (che abbiamo allentato e semplificato per l’emergenza)!
Gente: Ma allora perché avete fornito alle AF l’immunità legale? Non ci saranno dietro degli interessi economici?
Politica: NoVax di merd##!! Negazionista del caz##!! Vi staneremo casa per casa per vaccinarvi! E W la libertà! W la Resistenza! W la democrazia! W la Scienza (o almeno tutti gli scienziati che ci danno ragione)!»
Oh! Finalmente ho trovato dove scrivo che sarei dell’idea di vaccinarmi: non lo scrivo a maggio (anche se probabilmente iniziai a pensarlo allora) ma a fine luglio aggiungendo poi che non lo farò a causa del ricatto inaccettabile del verdepasso (dal pezzo Immunità di gregge all’italiana):
«Io sarei tentato, considerando la maggior pericolosità della variante delta di vaccinarmi: fossi sicuro di aver già preso il covid-19 a marzo 2020 e di nuovo a settembre 2020 non ci penserei nemmeno ma questa sicurezza non ce l’ho.
Ciò che mi frena è il verdepasso: non sopporto i ricatti e odio cedere ai ricatti: il verdepasso è un ricatto e, oltretutto, pure ipocrita. E, come sapete, non tollero neppure l’ipocrisia.»
Questo per dimostrare che la mia non era una posizione nata e rimasta estremista: al contrario si è evoluta nel tempo basandosi su ricerche e dati concreti piuttosto che sulle chiacchiere dei media e della politica.
Il punto è però che, diciamo pure a luglio invece che maggio 2021, in base ai dati in mia conoscenza, considerato il rapporto rischio/beneficio del "vaccino", considerata la maggiore pericolosità della variante delta, avrei consigliato il "vaccino" comunque SOLO a chi aveva più di 50 anni (e non avesse già preso la malattia avendo in tal caso l’immunità naturale).
I governi occidentali invece ne sapevano, fin dal gennaio 2021, molto più di me: lo dimostra un documento del governo australiano: per i cui dettagli rimando a Cattiva fede.
In pratica già allora era noto, proprio dalla sperimentazione della stessa Pfizer, che questi farmaci mRNA avevano innumerevoli segnali di rischio che avrebbero dovuto essere maggiormente studiati: di solito ne basta uno per bloccare la commercializzazione di un nuovo farmaco ma in questo caso ce n’era almeno una dozzina.
Invece si è taciuto alla popolazione questi dubbi e, al contrario, si è mentito garantendo l’assoluta sicurezza di questi farmaci che invece non vi era: anzi, come detto, molte indicazioni erano allarmanti.
Si è giocato addirittura sulla semantica, sulla parola “vaccino”: siccome questi farmaci sperimentali erano stati dichiarati “vaccini” non sono stati effettuati tanti esami che, normalmente, sarebbero stati obbligatori per un normale nuovo farmaco (*1).
E qual è stato il risultato?
Si è obbligato delle persone giovani e sanissime, che non correvano alcun rischio anche se si fossero ammalate di covid-19, a vaccinarsi con un farmaco sperimentale che, più che passa il tempo, e più si sta dimostrando dannoso.
E le miocarditi e pericarditi sembrano essere solo la punta della montagna di ghiaccio: la significativa mortalità in eccesso di questi anni lo dimostra. Soprattutto giovani sanissimi stanno morendo, tante altre persone, come la Mel dell’intervista, hanno avuto la vita rovinata senza motivo: anzi il motivo c’era ma non era la tutela della loro salute quanto, piuttosto, permettere profitti folli alle case farmaceutiche a costo della loro salute.
Non so: io con le informazioni a disposizioni dei politici a gennaio 2021 avrei suggerito questo "vaccino" mRNA solo a chi aveva più di 70 anni spiegando bene che avrebbe potuto avere degli effetti collaterali ancora ignoti.
Con quello che so adesso, e considerando la scarsa pericolosità della variante omicron, non lo consiglio neppure a chi ha più di 80 anni come mio padre (*2).
Conclusione: e ancora alcuni politici si vantano della loro gestione della pandemia: queste persone dovrebbero uscire invece dalla politica: se erano in buona fede significa che sono incapaci e se erano in mala fede, come inizio a credere (con l’eccezione del nostro buon Speranza), sono da condannare per crimini contro l’umanità.
Che poi, per dirla tutta, proprio le responsabilità pesantissime della politica impediscono alla verità di venire palesata anche alla popolazione che si informa allattandosi alla tetta siliconata dell’informazione ufficiale dei media…
Nota (*1): ora non mi ricordo più molti termini tecnici ma questa nota è solo per dare un’idea del problema. Per esempio, normalmente si dovrebbe testare come l’organismo metabolizza tutte le componenti di un nuovo farmaco ma per i vaccini tradizionali non ce n’è bisogno perché è ormai noto come si comporta il corpo con i virus deattivati. Ma siccome anche questi farmaci mRNA sono stati chiamati vaccini allora non sono stati fatti studi per verificare, per esempio, cosa succede alle bolle lipidiche che contengono l’mRNA; per lo stesso motivo sono stati evitati molti altri controlli.
Nota (*2): per una volta, stranamente, mio padre mi ha dato retta e non ha fatto il richiamo (solo due dosi di Pfizer insomma) ma da fine estate prende un integratore di vitamina D; la compagna più giovane di una ventina d’anni, lettrice di Repubblica, invece ha fatto il terzo richiamo (se non di più, non so). Risultato mio padre ha avuto solo un raffreddore per qualche giorno mentre lei se l’è trascinato per un mesetto. Come scrissi ormai qualche mese fa sembra che questo “vaccino” mRNA abbia la capacità di inibire il sistema immunitario dal reagire alle infezioni di altri coronavirus (a cui appartengono vari raffreddori).
L'esempio di Benjamin Franklin
4 ore fa
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