Oggi voglio scrivere perché dubito dell’esattezza delle classificazioni per tipologie psicologiche MBTI dei personaggi antichi che si trovano in linea, per esempio su Personality-Database.com
I motivi sono molteplici…
1. Chiunque può votare e, suppongo, solo una piccola percentuale lo fa con cognizione di causa (*1).
2. Come si fa a conoscere il carattere di un personaggio dell’antichità? Per esempio Socrate è dato come ENTP ma l’antico filosofo non ci ha lasciato niente di scritto: tutto (o comunque parecchio) di quello che sappiamo di lui ci viene da Platone. E se Platone fa come me lo avrà “trasformato” adattandolo al proprio carattere.
3. anche quando si hanno delle opere su cui basarci, soprattutto se sono su argomenti specifici, esse dicono qualcosa del carattere ma non tutto. L’autore ha avuto tempo per riflettere e adattare il proprio pensiero rendendolo meno spontaneo e filtrandone via elementi utili.
4. I grandi del passato, ma anche semplicemente tutte le persone molto intelligenti, hanno tutte le funzioni sviluppate più del comune: una funzione inferiore sembra terziaria, quella terziaria appare secondaria etc. (*2). Questo aggiunge ulteriore difficoltà di lettura.
5. Non sono sicuro che alcune dimensioni psicologiche avessero duemila anni fa lo stesso significato che hanno oggi: la cultura di un’epoca incide sul carattere e lo influenza. Non sono sicuro che, per esempio, l’introversione di duemila anni fa sia la stessa di oggi… (*3)
Insomma i problemi, anche per gli esperti di MBTI, sono molteplici e, mi pare, insormontabili: semplicemente mancano troppe informazioni e quelle che abbiamo non sono pienamente attendibili.
Io direi che l’attendibilità è del 12%, ovvero più o meno il doppio che tirando semplicemente a caso.
Una riprova interessante sarebbe verificare se le celebrità odierne, per cui abbiamo più informazioni di diversi ordini di grandezza, hanno davvero il tipo che gli è attribuito: cioè si dovrebbe fargli fare il test e controllare cosa viene fuori (*4). Io credo che solo un 20% delle classificazioni in linea risulterebbero corrette…
In definitiva può essere divertente cercare in linea la tipologia dei personaggi famosi del passato ma, insomma, è solo un divertimento...
Conclusione: secondo me Aristotele era un INTP la sua logica era ferrea Ti (io mi ci trovo molto bene) e l’ampiezza dei suoi interessi vastissima Ne; invece, almeno su questo sito, me lo danno come ENTJ: e allora io ho scritto questo pezzo per spiegare che questi siti non sono affidabili! (*5)
Nota (*1): io, che stimo avere una conoscenza da 5/10 e cioè insufficiente, ho espresso solo due voti che riguardavano personaggi classificati come INTP (tipologia che conosco molto meglio delle altre perché è la mia)…
Inoltre, dopo aver osservato diversi personaggi (è possibile vedere le tre tipologie più votate), mi pare evidente che gli utenti che votano si influenzino molto l’un l’altro: insomma vi è una specie di effetto “pensiero di gruppo”.
Nota (*2): me ne sono reso conto quando, leggenda un’opera di un personaggio famoso, mi è parso di scorgervi una razionalità superiore alla media pensando quindi avere a che fare con un T come funzione primaria o secondaria…
Nota (*3): scavando probabilmente sì: ma per “scavare” e capire sarebbe necessario un dialogo diretto (per separare gli elementi culturali da quelli del carattere vero e proprio) che, invece, è ovviamente impossibile.
Nota (*4): oltretutto anche l’esame migliore non dà una risposta definitiva: dovrebbe essere sempre verificato dal parere di uno psicologo esperto in materia…
Nota (*5): ;-)
L'esempio di Benjamin Franklin
4 ore fa
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