YouTube tenta spesso di farmi vedere i video di un tizio (un tale Jordan Peterson) che, a pelle, mi sta piuttosto antipatico. L’aspetto, gli abiti curati, come parla e gesticola non mi piacciono perché mi danno l’idea di sussiego, ipocrisia e superficialità: di sicuro non è un INTP ma, suppongo, un ENTJ o peggio (ESTJ) (*1)…
Comunque oggi YouTube mi ha suggerito un video dal titolo interessante e di breve durata, così gli ho dato un’occhiata: Jordan Peterson's Guide To Defend Yourself In Any Argument — Psychological Trick
Il “trucco” consiste nell’ascoltare il proprio interlocutore e nel sintetizzarne il pensiero in una forma che anche l’altro approvi: questo fa sì che l’interlocutore si renda conto di essere ascoltato e diventa così plausibile che egli faccia altrettanto (altrimenti si rischia di sprecare il proprio fiato). Capire il punto di vista dell’altro ci aiuta poi ad avere una panoramica più ampia della problematica che, se complessa, sarà inevitabilmente compatibile con più punti di visti diversi (c’è spazio per più ragioni parziali) che è necessario comprendere per arrivare a una visione corretta del tutto.
Inutile dire che gli INTP istintivamente fanno proprio questo: cercano di tradurre in termini razionali le affermazioni altrui. Anzi almeno io, come ho più volte scritto, ho addirittura il problema dell’infognarmi troppo nel punto di vista altrui!
Comunque il video mi ha ricordato il finale di un pezzo di un ghiribizzo che ho letto ieri: Senza respiro da AndreaSacchini.Blogspot.com
Nel suo pezzo il bloggatore (suppongo che il nome del bloggatore sia proprio Andrea Sacchini!) fa la recensione di un libro “Senza respiro” che ha appena terminato di leggere. Su di questa non ho niente da dire: mi sembra una recensione onesta che, dopo una breve introduzione dell’autore, si limita a spiegare l’argomento dell’opera e i suoi punti di forza.
Sul finale però ho trovato una frase che mi ha “turbato”: secondo Sacchini questo libro lo dovrebbero leggere principalmente «[…] i tanti novax e complottardi assortiti che durante la pandemia hanno ammorbato coi loro deliri il dibattito pubblico [...]»
Io posso essere d’accordo che alcuni novax possano essere esageratamente complottisti ma non mi pare che sia giusto fare di tutta l’erba un fascio. Oltretutto io distinguo fra novax e novax e fra novax e prolibertà. Una cosa è essere contro tutti i vaccini in generale e un’altra è essere contro i vaccini (farmaci) sperimentali mRNA. Altra cosa ancora è essere contro l’ingiustizia arbitraria rappresentata dal verdepasso.
Ora mi pare che nell’opinione del bloggatore non vi sia questa comprensione del fenomeno nella sua interezza: da una singola frase è in realtà impossibile esserne sicuri ma, seguendolo con una certa continuità, ormai so che è proprio ciò che lui pensa!
Non mi pare che Sacchini segua il consiglio del video di Peterson, non mi sembra cioè che si sforzi di capire gli argomenti validi, che pure ci sono, di quelli che chiama genericamente novax e, anzi, li accomuna tutti in una massa informe e becera di non pensanti e fanatici da cui è bene tenersene alla larga.
Questo però lo porta ad avere una visione parziale di questa specifica problematica: sembra accogliere in blocco tutto ciò che conferma le sue teorie e, contemporaneamente, rifiutare a prescindere il resto. Questo perché semplicemente non lo considera a priori, non si sforza di ascoltare e capire le opinioni a lui contrarie.
Non serve Peterson per dire (ma comunque nel breve video sullodato lo dice!) quanto questo atteggiamento sia controproducente, sterile, divisivo e non costruttivo.
Se siamo convinti che la ragione stia in alto, in cima a una collina, e che noi ci stiamo seduti sul nostro trono esattamente sopra, allora finiamo inevitabilmente per guardare tutti colori che hanno idee diverse dalle nostre dall’alto in basso e, soprattutto, mai e poi mai cambiamo parere.
Qualche lettore mi potrebbe accusare: “tu fai lo stesso ma, semplicemente, da una prospettiva opposta alla sua!”
Può darsi che adesso la mia prospettiva, su questa specifica problematica, sia effettivamente opposta a quella di Sacchini ma i vari pezzi del mio ghiribizzo provano l’evoluzione nel tempo del mio pensiero: inizialmente ero fiducioso, sebbene con prudenza, nei vaccini mRNA e confidavo che le case farmaceutiche avessero accertato la loro sicurezza almeno nell’immediato. Poi come sia evoluto il mio percorso lo sapete.
Il punto è l’“evoluzione”: non ho sposato una causa rimanendole fedele anche quando le ricerche scientifiche, sempre più spesso, dimostravano che mi “tradiva”.
Avere una mentalità scientifica significa adeguarsi al susseguirsi di quanto viene dimostrato dalle varie ricerche. Lo scienziato non dice “Le cose stanno sempre e solo così”: questo è un dogma ed è il contrario dell’opinione scientifica. Lo scienziato è consapevole che qualsiasi conoscenza egli abbia sarà valida solo fino a quando non sarà confutata da altre ricerche.
Io ho seguito e ho evoluto il mio pensiero basandomi su quanto dimostrato nel corso dei mesi dalle più recenti ricerche scientifiche in materia.
Va bene: poi qui c’è tutta un’altra problematica di come istituzioni scientifiche e mediche fondamentali siano ormai corrotte e inaffidabili: ma questo non è più un problema scientifico ma morale o, addirittura, criminale. Pure di questo ho scritto e riscritto presentando video e documenti ufficiali che provano, a mio parere inequivocabilmente, questa degenerazione: non è qui che voglio ridiscuterne ancora.
Conclusione: ma allora perché continuo a leggere un ghiribizzo col quale raramente sono d’accordo? Semplicemente perché apprezzo anche le idee diverse dalle mie soprattutto se sono argomentate. Come dice Peterson esse mi permettono di mantenere una prospettiva più ampia che, credo, mi sia utile. Poi Sacchini scrive piacevolmente e talvolta vi trovo spunti interessanti: ma soprattutto mi fornisce una sintesi di quale sia l’umore della narrativa dominante! Adesso per esempio so che, almeno fino a pochi giorni fa, nonostante che per me la questione del rapporto rischio/beneficio dei vaccini mRNA sia ormai (tragicamente) chiara da parecchi mesi, la vulgata dei media è rimasta ferma a quanto si diceva a inizio 2021…
Nota (*1): ho cercato in Rete: apparentemente Peterson è uno psicologo (che disprezza il test MBTI!) ed è classificato come INFJ. Mi viene il dubbio di averlo confuso con un altro individuo...
mercoledì 12 aprile 2023
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Il signore è un talevax e quindi esprime, senza dubbi, le sue credenze.
RispondiEliminaSimpatico “Talevax”: inizialmente avevo letto “Televax” che, sebbene avesse comunque senso, è leggermente meno fanatico e più narcotizzato!
EliminaIo, come sicuramente ho scritto in tanti pezzi e come mi pare di averle già accennato, credo che questo modo di vedere e di affrontare la realtà sia caratteristico di precise tipologie psicologiche. È qualcosa che prescinde da intelligenza e cultura…
In particolare chi tende a fidarsi dell’autorità (in qualsiasi campo) è un tipo -–TJ mentre chi invece è particolarmente suscettibile all’influenza dei media un -–FJ: ecco, i -–TJ possono corrispondere ai Talevax mentre gli –-FJ ai Televax! :-)
Per esempio il bloggatore in questione secondo me è un ISTJ: è preciso (S) e ordinato nell’esposizione (J), razionale (T), concreto (S) ed essenziale (J). Poi passa il suo tempo libero nella lettura quindi è I.
Ovviamente è una valutazione che faccio tanto per ridere, solo perché mi diverto a scatenare disordinatamente (P) la mia intuizione (N) e capacità di deduzione logica (T): sono consapevole che in realtà potrebbe essere un tipo totalmente diverso!
> i -–TJ possono corrispondere ai Talevax mentre gli –-FJ ai Televax!
Elimina(: