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venerdì 28 aprile 2023

Aprile dolce dormiLe

Sono un po’ stanco e non ho voglia di impegnarmi in un pezzo troppo complesso.

Ne approfitto quindi per scrivere di questo e quello che mi viene in mente.

Se avete buona memoria ricorderete che nel 2020 chi ipotizzava che il covid-19 fosse fuoriuscito da un laboratorio di ricerca a Wuhan veniva prontamente censurato. I ragazzini impiegati come “controllori dei fatti” infatti, grazie alle loro competenze immensamente superiori di quelle di scienziati e premi Nobel, erano sicuri che l’origine fosse naturale, un passaggio del virus da pipistrello/pangolino o simili all’uomo.
Da diversi mesi invece il vento è cambiato: forse perché anche politicamente fa comodo agli USA mettere in cattiva luce la Cina, adesso la teoria dominante è che il virus sia effettivamente fuoriuscito dal laboratorio in Wuhan.
Riflessione 1: quanto vale l’opinione dei “controllori dei fatti”? ZERO. Sono solo dei burocrati della censura: dichiarano falso ciò che il potere vuole censurare.
Riflessione 2: la verità è quella che fa più comodo al potere.
Riflessione 3: per la cronaca io non ho mai preso posizione sulla cosa né lo farò. Mi pare che entrambe le possibilità siano possibili ma è impossibile per me stabilire quale sia quella effettiva.
Riflessione 4: sicuramente non ve ne ricorderete ma sapete quale fu uno dei primi paesi colpiti dal covid-19? L’Iran: mentre nelle nazioni confinanti arrivò mesi dopo. Che relazione c’è fra Wuhan e l’Iran? A me la cosa sembrò sospetta allora e continua a sembrare sospetta.

Avvelenato! Ho mangiato qualcosa che mi ha fatto male: sintomi iniziati alle 17:00 con rigurgiti dal profumo di uovo marcio e aria nello stomaco. Mi chiedo se il problema sia stato il kebabbaro (come sospetto) dove avevo mangiato alle 12:00 o il ristorante cinese/giapponese dove avevo mangiato il giorno prima verso le 12:30. Non so di quanto tempo hanno bisogno per svilupparsi queste problematiche, proverò a informarmi. Comunque sto già bene: evidentemente è stata un’intossicazione molto minore…

Finito “A framers’ coup” ho iniziato un nuovo libro: “Fuga sulla Luna” di Lu Hsün. Si tratta di una serie di racconti scritti a inizio XX secolo. Per adesso ne ho letti tre: il primo è eccezionale, gli altri due decenti. Vedremo, ma sono ottimista!

Al momento non sto per finire altri libri: il caso vuole è che siano tutti dei “mattoni” di oltre 500 pagine l’uno. Ecco ci sono solo due eccezioni: “Anatomy of Film Perfection” di Filip Mentos (che mi sto centellinando volutamente) e “Collasso” di Diamond. Anzi no: “Collasso”, che mi sembra breve, è di 529 pagine di testo effettivo (escludendo note e bibliografia)!
Poi ci sarebbe il “Malleus maleficarum” che è privo (!) del numero di pagine. A occhio saranno sulle 250 ma i caratteri sono veramente microscopici: in un formato “normale” sarebbero MINIMO il doppio.

Per l’Epitome sono arrivato a correggere (basandomi sulla versione cartacea) il capitolo 12 compreso. Mediamente mi ci vuole 30-40 minuti per capitolo anche perché ricontrollo comunque le modifiche che inserisco: talvolta non mi tornano più, talvolta non mi piacciono così come le avevo ideate etc.
La cosa interessante è che il numero di note, al momento, non è cambiato. Diversamente dal solito infatti ne ho eliminate molte così da compensare le nuove. Non era una cosa programmata è semplicemente avvenuto. Per adesso la lunghezza si è incrementata di due pagine.
Ho dato un’occhiata alle quasi quattro pagine di “Cose da fare”: molte le rimanderò a una versione successiva ma alla fine le modifiche e le novità da aggiungere sono parecchie. Questo in realtà era prevedibile dato che questa nuova versione arriva a circa 9 mesi di distanza dalla precedente (invece dei soliti 3-4 mesi) e per questo ho accumulato più spunti del solito.

Sul romanzo di Strabuccinator mi sono infognato: ho iniziato le modifiche che avevo stabilito ma il risultato al momento non mi piace. Il problema è che dovrei lavorarci con calma e invece non posso.
L’ideale sarebbe poterci lavorare di pomeriggio, soprattutto 3-4 ore consecutivamente, ma invece vado avanti in sedute di un’ora, oltretutto vissute col presentimento di venire presto interrotto. Così proprio quando mi calo nel flusso della storia, con le parole che mi scorrono bene e le idee che mi strabuzzano dal cervello, ecco che mi devo interrompere. E per riconcentrarmi non mi basta risedermi al calcolatore ma mi occorre ogni volta da capo mezz’ora o più: sempre che poi sia ancora dell’umore giusto…

Dovrei poi scrivere un pezzo conclusivo su “The framers’ coup”: ho già una mezza idea di come impostarlo e non dovrebbe essere complicato. In pratica ripercorrerò una specie di epilogo scritto dallo stesso autore che illustra quella che, secondo me, è la lezione principale di quest’opera…

Con Hobsbwam il problema è simile: mi basta leggerne poche pagine e subito mi riempio di spunti per scriverci N pezzi! Anche per questo lo leggo lentamente: rischierei di essere sommerso dalle idee, invece così ho più tempo per assorbirle.

E poi ci sarebbe il pezzo sulla giustizia italiana! Finalmente si è concluso un processo (paradossale) che ha visto coinvolto mio padre (abbiamo vinto!) ma che è esemplificativo di quanto sia ridicolo questo paese. Il pericolo è quello di scrivere un pezzo troppo lungo ma, fortunatamente, grazie alla lentezza della giustizia italiana sto iniziando a dimenticare i particolari del 2018. Ovviamente ho diverse epistole dove riassumo ad amici e parenti quello che stava avvenendo ma credo sia meglio, per sinteticità, limitarmi a quello che ricordo…

Bo, non mi viene in mente altro di corto da scrivere: ma invece di pubblicare il tutto subito aspetterò stasera così, nel caso, vi aggiungerò altro materiale…

[…]

Sono passate una decina d’ore e ho da aggiungere un paio di sciocchezze…

Io sono più che felice di non seguire i media nostrani ma quando attraverso la sala per andare in cucina non posso non sentire decine di secondi di SkyPD che, inevitabilmente, mi irritano.
Oggi dicevano che “l’inflazione galoppa” già… ma suppongo non ne spieghino il motivo… e non ho voglia di riarrabbiarmi di nuovo spiegando quello che in pratica scrissi a marzo dell’anno scorso: la follia di sostenere una guerra voluta dagli USA a proprio uso e consumo e da cui l’Europa aveva tutto da rimetterci e, infatti, ci sta rimettendo.

Video odierno del Dr. Campbell: Vit D and prostate cancer
In pratica, secondo una recente ricerca, ogni 8ng/ml di vitamina D nel sangue diminuiscono la probabilità di morte per cancro alla prostata del 9% (p=0,002). Più altri dati su quanto faccia bene in generale la vitamina D.
Come non ripensare a quanto scrissi in Chiacchiere rubate?
Mi riferisco al fatto che, almeno in Italia, adesso si consideri un’insufficienza di vitamina D se sotto i 9ng/ml. Fino a qualche mese fa era circa 20ng/ml e qualche anno fa sui 40ng/ml (non ricordo i valori esatti).
Il sospetto è che si vogliano gli italiani malaticci in maniera da poter vendere più medicine: e le autorità mediche del nostro paese gioiosamente acconsentono…

Conclusione: vabbè, ho scritto più che abbastanza…

4 commenti:

  1. Occhio al kebab (che io chiamo me*dbap) perché fatto con carni pessime provenienti da allevamenti pessimi, cucinato e conservato in modo pessimo.
    Dal punto di vista ideologico fa parte di quel cibo tra il mediocre e il cattivo che è alla moda, è fusion, è esotico, è Wow! solo perché non italiano.

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    1. In effetti predico bene e razzolo male!
      Immagino che il kebab, dato il suo costo, non sia molto salutare…

      A mia discolpa posso dire che io lo mangio solo perché mi piace molto e non perché “alla moda, fusion o esotico”: anzi, visto il generale squallore dei locali e i frequentatori, le assicuro che, almeno nella zona di Firenze, il kebab non è propriamente alla moda! :-)

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  2. Inflazione?
    Vi ricordate quando gli economisti si strappavano i capelli durante la deflazione / non Inflazione degli anni 2010?
    Bene, a furia di immettere migliaia di miliardi di euri/dollari "stampati" dal nulla, dopo la faccenda virus Corona, ecco la forte inflazione.
    Oh, ma guarda un po'! Chi se lo sarebbe mai aspettato!?

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    1. Non sono un economista ma credo che per gli USA il problema siano effettivamente i miliardi, anzi trilioni, stampati dal nulla a partire da Obama.
      Per l’Europa credo invece che gli aumenti siano provocati dall’aumento del costo dell’energia che a catena si riversa sui prodotti finiti, alimentari compresi.

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