STRABUCCINO:
Questo è un pezzo inutile: mi serve solo per dar sfogo a una mia piccola soddisfazione personale!
Qualche giorno fa ho scritto il pezzo Nodo nella trama per spiegare un ultimo problema che avevo con il mio racconto di Strabuccino. Beh, “racconto”, gli sta un po’ stretto visto il numero di pagine ma “romanzo” mi sembra eccessivo dato il genere!
Comunque ero un po’ seccato perché mi ero reso conto di doverci rimettere significativamente le mani e mi sentivo senza abbastanza spunti per aggiungere materiale che avesso senso e fosse divertente.
Alla fine avevo deciso di terminare la lettura generale e poi stabilire degli stereotipi per i personaggi appena menzionati: sia per dargli un minimo di spessore che per aiutarmi a trovare nuove idee.
Qualche giorno fa (ieri?) ho terminato di rileggere/correggere tutto e ho buttato giù delle bozze di stereotipi di poche parole. Ho poi individuato due o tre punti del racconto in cui poter aggiungere qualche dettaglio su questi personaggi minori e questo mi ha un po’ rassicurato sulla fattibilità dell’idea.
Stamani ho iniziato poi a mettere nero su bianco la trama dettagliata delle nuove scene dato che la parte iniziale mi era già chiara. Via via che andavo avanti però, proprio come speravo, hanno iniziato a moltiplicarsi le idee e, per farla breve, sono riuscito a combinare tutto insieme (grazie anche agli stereotipi!). Alla fine mi è venuta una bozza veramente buona e con un finale notevole che, per esempio, sfrutta un’idea carina, ma niente di più, aggiunta in mattinata senza pensare minimamente che mi sarebbe potuta servire per le parti nuove!
Ora devo “solo” scrivere effettivamente il nuovo materiale.
Poi, come detto, dovrò fare degli aggiustamenti qua e là per definire meglio gli stereotipi che userò nelle nuove scene.
Quanto mi ci vorrà? Non so… come al solito dipenderà da quanto posso e voglio lavorarci (l’ispirazione qui non è più un problema: so bene cosa scrivere) ma, credo, al massimo in una decina di giorni dovrei farcela.
Poi dovrò decidere cosa farci: mi pare che l’ultima idea di cui dissi fu quella di pubblicare il tutto a puntate su un nuovo ghiribizzo e, su questo, limitarmi a dei collegamenti con eventuali introduzioni e spiegazioni aggiuntive.
Nel frattempo però mi è venuto un atroce dubbio: quest’opera è stata per me prima uno sfogo, poi un divertimento, poi un dovere e infine una soddisfazione personale. Queste fasi si sono tutte (praticamente) concluse e fra queste non vi è un particolare bisogno di far leggere ad altri quanto ho scritto: certo, visto che mi pare di aver fatto un ottimo lavoro, mi piacerebbe avere dei giudizi esterni ma comunque posso benissimo anche farne a meno.
Il mio timore è che questo racconto possa venire frainteso: che chi non mi conosca possa attribuirmi i pensieri e i pregiudizi dei vari personaggi. In particolare ho calcato molto la mano su un misto di misoginia paternalistica e violenza (generica, non sessuale!) che assolutamente non mi appartengono.
Ma cosa capisce l’individuo medio? Sfortunatamente molto poco…
Di per sé l’essere frainteso non mi darebbe troppo fastidio: forse mi divertirei anche ad argomentare le mie ragioni, magari addirittura anche ad arrabbiarmi.
Ciò che realmente temo è invece che questo racconto possa riflettersi negativamente sull’opera a cui realmente tengo, ovvero l’Epitome.
Non vorrei toglierle, sebbene indirettamente, credibilità…
Mi immagino i cretini che pensano: “qualsiasi cosa scriva questo pervertito non può che essere sbagliata e senza valore”.
Contemporaneamente c’è da dire però che non potrò mai avere un numero di lettori negativo!
E, dopotutto, se dei cretini che potenzialmente avrebbero potuto leggere l’Epitome poi non lo faranno perché schifati da Strabuccinator, è mal di poco: comunque non l’avrebbero capita né apprezzata.
In secondo luogo anche la cattiva pubblicità è pubblicità.
Le persone intelligenti che arrivassero alla mia Epitome tramite la cattiva pubblicità, dovrebbero comunque essere in grado di apprezzare l’opera: magari stupendosene... ma ciò è irrilevante.
Comunque prima finirò il racconto (vedi il quarto punto della “soddisfazione personale”) e poi deciderò che farci…
Ah! A proposito di Epitome mi manca di rileggere le ultime 3 o 5 pagine (non ricordo) del glossario e poi avrò terminato la rilettura generale!
Poi dovrò riportare tutte le modifiche sull’archivio elettronico e infine mettere nero su bianco la (lunga) lista di aggiunte/modifiche annotate sul mio quadernone. Qui dovrei verificare le varie voci per capire quanto siano impegnative ma, alla fine, credo che in meno di un mese la nuova versione dell’Epitome sarà pronta.
E finalmente mi dedicherò alle varie idee che ho per tentare di diffonderla…
Conclusione: vabbè, forse non ho ragione di essere così soddisfatto ma volevo festeggiare una volta tanto che l’umore è buono!
L'esempio di Benjamin Franklin
4 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento