Un po’ di idee alla rinfusa che non saprei legare in maniera organica in un unico pezzo:
1. La quarantena funziona: solo che dovrebbe essere una misura estrema ed emergenziale.
In Italia è invece rimasto lo strumento principale per contenere la pandemia. Le alternative c’erano ma sono state “schifate” dalla politica.
2. Alternative alla quarantena: mascherine FFP2 prodotte da Stato e distribuite gratuitamente, esami rapidi per verificare non il contagio ma la contagiosità del singolo, distribuzione gratuita di vitamina D soprattutto in inverno quando c’è carenza cronica di essa, potenziamento delle strutture sanitari, protocolli di cura e prevenzioni efficaci e non inutili quando non deleteri. Adesso anche i vaccini.
3. Rimango dell’idea che i vaccini andrebbero dati solo agli anziani, alle persone vulnerabili e, quando disponibili, a tutti coloro che liberamente vogliono correre il rischio (per quanto piccolo) di vaccinarsi.
4. La mia (“mia” perché non ho trovato riscontri definitivi nelle fonti affidabili che seguo) paura è che il piano di vaccinazione attuale favorisca la spinta evolutiva del SARS-COV2 in varianti capaci di aggirare la protezione dei vaccini divenendo così in grado di colpire le persone vulnerabile che si sarebbero dovute proteggere.
5. I vaccini probabilmente debellerebbero il virus se si potesse vaccinare contemporaneamente tutta la popolazione mondiale ma ovviamente ciò è impossibile.
6. Il rischio immediato dei vaccini è bassissimo: questo ormai è noto. Il problema è scoprire cosa accadrà nel medio e nel lungo termine. La teoria di come funzionano è bellissima: elegante nella sua intelligenza. Però la storia della scienza è piena di imprevisti imprevedibili.
Oltretutto in questo caso non me la sento moralmente di fare il tifo per aver ragione dato che questo significherebbe problemi di salute per centinaia di milioni di persone se non miliardi.
7. Spero quindi di avere torto: ma il mio errore sarebbe nella particolare risoluzione degli eventi, non nella logica più ampia della cautela da adottare quando il rapporto rischi/benefici non è certo.
8. Nei paesi dove la copertura vaccinale è ormai ampia mi aspetto inizialmente un forte calo del virus. Importante è vedere cosa succederà nei prossimi mesi (autunno cioè, vedi il punto 13): ovvero se si svilupperanno delle varianti resistenti ai vaccini.
9. Lo scrivo in un’altra forma: l’obiettivo della lotta al covid-19 dovrebbe essere quello di salvare vite umane e non quello di debellare completamente la malattia (cose che ormai mi sembra impossibile). Non ci dovrebbe importare cioè se una persona contrae il virus e nemmeno se ne accorge o ha sintomi lievissimi: al contrario bisognerebbe proteggere i più deboli che rischiano di essere ricoverati in ospedale o peggio.
10. Stiamo, mi pare, andando quindi nella direzione sbagliata che però, guarda caso, è la più favorevole per la case farmaceutiche (occidentali!) che producono i vaccini.
11. Nei paesi poveri, e soprattutto in Africa, il numero dei morti è comunque basso perché la popolazione è mediamente molto più giovane e, quindi, resistente a questo virus.
12. Per questo mi preoccupa la variante indiana: sarebbe interessante sapere l’età media dei ricoverati in ospedale (e delle vittime) ma la sanità del paese è nel caos e tutte le statistiche inattendibili.
13. In Italia il virus “sparirà” appena torneranno le giornate di sole e il livello della vitamina D, che favorisce l’efficacia del sistema immunitario, sarà altissimo. Se nel fine settimana ci sarà bel tempo, indipendentemente dalle vaccinazioni, non ci saranno problemi fino al prossimo autunno.
14. Gli interessi economici in gioco stanno falsando le logiche politiche e quindi sanitarie: questo è drammatico.
15. Sembra addirittura che, almeno in Italia, si cerchi di mantenere la popolazione nella paura e arrivando a sacrificare indirettamente vite umane con protocolli incomprensibili. Io, per esempio, è dal febbraio 2020, quando lo spiegò chiaramente il Dr. Campbell, che so che la tachipirina non dovrebbe essere presa a meno che la febbre non diventi troppo alta: il motivo è che la febbre è una reazione di difesa del corpo umano: l’aumento di temperatura rallenta la diffusione del virus (qualunque esso sia) e attiva il sistema immunitario. Abbassandola artificialmente si permette al virus di replicarsi incontrastato!
16. L’unico aspetto positivo è che sempre più persone se ne stanno rendendo conto nonostante censura e disinformazione ufficiale. Sempre una minoranza ma anche sempre più consistente e consapevole. Credo che alla fine, quando i nodi verranno inevitabilmente al pettina, i colpevoli non riusciranno a farla totalmente franca come invece è avvenuto in passato.
17. E non solo in Italia ma anche all’estero!
18. Ah! Le mascherine all’aperto, secondo l’OMS, sono inutili. Una recente ricerca ha stimato che i contagi che si verificano all’aperto sono un millesimo del totale. In altre parole se il virus si diffondesse SOLO all’aperto in Italia oggi invece di 10.300 contagi ce ne sarebbero 10 con 1 morto ogni tre giorni. Chiaro che al CHIUSO sono molto utili.
19. Ovvio anche che le mascherine andrebbero usate bene: se ci sono “spifferi” FFP2 o FFP3 sono inutili, quindi la mascherina deve aderire bene al volto. Dovrebbero essere cambiate regolarmente e manipolate con attenzione per non contaminarle accidentalmente con le mani. Inutile dire che quasi nessuno presta attenzione a questi dettagli: di nuovo la sensazione è che si voglia mantenere la popolazione in uno stato di perenne allarme e paura.
Aggiornamento 30/4/2021
20. Il fatto che nessun scienziato abbia espresso i miei stessi dubbi sull’uso dei vaccini cosa significa?
A. La mia teoria potrebbe essere banalmente errata: magari mi sfugge un concetto, anche basilare, che vanifica tutte le mie argomentazioni.
B. Gli scienziati devono parlare con i dati soprattutto se vogliono andare contro corrente (e gli interessi delle case farmaceutiche): esprimere i miei stessi dubbi senza poterli supportare con ricerche solide metterebbe a rischio le loro carriere.
Per questo motivo, il fatto che nessun scienziato dica che andrebbero vaccinati solo i più deboli e anziani, non mi condiziona troppo: oltretutto sono abituato ad aver ragione anche quando sono una voce fuori dal coro.
Conclusione: situazione che da drammatica sta divenendo folle.
alla prima stazione
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