Allora, ho un problema: provo a spiegarlo.
Di solito evito di guardare foto o video troppo truculenti, per esempio della guerra in Ucraina: ne ho già visti abbastanza e non mi piacciono. Del resto ormai ho capito di cosa si tratta e non aggiungono niente alla mia comprensione degli eventi.
Però da qualche giorno girano le immagini del bombardamento della tendopoli di Gaza. Come al solito ho evitato di guardarle ma, da quanto ho sentito da parecchie “fonti” che seguo, si tratta di immagini che esprimono un livello di brutalità e crudeltà molto superiore a quanto normalmente si vede nei video provenienti dall’Ucraina. Per essere chiari ho sentito di bambini palestinesi orribilmente mutilati e bruciati nell’incendio provocato dal bombardamento israeliano.
Credo che non guardando tale video non comprenderei la realtà degli orrori di Gaza: tendo a essere troppo ottimista sulla natura umana ma qui, il cercare di essere oggettivo e longanime, probabilmente, è sbagliato. A volte si deve giudicare con severità per essere giusti.
Va bene, vado a cercare questi video che avevo visto passare in un canale Telegram che seguo.
Niente: sono le 5:00 del mattino e non riesco a ritrovare questi video dato che sono col tablet e il canale che seguo (ri)pubblica quotidianamente oltre un centinaio di pezzi.
Allora mi permetto una riflessione “colta”. Nell’antichità ci furono molti dibattiti fra i teologi sull’interpretazione del passaggio del Vangelo con Gesù al mercato del Tempio: com’è possibile che Dio, che è perfetto, agisca in preda alla rabbia?
La risposta che emerse è che Gesù aveva “finto” di arrabbiarsi e aveva voluto insegnare col proprio esempio che è giusto indignarsi, e agire di conseguenza, quando si osservano azioni esecrabili.
Ecco io, nel mio piccolo, temo di indignarmi/arrabbiarmi ma forse in questo caso ha ragione il Vangelo e sarebbe giusto che accadesse. Cercare di rimanere obiettivi senza farsi influenzare dall’emotività, in rari casi, può non essere umano. Che, volendo, è qualcosa di simile a quanto rinfaccio a Rawls nel suo tentativo di considerare gli individui tutti “troppo” uguali ignorando pregi e difetti insiti in ognuno di noi.
Vabbè, oggi avrò una giornata campale: per questo, ovviamente, non riesco a dormire. Ora provo a tornare a letto per un’oretta con l’idea di rileggere e pubblicare questo pezzo, in effetti un po’ monco, in mattinata.
Conclusione: confermo che, comunque, cercherò di ritrovare questo famigerato video appena possibile, probabilmente domani.
alla prima stazione
1 ora fa
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