Ancor prima di cercare di capire le ultime sui media riparto dagli spunti che mi ero appuntato ieri:
[SPUNTI del 24/2/2020]
Video interessante: si tratta di un breve filmato che ipotizza gli scenari mondiali in caso di una pandemia. Prodotto da “The Johns Hopkins Center for Health Security” in collaborazione con il “World Economic Forum” e la “Bill and Melinda Gates Foundation” nell’ottobre 2019.
Notare il contrasto fra gli interessi della popolazione e quelli dell’economia...
Mi chiedo quale sia stato il ruolo della sorte (in particolare della sfortuna) nella gestione italiana di questa crisi. Non escludo che la mala sorte ci abbia messo del suo: ma anche per scongiurare (o minimizzare) questa eventualità si doveva rischiare il meno possibile...
I danni per l’economia sono al momento incalcolabili: essenzialmente perché non credo ci sia nessuno in grado di stabilire quanto si propagherà l’infezione.
Evidentemente c’è molta fiducia in Toscana: Coronavirus, il rischio contagio svuota i supermercati di Chiarastella Foschini su GoNews.com
E veniamo a oggi:
[SPUNTI del 25/2/2020 11:10]
Piccola soddisfazione personale: inizio a leggere oggi delle considerazioni che avevo pubblicato la sera del 23, cioè due giorni fa!
Ma quanto è pericoloso questo Coronavirus?
Il problema è che ci sono virologi che minimizzano (è un’influenza) e altri che allarmano: come può fare il comune cittadino a capire chi ha ragione?
Difficile dire: io personalmente, già da inizio febbraio, mi baso molto sulla durissima reazione cinese con la quarantena di un’intera regione di 50 milioni di abitanti (ogni volta che ci penso questo dato mi impressiona). Ma anche i dati medici mi sembrano allarmanti: la maggioranza degli infetti (85%?) sviluppa solo sintomi lievi e non pericolosi (bene per il singolo malato ma male per la comunità che rischia maggiormente di esserne infettata); il 10% necessitano di terapia intensiva e il 5% di respirazione assistita. Ora quanti sono i posti letto disponibili per la terapia intensiva (e la respirazione assistita)? Non ne ho idea ma di certo si tratta di un numero limitato e in assoluto piuttosto piccolo rispetto alla popolazione.
[Mia considerazione matematica] C’è poi da aggiungere che se la malattia sfugge dal controllo, poiché nessuno ha sviluppato anticorpi contro di essa (come invece abbiamo più o meno per la comune influenza che non cambia troppo rispetto all’anno precedente) il numero totale degli infetti sarà molto più alto di un’influenza. Diciamo, in Italia, 10 milioni. Ovvio che le risorse mediche limitate non sarebbero sufficienti per tutti: quante vittime ci sarebbero? Non sono un medico ma ad occhio ci metterei il 5% dato da coloro che avrebbero necessitato di respirazione assistita e la metà di quelli che avrebbero necessitato di terapia intensiva, quindi un altro 5%. In totale quindi le vittime sarebbero il 10% di 10 milioni, ossia 1 milione. Ovvio che tutto dipende dalla diffusione del contagio: se si ammalasse metà della popolazione italiana i morti sarebbero allora sui 3 milioni.
Considerazioni di questo tipo secondo me spiegano l’attenzione cinese a limitare la diffusione del virus nonostante gli altissimi costi economici causati dal quarantenare 50 milioni di persone…
E per questo bisogna sperare che la malattia venga contenuta anche in Italia.
Può anche darsi che, proprio per evitare il panico (vedi, per esempio, i supermercati svuotati) alcuni virologi, per il “bene superiore”, abbiano per questo deciso di minimizzare l’allarme. Non so: mi pare plausibile…
E ora mi aggiorno con le ultime odierne.
[25/2/2020 11:50]
Notizia: Safety Failures, ‘Bad Luck’ Fuel Italy’s Coronavirus Surge di John Follain da Bloomberg.com
Ecco che la “sfortuna” entra oggi nel dibattito (io, se non fossi stato pigro, l’avrei scritto ieri!).
[25/2/2020 12:15]
Ieri un amico su FB aveva rilanciato un articolo in cui una quarantina di nostri connazionali arrivati per vacanze a Maurizio sono stati rimandati in Italia.
L’amico commentava qualcosa del tipo “Ecco, come ci si sente a essere respinti alle frontiere!” con ovvio riferimento ai clandestini che arrivano in Italia e simili.
Io ero stato tentato di scrivergli che, secondo me, avevano fatto bene a essere cauti ma poi ho desistito perché non avevo voglia di impegnarmi in una polemica.
Però avrei forse “segnato un punto” facilmente data la notizia di stamani: Turista italiano positivo al test a Tenerife: mille in quarantena. Primo caso sospetto nelle Asturie da Repubblica.it
Notare i “mille in quarantena” causati dal turista italiano...
[25/2/2020 13:15]
La divergenza fra i dati del contagio in Italia e quelli del resto d’Europa provoca molte perplessità. SkyPD24 la spiega col fatto che in Italia “siamo stati più bravi” facendo più controlli e, quindi, individuando più casi di Coronavirus…
Vedremo. Se così fosse infatti, cioè se anche in altri paesi europei paragonabili all’Italia come Francia, UK e Germania ci fossero altrettanti casi come da noi, lasciati liberi di circolare in lungo e in largo, ben presto la malattia avrebbe una diffusione tale che i malati gravi (il 15% dei contagiati) sommergerebbero gli ospedali…
Personalmente sono scettico e, anzi, aspetto il momento in cui Conte inizierà invece a parlare di “maledetta sfortuna”.
Conclusione: e io ho anche le vie aeree delicate...
Modificato (28/2/2020 5:45): Negli ultimi giorni non ho scritto aggiornamenti: sostanzialmente perché non avevo niente da aggiungere…
Oggi però ho qualche novità e, non volendo scrivere un nuovo pezzo né tanti corti solo per questi pochi spunti, mi limito ad aggiungere il tutto direttamente qui.
Ieri ho ordinato alla mia solita rosticceria cinese: il ragazzo cinese (figlio dei proprietari) delle consegne era particolarmente stressato e contrariamente al suo solito ha scambiato con me qualche battuta più del necessario. Non ne abbiamo parlato ma suppongo che gli affari siano crollati.
Mio padre ieri mattina aveva un po’ di raffreddore! Da quanto ho capito però il Coronavirus dovrebbe solo dare tosse…
Notizia: Coronavirus, l'allarme dei medici in quarantena: 'Malati lasciati soli' da Ansa.it
In pratica malati della zona rossa (anche oncologici o di coronavirus con “solo” la polmonite) sono rimasti abbandonati; all’unica farmacia, che serve una persona alla volta, la coda è chilometrica; grazie all’interessamento dei dottori locali è arrivato dall’esterno un medico di rinforzo dotato di ben 2 mascherine, etc…
Questa è la fantastica gestione dell’emergenza: e meno male che eravamo pronti…
Notizia: Coronavirus, terapia intensiva dell’ospedale di Cremona sovraccarica. Quanti sono i posti per la rianimazione in Lombardia e in Italia da IlFattoQuotidiano.it
Ecco che finalmente anche i media italiani si rendono conto del vero pericolo: la potenziale mancanza di posti letto per tutti i malati. Cosa che io avevo già compreso N giorni fa e posto a ragione della mortalità estremamente più alta della regione cinese più colpita (con gli ospedali presi d’assalto nonostante i due nuovi da campo costruiti in fretta e furia…).
Ieri sera cena con due amici che lavorano in ambiti più o meno legati direttamente al turismo erano preoccupatissimi per quello che chiamavano il “carognavirus”. Davvero per loro, senza l’indotto del turismo, sarebbe una tragedia. Discorso analogo da parte di una conoscente su FB che gestisce un ristorante…
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