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venerdì 1 giugno 2018

Uhm... insomma...

Ho letto (Governo Conte, ecco chi sono veramente i ministri: dai “politici” come Di Maio, Salvini, Bonafede agli “istituzionali” come Moavero. Poi il prof di educazione fisica e il generale di M. Castigliani e D. Pretini da IlFattoQuotidiano.it) con attenzione la lista di coloro che, a meno di colpi di scena presidenziali, dovrebbe formare il nuovo governo Conti.

A occhio non mi pare che Salvini abbia ottenuto molto in cambio dello spostamento di Savona agli “Affari europei” (v. il pezzo Più realista del re). Mi aspettavo un ministro dell'economia ancor più euroscettico (oppure, ipotesi circolata per alcune ore, il coinvolgimento nel governo di Fratelli d'Italia: possibilità alla quale non avevo pensato ma che mi era subito sembrata un compromesso adeguato alla rimozione di Savona), magari una dichiarazione del Mattarella in cui ammettesse il proprio sbaglio, o comunque una qualche forma di compensazione adeguata.

Invece è vero che il nuovo ministro dell'economia è considerato euroscettico ma, a quanto pare, non ha nulla contro l'euro: dal mio punto di vista (basato su quanto imparato su Goofynomics) ciò equivale a dire che non ha capito niente delle cause della crisi italiana....

Inoltre i “tifosi” del Mattarella potranno pigolare quanto il presidente sia stato "bravo e coraggioso" a imporsi su M5S-Lega e che, invece, è stato proprio Salvini a riconoscere il proprio errore.
Non so: forse in questo caso sono io a essere un cattivo politico. Per il mio senso del giusto e del vero trovo grave e irritante che si avalli una ricostruzione della verità in cui un errore madornale (politicamente e moralmente) diviene anche solo una semplice scelta legittima. Ma è anche vero che il Matterella, una volta formato il governo, non sparirà d'incanto: Salvini e Di Maio avranno ancora numerose volte a che fare con lui e quindi, permettergli di salvarsi la faccia potrebbe avere senso nell'ottica di non esacerbare i rapporti col presidente. Spero solo che Salvini non si aspetti troppa gratitudine.

Nei prossimi giorni, probabilmente aspetterò che il governo si insedi, commenterò l'intera squadra di ministri anche se fin da ora premetto che, basandomi sulle poche righe lette su IlFattoQuotidiano.it e altrove, saranno solo giudizi estremamente superficiali e che rivedrò (e correggerò) nel tempo.
Ah! e mi leggerò anche il “famigerato” contratto che, prudentemente (dopo tutto, fino a pochi giorni fa, sembrava essere divenuto carta straccia), non avevo ancora neppure cercato in rete...

Come mai Salvini ha accettato questo compromesso al ribasso? Io ipotizzo tre motivi: 1. il governo abortino avrebbe rischiato di durare MOLTO più del previsto e, magari, passato qualche mese, venir pur rianimato (ottenere una fiducia stiracchiata); 2. Salvini crede e spera di riuscire realmente a fare qualcosa con questo governo M5S-Lega o, almeno, di riuscire ad aumentare il proprio consenso e visibilità; 3. il realismo politico, cioè non umiliare il PdR, prevale sulla morale.

Personalmente ritengo i fattori 1 e 3 estremamente realistici mentre il 2 molto ottimistico: come ho più volte spiegato il M5S-Grillo/Casaleggio è un populismo apparente mentre la Lega di Salvini è un populismo (spero) reale. Vero è che Salvini, col ministero che si è preso, dovrebbe riuscire a ottenere visibilità ma, l'incompatibilità di fondo fra i due tipi di populismo, mi fa temere che non ci saranno novità sostanziali positive (i disastri sono bravi tutti a farli) da questo governo.

Nel caso peggiore potrei anche finire per rendermi conto che la Lega non è un populismo reale ma apparente: ma, come credo di aver già detto, preferisco sperare in una possibilità per l'Italia piuttosto che rassegnarmi. Questo non significa che non vigilerò attentamente su quanto verrà fatto: ad esempio sono per principio contrario alla flat tax (giusto diminuire le tasse a tutti ma si dovrebbe mantenere un sistema progressivo) e sarò sicuramente molto severo nel giudicare cosa verrà fatto in tal senso.

Conclusione: vabbè, vedremo...

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