In queste ultime settimane ho visto una miriade di pellicole e serie tivvù su Netflix.
Per non divagare troppo mi limiterò a fare una rapida panoramica di quelle di genere fantascientifico.
ATTENZIONE! SCIUPATRAME QUI DI SEGUITO!
Hunger Games: avevo letto il libro svariati anni fa (prima che ci facessero il film) e l'avevo trovato passabile sebbene non abbastanza da acquistare il seguito (che comunque mi era stato sconsigliato). Chiaramente è una metafora del potere che si sovrappone all'uso e all'abuso dei media: solo per questo gli perdono la mancanza di realismo e credibilità della struttura sociale. La parte d'azione è gradevole.
Comunque ho passato tutto il tempo, quando la giovane protagonista era inquadrata, a cercare di capire se mi piacesse oppure no. Faccia tonda, zigomi alti, fronte ampia, occhi blu molto freddi, un bel naso, labbra ben delineate...
Voto: 6½
Hunger Games 2: sono passati un paio di anni e adesso c'è la guerra civile. Il suo messaggio è ancora più didascalico del precedente: i politici manipolano la verità con cinismo e, al di là delle bandiere, non c'è differenza fra un capo e l'altro: fare il bene della popolazione è solo una scusa...
L'attrice che recitava come protagonista è nel frattempo maturata: io comunque ho continuato a passare METÀ del tempo a cercare di capire se mi piacesse o no...
L'altra metà l'ho invece impiegata a chiedermi se per sbaglio stessi guardando Hunger Games 3! Molte vicende accadute ai protagonisti erano date infatti per scontate mentre in realtà erano appena intuibili...
Voto: 6-
La quinta onda: alieni cattivi attaccano la terra a ondate. La ragazza protagonista cerca di salvare il fratellino. Qualche buon effetto speciale. Trama completamente non credibile.
E io per tutto il tempo mi sono chiesto come mai la protagonista fosse così bruttina (*1).
Voto: 5½
Splice: tramite un esperimento genetico illegale viene creato un ibrido umano-animale (tante bestie diverse). Il risultato è una ragazza decisamente ferina.
Ovviamente ho passato gran parte del film a chiedermi se la “creatura” mi piacesse o no: credo di sì anche se il trucco al volto e gli effetti speciali alle “zampe” l'imbruttivano; comunque il resto andava bene...
Voto: 6+
The darkest hour: soliti alieni cattivi ma incapaci di eliminare tutti i deboli terrestri. Già questo rende il tutto poco credibile e quindi, almeno per me, poco appassionante. I protagonisti sono quattro giovani, due ragazzi e due ragazze, a cui si aggiungono un giovane uomo (che non considerò un protagonista perché muore abbastanza presto) e, successivamente, una terza ragazza. Qualche colpo di scena nella morte inaspettata di un paio di personaggi.
La protagonista mora mi piaceva: bel naso e bocca, occhi intensi e scuri, piccola ma proporzionata. Anche la terza ragazza, una biondina, era carina però...
...però i registi prima di scritturare un'attrice per una parte in cui serve una donna dotata di un certo dinamismo fisico non dovrebbero limitarsi a controllare le occhiatacce che sa mandare, se sa fare la dura cioè (in questo la ragazza era perfetta), ma dovrebbero anche farle correre (se la sceneggiatura prevede scene di corsa, ovvero sempre in una pellicola d'azione...) per una decina di metri: dalla corsa traspare chiaramente il carattere atletico dell'attrice e se questo è in contraddizione col suo personaggio dovrebbe essere scartata. In questo la biondina era completamente fuori ruolo mentre, ad esempio, la protagonista di Hunger Games è perfetta...
Voto: 6+
Conclusione: queste sono le pellicole di fantascienza che ho visto recentemente. Niente di memorabile e infatti, come mi sono divertito a rimarcare, la mia attenzione era principalmente rivolta alle attrici piuttosto che alle storie...
Nota (*1): “bruttina” relativamente alla norma di una pellicola americana...
L'esempio di Benjamin Franklin
9 ore fa
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