La settimana è stata convulsa: molte riunioni e documenti...
Finalmente, a tiepido, ho però modo di fare qualche riflessione.
In Altro ploff stimavo che, in Toscana, ci fosse circa un 50% di attivisti che sentissero l'esigenza di un cambiamento. Probabilmente tale percentuale era corretta: quando siamo arrivati al dunque, ovvero se rimanere o meno sotto il simbolo del M5S, solo pochi gruppi hanno fatto il grande passo mentre la maggioranza è spaccata in due nell'incertezza.
Nelle riunioni, anche fra persone che vogliono collaborare, è difficilissimo mettersi d'accordo. Sembra quasi che più la questione è cretina e più tempo ci si perda perché tutti vogliono dire la loro! Ci vuole organizzazione ma per adesso non ci siamo...
Sarà importante vedere cosa verrà detto a Parma da Pizzarotti: lui è una figura di riferimento molto stimata a cui anche i grillini DOC guardano con affetto.
La mia ipotesi è che attacchi il metodo delle espulsioni e che denunci gli errori fatti da Grillo & C. magari ammorbidendo tali giudizi con espressioni di stima/affetto/fiducia etc... Credo, mia supposizione personale non basata su alcuna “soffiata”, che Pizzarotti sia stufo di prendersi legnate ingiuste sul viario di Grillo. Però se esce di sua volontà sarebbe attaccabile mentre se lo buttano fuori per le sue dichiarazioni (sicuramente attentamente pesate e calcolate) sarebbe un trionfo. Pizzarotti ha quindi l'opportunità di attaccare anche duramente Grillo & C. e, in ogni caso, uscirne vincente.
Che noia quelli che ti dicono “Io l'avevo detto di Grillo e del M5S!” perché è difficile spiegargli che l'avevano detta giusta solo per caso!
1. Grillo non è brutto e cattivo perché urla: è il suo modo di esprimersi sul palcoscenico. È una forma che può non piacere ma non ha niente a che vedere con la sostanza di quel che dice.
2. Le idee visionarie di Grillo non sono stronzate ma, nella maggior parte dei casi, le uniche vie percorribili nel medio-lungo termine.
Il problema è che Grillo tali idee/visioni non ha mai avuto realmente intenzione di realizzarle. Non solo è un ottimo comico ma anche uno straordinario attore: è riuscito a far credere a migliaia di attivisti (e milioni di elettori) di crederci veramente. Nei fatti però, visto che non ha intenzione di vincere le elezioni, tutto è destinato a rimanere sulla carta.
Ribadisco quanto già scritto in Aggiornamento ino ino: se insegni alle persone a pensare con la propria testa poi non puoi aspettarti che le tue contraddizioni non vengano notate.
Il giro di boa nelle aspettative degli attivisti verso Grillo sono state le elezioni del 2013: da allora infatti le promesse avrebbero dovuto iniziare a essere mantenute mentre invece è stato fatto poco o nulla. In meno di due anni una buona parte degli attivisti (bisogna essere all'interno per conoscere certi retroscena) si è resa conto della situazione. Relativamente poco considerato che la maggior parte degli italiani è una vita che viene presa in giro da PD e Forza Italia (o come si chiama la cosiddetta destra italiana)...
alla prima stazione
1 ora fa
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