Lezione di recupero che si è tenuta alla scuola "bella"...
Sì perché io vivo nel bosco fra due paesi: in uno c'è una scuola brutta e nell'altro c'è la scuola bella.
Ovviamente io mi sono iscritto alla scuola brutta: il freddo e umido scantinato di una Coop di paese...
La scuola bella ha invece sede in un piccolo ma grazioso teatro ottocentesco: tutt'altra musica!
Sì, poi alla fine non ci serve nessuna attrezzatura particolare e il maestro è sempre il solito sia qua che là, però... Però, ad esempio, alla scuola-cantina non mi azzardo a toccare gli interruttori o le prese di corrente per paura di prendere la scossa!
Riguardo la lezione confermo che sta emergendo una chiara metodologia di insegnamento: io spiego com'è andata la settimana e il maestro, eventualmente, mi chiede di provare sul momento qualcuno degli esercizi dubbi; poi passiamo ad aggiornare la scaletta degli esercizi e, infine, riguardiamo i brani musicali.
“Brani musicali” al plurale perché, durante la scorsa settimana, il maestro mi ha spedito molto materiale. A Fear of the Dark si è aggiunto l'arpeggio di “Fade to black” dei Metallica, un brano dei Nomadi, poi “La fiera dell'Est” e la musichetta di “Popeye” (Braccio di ferro): quando sarò più bravo inizieremo finalmente a studiare le canzoni di Cristina D'Orzo (*1)...
La scaletta degli esercizi è di nuovo cambiata sostanzialmente. È successo quello che auspicavo: gli esercizi stanno convergendo in applicazioni di utilità pratica (brani musicali).
Il riscaldamento (al quale devo adesso anteporre 2/3 minuti di ginnastica per le mani) sono quasi invariati: si sono aggiunte nuove sequenze per le dita e tolte alcune ripetizioni (le “famose” Verticali).
Invece, dopo appena due settimane, abbiamo eliminato gli esercizi di ritmica: oramai i ritmi da studiare li ho imparati (compreso il famigerato ⅛↓ ⅛↓ ⅛↓ ⅛↓ ⅛↓ ⅛↓ ⅛↓ ⅛↓ , vedi Lezione XI: Crisi, che mi aveva messo in crisi). Probabilmente li rispolvereremo quando avrò da imparare una nuova ritmica...
Anche le progressioni sono cambiate: basta con i noiosi giri che musicalmente dicono ben poco!
Adesso le progressioni si basano sugli accordi della Fiera dell'Est e di Popeye dei quali, ovviamente, seguo anche la ritmica. Oltre a essere più divertente c'è il vantaggio psicologico di avere almeno l'impressione di stare imparando della musica!
Poi, visto che non avevo esercizi specifici per i Power Chord, il maestro me ne ha ideati sul momento tre: il ritmo di “Blietzkrieg Bop” dei Ramones, l'intro di “Smoke on the Water” in versione Power Chord e, sempre da “Smoke on the water” il ritmo successivo all'intro della chitarra...
Il primo e terzo esercizio sono abbastanza facile perché si tratta essenzialmente di ritmi con solamente un paio di accordi; il secondo invece ancora non mi riesce decentemente perché ci sono ben 4 power chord diversi...
L'esercizio di Blues è rimasto ma il maestro mi ha anticipato che, dalla prossima settimana, inizieremo a mettere in pratica quanto imparato...
Anche l'incastro, dopo i grossi problemi che avevo avuto, mi è stato risemplificato: adesso devo suonare solo due note basandomi sulle posizioni relative fra la prima e seconda nota dell'accordo (sembra complicato ma in realtà è semplice).
Ma veniamo ai brani...
La mia intro di Fear of the Dark inizia ad assomigliare vagamente all'intro di Fear of the Dark degli Iron Maiden: il maestro mi ha detto che dovrei iniziare a suonarla sulla loro musica ma non ci penso nemmeno!
Sempre dello stesso brano ho iniziato a studiare l'assolo iniziale: mi piace molto perché ricorda veramente la versione originale! Le note in sé non sono complicate però avevo dei dubbi sulla diteggiatura (il maestro mi aveva spedito le tab via email senza prima spiegarmele): così ci ho riflettuto per bene e ho trovato una soluzione che sul momento mi riusciva difficile ma che mi pareva la più logica. Quando l'ho fatta vedere al maestro temevo che mi desse istruzioni complicatissime tipo “Non va bene: questo tasto lo devi premere col mignolo, qui devi passare con l'indice sopra al medio senza staccare l'anulare, quest'altro lo devi premere col naso o il mento...” invece no! Mi ha detto che va bene come avevo fatto e che sto imparando “l'economia delle dita” (o qualcosa del genere). E pensare che mi ero dimenticato di dirgli di incoraggiarmi (vedi Lezione XII: bilancio) come mi ero ripromesso di fare...
Anche per i tre Power Chord di Fear of the Dark mi ha detto che andavo già benino (ma in realtà mi ero inventato da solo degli esercizi ad hoc...).
Gli altri brani li ho invece suonati malino anche perché mi erano stati spediti solo pochi giorni prima e li avevo guardati un paio di volte appena: credo che non dovrei avere problemi a finire di imparare questi brani nel WE...
Tutto sommato sono un po' rincuorato: se finalmente inizierò a raccogliere i frutti degli esercizi fatti dovrei riacquistare fiducia ed entusiasmo.
Da parte mia ho contribuito ad allentare lo stress smettendo di cronometrarmi durante l'esecuzione degli esercizi: sembra una sciocchezza ma il non poter rifiatare per non falsare i risultati del cronometraggio, nonché l'annotazione degli stessi, era diventato un impegno molto fastidioso. Adesso faccio gli esercizi senza preoccuparmi troppo se ci metto un po' meno o un po' di più del previsto. Credo anche che didatticamente sia più utile concentrarmi sugli esercizi che mi restano più difficili e risparmiare qualche minuto su quelli più facili...
Nota (*1): scherzo... (e l'orzo sarebbe avena...)
alla prima stazione
1 ora fa
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