Sto aspettando di vedere la nuova “manovra”. Ho letto alcune anticipazioni (vedi Manovra bis dal Corriere.it) e già su queste ci sarebbe molto da scrivere (e forse, prima o poi, lo farò).
Oggi voglio però parlare di una norma per me incomprensibile.
La norma si riferisce alla pubblicazione dei redditi online.
In una prima versione sembrava che sarebbero stati pubblicati i redditi insieme al nome e cognome del contribuente. Era stata ventilata l'ipotesi che in questa maniera, grazie a delle delazioni, sarebbe stato possibile individuare gli evasori.
A parte i fortissimi dubbi sulla privacy, onestamente mi sembrava un ottimo metodo per facilitare il “lavoro” dei ladri che avrebbero potuto così facilmente individuare le case più ricche da svaligiare...
Comunque sia nella nuova versione del decreto, secondo quanto anticipato dal corriere.it, nomi e cognomi dei contribuenti non saranno più presenti ma ci saranno solo dei dati aggregati per “categorie” (cioè? uomini/donne? Fasce d'età? Tipo d'impiego? Boo...).
A questo punto, visto che l'idea dell'aggregare i dati è quella di rendere anonimi i contribuenti allora diviene impossibile il presunto scopo iniziale di questa norma: identificare gli evasori grazie a delazioni.
Quindi a cosa serve questa bizzarra idea di costringere i comuni a pubblicare questi dati?
Sicuramente questo nuovo obbligo avrà un costo ma quali sarebbero i guadagni/vantaggi?
Cui prodest (*1)? A che serve?
Qualche lettore gentile potrebbe spiegarmelo per favore?
Nota (*1): Essendo di natura paranoica sospetto un favore a qualche azienda informatica “amica”... Ma come i miei lettori ben sanno io sono eccessivamente pessimista e sfiduciato: sicuramente c'è una ragione semplice razionale per spiegare questa nuova norma...
lunedì 5 settembre 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento