Oggi volevo pubblicare un altro post: ieri l'avevo quasi finito e oggi mi restavano solo le rifiniture (cercare i link e rileggere bene) però leggendo corriere.it la mia attenzione è stata colpita da un articolo.
Siccome ritengo più piacevole/utile per il lettore dare la precedenza alla cronaca, rimando l'altro post a domani...
L'articolo che ha stuzzicato la mia curiosità è il seguente: Germania: rubati piani nuova sede dei servizi segreti.
Prima leggetelo autonomamente.
...
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Già fatto?!
Notato niente di strano?
Personalmente tre dettagli hanno colpito la mia attenzione.
Il primo elemento è che si attribuisce il furto alla “criminalità”.
Da quando la criminalità va a rubare progetti segreti? Io sapevo che la criminalità si interessa alla droga, ai racket, alla prostituzione etc... Perché andare a pestare i piedi a un governo? Dov'è il guadagno? Già il traffico d'armi non viene gestito dalla criminalità comune a causa del coinvolgimento dei governi e della “delicatezza” che questo comporta...
Insomma invece di “criminalità” mi aspettavo di leggere “agenzie di spionaggio di paesi terzi”: questo avrebbe avuto senso.
Il secondo elemento è che il furto sarebbe stato effettuato “grazie a una chiavetta USB”. Immagino che questo significhi che dei file siano stati copiati su di essa e che niente di fisico sia stato sottratto.
Questo lascia un interrogativo aperto: come è stato possibile scoprire il furto?
La notizia è stata pubblicata dal settimanale Focus e subito ripresa dalla Merkel che ha preannunciato una commissione d'inchiesta. Uhmm... Cosa si sarebbe fatto in Italia in una situazione analoga? Risponderò in seguito a questa domanda.
I primi due elementi mi fanno immaginare il seguente scenario: uno sconosciuto contatta il settimanale Focus proponendo uno scoop; per vie traverse tale contatto ha ottenuto una copia della nuova sede dei servizi segreti tedeschi e vuole rivenderla alla rivista; il settimanale, magari rivolgendosi a degli “esperti”, si convince dell'autenticità del materiale e pubblica il racconto.
Questa ricostruzione spiegherebbe perché si parla di criminalità (insomma corruzione o tradimento) e non di spie e come si faccia a sapere che le informazioni siano state rubate tramite una chiavetta USB (in altre parole si sa del furto perché il progetto, almeno parzialmente, sarebbe stato rivenduto per lo scoop al settimanale tedesco).
Eppure c'è il terzo elemento che non mi convince. Cosa avrebbe fatto il governo italiano in una situazione analoga?
Avrebbe smentito (“si tratta di una bozza di progetto scartata”) e avrebbe ridimensionato (“si tratta di dati inutili a bassa sicurezza e non aggiornati”) la vicenda per evitare il pubblico imbarazzo.
Allora perché il governo Merkel non ha fatto niente di questo? Si tratta solo della maggiore serietà/onestà dei politici tedeschi o sono possibili altre interpretazioni?
Ovviamente dalle poche notizie ricavate dall'articolo del corriere.it non è possibile trarre conclusioni affidabili: bisognerebbe leggere per bene l'articolo originale, il comunicato del governo tedesco, conoscere bene la mentalità tedesca in situazioni analoghe, magari valutare le reazioni dell'opposizione e, soprattutto, continuare a seguire con attenzione la vicenda.
Questa presunta stranezza ha stimolato la mia fantasia/paranoica a creare la seguente ipotesi di complotto: potrebbe essere stato il governo tedesco a montare la vicenda. Supponiamo, come suggerito dall'articolo, che per modificare la sede in costruzione siano necessari 500 milioni di euro e che queste modifiche non siano in realtà necessarie perché il progetto non corrisponde alla situazione reale. Cosa avremmo ottenuto? 500 milioni di euro da dirottare su altre operazioni segrete...
Ovviamente questa è una teoria MOLTO azzardata e probabilmente la situazione reale è molto diversa. Però la mia ricostruzione di fantasia basata su queste piccole incongruenze mi sembrava interessante e per questo l'ho pubblicata.
Peccato che non sapremo mai la verità...
mercoledì 13 luglio 2011
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