In genere, lo sapete, mi piace variare spesso gli argomenti trattati nel mio blog. Io stesso sono fatto così: i miei interessi sono molteplici e molto mutevoli.
Eppure oggi, forzato dalla cronaca, mi tocca ritornare sull'ormai abituale argomento Agcom/internet/libertà.
Cercherò almeno di essere più breve del solito.
L'articolo di corriere.it da cui prende il via questo post è il seguente: Anonymous: svelata la rete in Italia.
In poche parole nell'articolo viene spiegato che stamani all'alba è scattata l'operazione "Secure Italy": sono state effettuate molteplici perquisizioni con annesso sequestro di materiale. Sono state eseguite 14 denunce e, in pratica, sono stati tutti identificati gli appartenenti italiani al gruppo Anonymous.
Leggendo l'articolo si viene a sapere che il pericoloso gruppo di terroristi (*1), che comprendeva 4 minorenni, sceglieva gli obiettivi con votazioni su FB!
Dettagli tecnici non ce ne sono ma, da quello che ho capito, i loro attacchi informatici erano dei semplici DoS effettuati noleggiando dei potenti server all'estero...
Come ho scritto nel post Previsione non condivido, né ritengo utili, le iniziative del gruppo Anonymous. Non posso però negare che mi erano simpatici: le loro azioni a mio avviso, sia in termini di pericolosità sociale che in danni economici, equivalevano a quelle dei writers che colorano i muri delle nostre città. Insomma delle ragazzate.
Non contesto assolutamente che la polizia sia passata all'azione piuttosto il mio interesse è attratto dalla curiosa coincidenza temporale fra l'attacco di Anonymous di pochi giorni fa ad Agcom e la retata di oggi.
Ufficialmente erano mesi che la polizia indagava su questo gruppo eppure NON credo che le perquisizioni siano avvenute per puro caso proprio in coincidenza della vigilia della discussione in Agcom per l'approvazione del nuovo contestato regolamento.
Insomma questa notizia della retata della polizia contro Anonymous ha un secondo duplice significato.
È un messaggio di sostegno del mondo politico ad Agcom affinché perseveri con la nuova normativa. Contemporaneamente vuole anche essere un segnale di intimidazione verso chi protesta (*2).
La sostanza è, come del resto si era già intuito, che non è Agcom che vuole avere gli strumenti per censurare a proprio piacimento l'universo di internet ma bensì, trasversalmente, il mondo politico italiano.
Nota (*1): Scusatemi la "velata" ironia... Ma come non si può sorridere di un'operazione chiamata "Secure Italy"? Dopo questa operazione l'Italia è davvero più sicura? Oppure mafia, camorra, 'ndrangheta e criminalità comune la fanno ancora da padroni in Italia? A me pare piuttosto che lo stato si dimostri forte con i deboli e debole con i forti...(*3)
Nota (*2): Nel senso che non verranno tollerate proteste ai limiti della legalità: insomma manganellate anche ai ragazzini che scrivono sui muri...
Nota (*3): Che poi questo è solo un'altra delle molteplici espressioni dell'ipocrisia italiana... Ma non voglio divagare: magari ci scriverò un post a parte...
martedì 5 luglio 2011
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Già. Arrestare dei minorenni sprovveduti e sequestrare i loro notebooks è più facile che proteggere il cantiere della TAV in Val Susa. La polizia aveva un disperato bisogno di una qualche azione coronata da clamoroso successo. Sgominata l'organizazione degli "Anonimi" italiani! Così ho letto sul quotidiano locale stamani al bar, mentre mi bevevo il cafe di rito. Vuoi mettere?
RispondiEliminaConcordo completamente: non credo che ora che questi pericolosi criminali sono stati individuati l'Italia sia un paese più sicuro...
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