«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

domenica 12 settembre 2010

Ricerchina etimologica

Ieri mi è venuto in mente di fare una ricerca bizzarra.
Probabilmente avrei potuto trovare dei risultati molto più completi con una semplice ricerca su internet ma, in questo caso, non mi sarei altrettanto divertito.

L'obiettivo della mia ricerca è molto semplice: verificare, grazie al mio vocabolarietto etimologico, l'origine dei vocaboli italiani. Dove, per origine, intendo la lingua da cui derivano.
Non solo ho voluto verificare l'origine diretta di un termine (ad esempio il latino) ma anche l'origine più remota (ad esempio il vocabolo latino può a sua volta derivare dal greco).

Il mio vocabolario è composto da 465 pagine così ho deciso di campionare una parola ogni 4 pagine per avere un totale di 116 elementi (beh, poi me ne sono venuti 115 perché sono partito da pagina 4!).
In pratica, ogni quattro pagine, ho considerato il primo vocabolo che, partendo dall'angolo superiore destro, avesse la sua origine chiaramente specificata.

I miei risultati sono riassunti nella seguente tabella:
LinguaOrigine DirettaOrigine Remota
Latino90 (78.3%)70 (60.9%)
Greco10 (8.7%)20 (17.4%)
Germanico3 (2.6%)5 (4.3%)
Francese7 (6.1%)3 (2.6%)
Indoeuropeo0 (0.0%)8 (7.0%)
Altro5 (4.3%)9 (7.8%)


Studiamo questi risultati un po' più da vicino.
Prevedibilmente, la maggior parte dei vocaboli italiani, derivano direttamente dal latino (78.3%): da notare però che, quella che io ho definito “origine remota”, è solo del 60.9%. Questo è dovuto al fatto che, molti termini latini, derivavano a loro volta dal greco.
Addirittura l'8.7% dei vocaboli derivano direttamente dal greco: io avrei detto meno. Il fatto è che si tratta di vocaboli, scientifici o medici, di origine dotta e non molti usati nel linguaggio comune. Ovviamente l'origine remota greca è molto più alta perché, come detto, molti termini latini sono basati su un calco greco.
La terza voce, in ordine di importanza, è il francese: ben il 6.1% delle nostre parole derivano da quella lingua. Come tutti sanno il francese è una lingua neolatina e, quindi, la gran parte dei suoi vocaboli derivano dal latino: per questo l'origine remota francese è solo del 2.6%. Ho notato che l'italiano fu pesantemente influenzato dal francese nel XIX secolo, quando la Francia era la nazione leader europea (un po' come adesso lo sono gli USA). A differenza delle parole di origine greca, quelle di origine francese sono molto utilizzate: vedi ad esempio semaforo di un post precedente...
Nel germanico ho riunito, un po' arbitrariamente, il gotico, il longobardo e il francese antico (non il franco...). Comunque si tratta di valori già molto piccoli: 2.6% origine diretta e 4.3% remota (la percentuale remota è leggermente maggiore perché alcuni termini furono mediati dal latino). Per quel che ne so l'influenza del longobardo sarebbe dovuta essere nettamente maggiore del gotico ma, a causa dello scarso numero di campioni usati, più o meno si equivalgono.
L'indoeuropeo dovrebbe essere l'antenato comune di tutte le lingue europee: ovviamente nessuna parola italiana deriva direttamente dall'indeuropeo ma, tutti gli otto casi di origine remota trovati, sono passati attraverso il latino.
Gli “altri linguaggi” che ho raggruppato insieme sono: provenzale, giapponese (ben due parole: micado e cachi!), inglese, portoghese, mediterraneo e dialettale. Il “dialettale” mi lascia un po' perplesso: si tratta di parole italiane derivate dalla fusione di un termine, ad esempio, latino con uno dialettale, ad esempio veneto. Non so... mi chiedo se avrei dovuto considerarle italiane... Comunque, percentualmente, anche questi casi sono molto esigui.

Sono tentato di rifare un altro campionamento scartando però le parole di uso raro e rarissimo: credo che più o meno avrei gli stessi risultati ma con una diminuzione del greco e un aumento del francese...

Nessun commento:

Posta un commento