Come al solito mi hanno coccolato e viziato...
Un esempio: per qualche motivo (forse una mia bizza infantile quando avevo 10 anni?) mia zia è convinta che io non beva acqua ma solo bibite gassate, poi, siccome le bibite gassate fanno male, quando sono suo ospite, mi fa trovare svariati litri di diversi succhi di frutta.
Gli zii non bevono queste bevande dolciastre così, quando riparto, mi danno da portare via tutte i cartoni e le bottiglie che non sono state aperte: questa volta sono tornato a casa con due confezioni di Scrapper da 1 litro, un cartone di succo Errelunga da 1 litro, una confezione di Ranch da 2 litri, un'orangosoda da 1.5 litri e una bottiglia San Peregrino da 1.5 litri. In totale otto litri!
Come avevo spiegato in un precedente post (Libridine (non violenta!)) tendo, come molti del resto, ad accumulare più libri di quanti non riesca poi a leggere.
Questa estate poi, non so perché, non ho quasi letto niente (a parte la settimana in cui mi sono riletto quattro libri di fantascienza a me molto cari).
Quindi, visto che per due giorni sarei rimasto senza TV e computer, ho portato con me il Tristano che mi aveva fatto compagnia nelle recenti notti insonni.
La nota positiva è che ho effettivamente finito di leggere questo Tristano di Goffredo da Strasburgo: sfortunatamente non mi sono annotato i passi più interessanti e quindi ho poco materiale da citare. A dire il vero ci sono molte belle pagine ma, frasi pregnanti e concise, ne ho comunque incontrate poche...
Così egli ha lei, ed ella ha lui; egli le appartiene, ella appartiene a lui. Dov'è Biancofiore è Rivalin: qui Rivalin, qui Biancofiore (*). Là entrambi, là il vero amore. - Tristano di Goffredo di Strasburgo – ed. Mondadori, 1983
Il suo amico Tristano, la sua gioia Isotta: sono questi i due grandi tormenti che gravemente gli opprimono il cuore lo spirito. Sospetta di lui e di lei; dubita d'entrambi. Persegue la duplice pena come suole fare colui che dubita: quando vuole ricercare l'amore di Isotta, gli si oppone il sospetto, e allora vuole sapere di più, e scoprire la verità. Ma poiché essa gli è negata, di nuovo lo assale il dubbio, e tutto rimane come prima. - ibidem
Collera di donna è cosa da temere, e ogni uomo deve ben guardarsene, ché quanto più una donna avrà amato tanto più pronta sarà la sua vendetta! Con la stessa leggerezza con cui giunge l'amore, giunge l'odio, e l'inimicizia dura più a lungo. La donna sa misurare l'amore, ma non temperare l'odio, fintanto che dura il corruccio. Io non oso dire di più, ché affare che non mi riguarda. - ibidem (**)
Le note negative sono, prevedibilmente, i numerosi libri che ho comprato:
- Due grammatiche di latino (usate!)
- Eneide
- Fiabe di Andersen
- Ospedale da combattimento (fantascienza)
- Il pianeta dimenticato (fantascienza)
- La guerra del fuoco (fantascienza) (***)
- Il conclave: storia e segreti
- Pensieri di Bertrand Russell
In definitiva non so se, questa visita al mare, mi ha procurato più libri da leggere o bibite da bere!
Nota (*): Rivalin e Biancofiore sono i genitori di Tristano: Goffredo parte da lontano nel suo racconto...
Nota (**): In realtà questa citazione proviene dal Tristano di Tommaso di Bretagna: l'opera di Goffedo è incompiuta e l'edizione che ho letto conclude il libro inserendo i capitoli tratti dalla versione di Tommaso (opera antecedente e su cui Goffredo basava la propria).
Nota (***): “La guerra del fuoco” è un classico del 1911 e lo ho già finito di leggere: veramente gradevole!
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