E con questa puntata siamo giunti a metà del mio racconto con Strabuccinator & C.!
Vi rendete conto? Appena altre 47 puntate e tutto sarà finito: triste, eh? Vabbè, così è la vita…
Nella precedente puntata la dottoressa Ruth Saltenberger si trova di fronte a un grave imprevisto: per portare a termine la sua missione dovrà in qualche modo risvegliare l’afflosciata virilità di Strabuccinator.
L’impresa si preannuncia difficile data l’età di Strabuccino (appena nove mesi ma che per un uomo-fungo sono tantini) il quale infatti preferirebbe scollegarsi dal gioco e rifarsi vivo il giorno dopo.
Fortunatamente la dottoressa Ruth Lily von Krausslofter Raden capisce che Strabuccinator teme di perdere Zozzapanna: alla dottoressa non è chiaro cosa intenda parlando di “gioco” ed “Easter egg” ma è decisa a sfruttare la cosa a suo vantaggio e a trattenere Strabuccinator sul posto fino a quando, in qualunque maniera necessaria, non sarà riuscita a rialzarne la fiera mascolinità.
In questa puntata Strabuccinator è stato lasciato solo dalla fatina/dominatrice Jenny che nel frattempo è andata a cercare “roba”. A tu per tu con Zozzapanna emerge tutta la dolcezza e sensibilità di Strabuccino che, rendendosi conto che la ragazza ha ancora gambe e braccia legate dietro la schiena, ne spezza amorevolmente subito i lacci.
Proprio sul più bello però ritorna la Poputanova che subito lo brontola spiegandogli che Zozzapanna è pericolosa in quanto ragazza mordace e che deve essere subito addestrata prima ancora di finalizzare il contratto che ne garantirà il possesso a Strabuccino anche fra una sessione di gioco e l’altra.
La dottoressa non ha idea del significato delle divagazioni sul “gioco” di Strabuccinator ma, comunque, grazie alla sua astuzia le sfrutta a suo vantaggio.
Dal punto di vista stilistico anche questa puntata è divisa in due parti: la prima è dal punto di vista di Strabuccino, la seconda della dottoressa Lily Raden.
Forse proprio in questa puntata emerge particolarmente evidente il tema dell’oggettificazione di Zozzapanna: non a caso evito di presentarne il suo punto di vista che, ovviamente, ne avrebbe fatto emergere il lato umano. A rincarare la dose ci si mette anche la dottoressa, nel suo ruolo di fata/dominatrice, che tende a identificare Zozzapanna con un cane/gatto. Strabuccino, ovviamente, trova tutto normale un po’ a causa della sua ingenuità e un po’, bisogna dargli credito, per il fatto che Zozzapanna è già una ragazza conigliola e quindi è ragionevole supporre che possa anche avere istinti canini o felini (e del resto pensa di essere in un gioco).
Ovviamente io trovo tutta questa trasformazione piuttosto divertente (senza dimenticare il modo stentato di esprimersi della dottoressa!) ma capisco che qualche lettore la potrebbe trovare eccessiva: come sempre ripeto che questo racconto andrà a peggiorare e se il racconto ora non vi piace allora è meglio che cessiate di leggerlo!
Il voto FE è basso: rimane una tensione erotica di fondo per la situazione in generale ma come voto la quantificherei con un 3 su 10.
alla prima stazione
1 ora fa
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