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mercoledì 6 dicembre 2023

Perdite vere e presunte

Non dormo…
Sono stato una settimana a casa e non ho fatto che dormire: ora sono tornato a Firenze e stanotte ho “dormito” dalle 1:40 alle 5:20…

Avrei da scrivere di Jung ma sono già stanco: mi sa che scriverò un po’ a casaccio.

Ieri ho guardato il video NATO Preparing For 'Bad News' - Ukraine War Map Analysis & News Update dal canale Willy OAM.
Era un po’ che non si faceva sentire: un po’ per motivi di salute e un po’ perché aveva seguito la guerra fra Israele e Gaza.
È fortemente filo ucraino ma ho la sensazione che cerchi effettivamente di essere neutrale.
Anche lui ha notato come i media (*1) non diano più l’Ucraina vincente, che riconquista tutto, compresa la Crimea e, magari, fa una capatina fino a Mosca per tagliare la testa al “folle” Putin.
No, adesso si parla di stallo, di equilibrio cioè, con l’esercito ucraino incapace di avanzare nonostante la super controffensiva con i (vecchi) mezzi NATO ma con quello russo parimenti bloccato.

La differenza è che, secondo le “mie” fonti (e lo ripetono da oltre un anno e mezzo circa direi), l’obiettivo dei russi non è conquistare terreno ma distruggere l’esercito ucraino: scopo che si ottiene facilmente quando è l’altra parte che attacca contro difese solide. Intendiamoci anche i russi subiscono perdite umane e di mezzi ma di circa un ordine di grandezza inferiori agli avversari.
I russi hanno avuto perdite pesanti in due fasi della SMO: all’inizio quando avevano tentato l’azzardo per far capire all’Ucraina che facevano sul serio e cercare di arrivare rapidamente alla pace: e, come ora è ufficiale, vi erano quasi riusciti se non fosse stato per l’intervento di Mastro Ciliegia (leggi USA) che convinse (obbligò?) Zelensky a far saltare le promettenti trattative. E per la conquista di Bakhmut a opera dei reparti della Wagner: già all’epoca tale decisione mi stupì e fu interpretata (beh, dalle “mie” fonti) con la decisione di sfruttare le truppe prima che il contratto di un anno scadesse per i volontari provenienti dalla popolazione carceraria e a cui era stata promessa la libertà al termine del loro servizio. Col senno di poi, tenendo presente l’insurrezione di Prigozhin, probabilmente si voleva indebolire preventivamente le sue forze.
A parte queste due fasi i russi hanno sempre cercato di limitare al massimo le loro perdite.
Ecco, forse una terza eccezione è il tentativo di conquista di Adviika: in questo caso però vi è dietro un obiettivo strategico importante. Infatti avevo ipotizzato, già in primavera, l’attacco di questa cittadina prima che gli sforzi russi si concentrassero su Bakhmut.
Il motivo della sua importanza è che proprio da Adviika, per anni, dalle sue alture sono partiti gli attacchi contro la popolazione civile della vicina Donetsk (nell’indifferenza omertosa dell’occidente) che provocavano uno stillicidio costante di vittime. Con la conquista di questo caposaldo la Russia garantirebbe alla popolazione civile di Donetsk una sicurezza decisamente maggiore. Per questo, secondo me, aveva senso compiere sforzi significativi per conquistare tale fortezza ucraina.

Comunque nella lettura di Willy la situazione di stallo è credibile perché, secondo lui, sia l’Ucraina che la Russia hanno subito perdite umane (e di mezzi) “mostruose”. Lui premette che né i dati ufficiali ucraini né quelli russi sono affidabili: non lo dice esplicitamente ma mi pare che la sua ipotesi delle altissime perdite russe sia basata esclusivamente sul suo intuito e interpretazione complessiva dei fatti.

Che le perdite ucraine siano state “mostruose” non credo ci siano più dubbi: ormai anche i media occidentali ammettono la penuria di truppe. Che le perdite russe siano “mostruose” lo dicono gli stessi media occidentali anche se, occasionalmente, hanno pubblicato anche stime decisamente più basse: viene quindi il ragionevole dubbio che le stime basse siano veritiere mentre quelle alte semplice propaganda.
Ma teniamo anche presente che l’occidente ha fin da subito puntato sulla propaganda totale in cui rientra quindi gonfiare le perdite del nemico e minimizzare le proprie; di contro la Russia ha sottovalutato o ignorato questo elemento.
Questo per dire che per ogni passo falso russo (e ce ne sono stati) abbiamo dei video che li illustrano mentre lo stesso non è vero sull’altro fronte: questa differenza può aver contribuito a confondere Willy.
E complessivamente, per chi come me ricorda le affermazioni dei media, le bugie occidentali si stanno rivelando tali. Ne ricordo qualcuna evidente: Putin sta per morire; i russi hanno finito i missili; l’economia russa è a pezzi; la controffensiva ucraina è vincente etc.
Tutte queste affermazioni, rivelatesi ormai chiaramente false, mettono dubbi legittimi anche su quelle ancora incerte compresa appunto la portata delle perdite delle due parti.

Intendiamoci io stesso sono tutt’altro che sicuro di questi numeri: credo che il numero di vittime russe sia significativamente minore di quelle ucraine ma non ne ho la certezza (a seconda del giorno vario fra l’80 e il 90%!).
Proprio per sciogliere questo dubbio ritengo decisivo SE e quale accordo di pace/tregua/sospensione delle ostilità sarà accettato dalla Russia. Se la Russia accetterà qualcosa meno di ampie concessioni territoriali E che l’Ucraina non entri nella NATO allora sarò portato a credere che le sue perdite siano state significativamente maggiori di quanto ho fino ad adesso ipotizzato.

Ah! cambiando leggermente argomento, oggi Putin dovrebbe raggiungere in visita gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita: sarà interessante vedere come sarà ricevuto dalle autorità locali e fare il confronto con la visita di Biden dello scorso anno.
Putin è veramente così isolato come lo raccontano i soliti media occidentali? Io propendo per un accoglienza trionfale da parte dell’Arabia Saudita, “l’alleato” statunitense.
Basta vedere i video su come vengono accolti le diverse autorità occidentali in giro per il mondo, per esempio in Africa, in confronto a Lavrov...

Conclusione: mi sembrava di avere qualcosa di più significativo da scrivere invece ho ripetuto più o meno le stesse cose di sempre...

Nota (*1): ovviamente quelli internazionali: gli italiani ripropongono comunque la stessa roba con qualche settimana di ritardo. Non intendo la descrizione dei “fatti” ma la loro interpretazione...

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