È da un po’ che non scrivo della guerra in Ucraina: mi sembra che nell’ultimo aggiornamento spiegassi che la controffensiva ucraina era fallimentare non riuscendo neppure a raggiungere la prima linea di difesa russa.
Nel frattempo non è successo molto in questo senso: l’offensiva ucraina non ha fatto progressi significativi nonostante il tentativo di cambiamento di strategia.
Da qualche giorno però, da fonti occidentali, annunciavano un concentramento di truppe russe nella zona nord del fronte: si parlava di 100.000 uomini e circa 900 carrarmati. E ieri, sembra, che queste truppe abbiano iniziato ad attaccare mettendo sotto pressione le truppe ucraine costrette a cedere terreno. Quindi la controffensiva estiva non sarebbe ucraina ma russa!
Io ancora però non sono sicuro che la Russia voglia veramente attaccare: il suo obiettivo è ovviamente quello di vincere la guerra ma vuole anche minimizzare le proprie perdite umane. Attaccare è sempre più pericoloso che difendersi (*2) e quindi la Russia preferisce che sia l’Ucraina a farlo dissanguandosi inutilmente. Contemporaneamente però più la Russia aspetta e più nuove armi vengono inviate dall’Occidente all’Ucraina: le quali, anche se non le permetterebbero di vincere, comunque costerebbero e costano vite russe.
Da un punto di vista economico la Russia ha molti meno problemi dell’occidente a prolungare la guerra quindi, secondo me, il dilemma di Putin si riduce a capire se costerebbe meno vite (russe) provare a portare un’offensiva vincente (comunque con tutte le sue incertezze (*3)) oppure continuare con la guerra di attrito.
E l’apparente attacco attuale? Beh, potrebbe servire solo ad allentare la pressione su Bachmut costringendo l’Ucraina a inviare rinforzi al nord.
Poi può darsi che sia una strategia “aperta” nel senso che la decisione finale su cosa fare non è ancora stata presa e si aspetta di vedere come reagirà l’Ucraina: nel senso che se la Russia trovasse che c’è l’opportunità di avanzare con relativamente poche perdite allora perché non farlo? Se invece l’Ucraina sembrasse in grado di difendersi efficacemente infliggendo troppe perdite ai russi allora andrebbe comunque bene non proseguire l’attacco.
Comunque nei prossimi giorni vedremo come evolverà la vicenda e se diverrà una vera offensiva o se si limiterà a essere un diversivo.
Credo che comunque sia questione di tempo: la crisi di munizioni e mezzi per l’Ucraina non va a migliorare e la sua capacità complessiva di difendersi diminuisce progressivamente. È possibile che, se scende sotto una soglia critica, potrebbe collassare completamente.
Del resto lo stesso Biden ha ammesso che l’invio di bombe a grappolo è dovuto al fatto che gli USA non avevano le più efficaci bombe ad alto potenziale disponibili (*1).
Cambiando argomento sto iniziando a sentire ripetere da più parti la teoria che, indipendentemente, suggerii lo scorso inverno: ovvero che un contingente russo (o pro-russo) significativo in Bielorussia è necessario per evitare un’invasione polacca/NATO della parte occidentale dell’Ucraina.
Potenzialmente MOLTO pericolosa è poi la prospettiva degli F-16 all’Ucraina: non che questi vecchi aerei siano in grado di cambiare le sorti della guerra di per sé ma perché i modelli che dovrebbero essere inviati a Kiev dall’Olanda sono capaci di portare e lanciare ordigni nucleari. La Russia ha già fatto sapere che se li vedesse volare verso i suoi confini sarebbe costretta a considerarli come un potenziale attacco nucleare e reagirebbe di conseguenza, ovvero lanciando le proprie armi nucleari. È solo un bluff? Non lo so: a me personalmente pare credibile e non rischierei mai una guerra nucleare per una causa persa come l’Ucraina ma l’occidente è disperato.
A differenza della gestione scellerata della pandemia, una guerra persa non la si può nascondere "sotto il tappeto" e allora come si giustificherebbero i soldi spesi e le armi inviate?
La popolazione europea (credo) si sta sempre più svegliando e sta capendo di essere stata coinvolta con l’inganno, sebbene indirettamente, in una guerra inutile dove ha solo da rimetterci. Normalmente non gliene importerebbe niente a nessuno ma le sconfitte costano caro ai vinti e le ripercussioni economiche si fanno già sentire: al momento sotto forma di inflazione ma presto, temo, con disoccupazione e crisi sociale. L’eventuale resa di Kiev potrebbe fare aprire molti occhi: per esempio facendo capire che media e istituzioni avevano mentito sistematicamente sull’andamento della guerra favorevole all’Ucraina…
Anche per evitare questo potenziale pericolo credo che alla Russia converrebbe chiudere la partita con l’Ucraina quest’anno (gli aerei olandesi sono previsti appunto per fine 2023 e inizio 2024).
Peccato che nei vari stati europei, per non parlare degli USA, non ci siano reali alternative politiche che non siano dei dubbi estremismi: il risultato, anche in caso di elezioni, saranno comunque dei governi ancora obbedienti alle direttive di Bruxelles e quindi di Washington.
Fanno poi sorridere le dichiarazioni occidentali che affermano con sicurezza che “alla fine della guerra” l’Ucraina sarà ammessa nella NATO: questa minaccia è il motivo per cui la Russia ha iniziato l’operazione speciale. Il suo scopo era portare al tavolo delle trattative l’Ucraina raggiungendo una pace che, sostanzialmente, garantisse la neutralità del paese (più, ovviamente, pari diritti e tutela per i numerosi ucraini di lingua russa). L’accordo era stato quasi raggiunto quando vi fu l’intervento a gamba tesa dell’occidente che fece saltare tutto: suppongo che Mastro Ciliegia disse a Zelensky di non preoccuparsi: con l’aiuto dell’occidente avrebbe riconquistato anche la Crimea. Zelensky dovette credere a tali promesse e così la guerra proseguì assumendo la forma attuale…
È ovvio quindi che un’eventuale pace fra Russia e Ucraina sarebbe accettata da Putin solo se includesse la clausola esplicita che Kiev non entrerà mai nella NATO: garanti dell’accordo poi non Francia e Germania, che hanno già ammesso di aver agito in malafede (riguardo gli accordi di Minsk) ma, per la Russia la Cina e, magari anche solo per umiliare Washington, l’Iran…
Questo perché, mi pare ovvio a tutti, Putin tratterebbe la pace da una posizione di forza: a questo punto meglio conquistare l’intera Ucraina un pezzetto alla volta piuttosto che accettare una pace insoddisfacente che equivalerebbe a una sconfitta.
Putin la scorsa estate, lo ricordo bene, disse che il tempo per un accordo in cui l’Ucraina poteva dire la sua nelle trattative di pace stava per terminare. Il significato di tali parole dovrebbe essere ovvio a tutti ma ne approfitto per farlo esplicitare a “Cesare”.
Per contestualizzare: Cesare e Pompeo non si sono ancora scontrati direttamente: Cesare ha avuto la meglio in Spagna e in Italia ma il suo esercito è stato sconfitto in nord Africa (v. Guerra civile); adesso i due si trovano con i rispettivi eserciti in Grecia e quindi Cesare fa recapitare il seguente messaggio a Pompeo per cercare di convincerlo a trattare: «Questo era l'unico momento per trattare la pace; quando ognuno aveva fiducia nella propria forza e entrambi sembravano su un piano di parità. Poiché, se la fortuna avesse mostrato anche solo un piccolo favore a uno dei contendenti, colui che si fosse ritenuto superiore non avrebbe accettato alcun compromesso; né si sarebbe accontentato di una divisione equa, quando avrebbe potuto aspettarsi di ottenere il tutto.»
Conclusione: ho una gran voglia di scrivere “io l’avevo detto”. Non avete idea di quanto sia stufo e disgustato delle reiterate bugie proclamate con tronfia arroganza dai media…
Certo, di sicuro non ammetterebbero di aver mentito ma, al massimo, di aver sbagliato... appena appena… ma almeno un’altra fetta di popolazione, che al momento crede ciecamente in essi, aprirebbe gli occhi. Solo quando si raggiungerà una soglia critica di consapevolezza vi potrà essere la speranza di un cambiamento reale della situazione…
Nota (*1): le bombe a grappolo sono più pericolose per i bersagli morbidi e, potenzialmente (visto che non tutte le bombe secondarie esplodono subito) per la popolazione civile.
Nota (*2): col senno di poi viene da pensare che il costoso (in vite umane) attacco della Wagner a Bachmut fosse stato ideato proprio per indebolire l’esercito privato di Prigozhin…
Nota (*3): per esempio come se la caverebbero con i campi minati ucraini? Riuscirebbero a passarli senza troppe perdite?
alla prima stazione
1 ora fa
Non escluso che lo Stato Canaglia (Noam Chomsky) volutamente utilizzi la carne da macello ucraina per logorare più a lungo possibile la Russia.
RispondiEliminaQuindi forniture appena sufficienti di armi (spesso mediocri) agli utili idioti ucraini. Mi permetto di usare la dispregiativa locuzione di Lenin che rende però molto bene le braci SUA (ufficialmente NATO, di fatto SUA, il resto sono zerbini dell'impero) in cui l'Ucraina è passata e vuole passare dalla padella russa.
I russi non sono certo stinchi di santo e le colonie del loro impero conoscono le gentilezze di cui sono e furono capaci.
Tuttavia gli SUA sono molto più efficaci e subdoli nel sottomettere le colonie. Il loro disegno di guerra in Europa contro Russia ed Europa è sommamente criminale, dal punto di vista etico.
Del resto non esiste alcuna cartina tornasole più efficace nel misurare la criminalità geopolitica dell'imperialismo in sé. Chi sono i primi imperialisti, ora? Gli SUA.
UUiC
Quello di causare più morti possibili fra i soldati russi, non importa il costo in vite ucraino, è l'unico obiettivo rimasto agli USA in questa guerra.
EliminaPer gli USA imperialisti rimando ai capitoli 16.1 e 16.2.. ;-)
No, vabbè, in breve gli USA sono diventati imperialistici progressivamente e l'ultima accelerazione è stata dopo la fine dell'URSS quando gli USA sono rimasti l'unicoa potenza mondiale. Come soleva dire il Bismarck "Con le baionette si può fare tutto tranne che dormirci sopra"!
Avevo scritto un articolato commento ma non so se sia arrivato.
RispondiEliminaQui in questa frazione di paese di montagna la copertura cellulare è assai precaria, spesso prossima allo zero (basta una nuvola bassa/nebbia ed è zero da dentro casa).
UUiC