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giovedì 12 ottobre 2017

Lezione XCII: velocità

Dopo secoli (beh, dopo oltre sei mesi: v. Lezione XCI!) ho finalmente avuto una nuova lezione di chitarra. Colpa mia che, allenandomi a singhiozzo e con lunghi intervalli senza maneggiare la chitarra, non mi sentivo mai pronto per incontrare il maestro...
Stavolta avevo preparato tutto il materiale in una epistola ma, prima ho voluto ricontrollare di aver scelto gli archivi giusti, poi sono stato distratto da altri messaggi, e alla fine mi sono dimenticato di premere il tasto “Invia”!
Di conseguenza abbiamo dovuto accontentarci di quello che mi ricordavo e degli appunti che mi ero portato con me...

In sintesi attualmente sto studiando sei brani più un esercizio di riscaldamento e uno di improvvisazione. In ben tre brani su sei il mio problema è la velocità: non riesco ad andare abbastanza veloce, o magari ci vado ma perdo la sincronia fra mano destra e sinistra col risultato di sbagliare le note...

Ma procediamo con ordine:

Riscaldamento: non ne abbiamo parlato: rimane il solito...

Pentatomica o Improvvisazione: stufo di allenarmi sui soliti tasti ero autonomamente passato a suonare le note della relativa tonalità su tutto il manico: vedi Richitarro. Ho anche chiesto al maestro come mai della tonalità mi faceva suonare solo sei note e non tutte e sette: il motivo era semplicemente che eravamo partiti dalla pentatonica con cinque note e lui voleva farmi familiarizzare con i nuovi tasti in maniera progressiva!
Tanto per la cronaca ho smesso di esercitarmi sul brano in Em e sono passato a suonare sopra Unholy Paradise in Gm. Il MIO metodo multicolorato è eccezionale!

Unholy Paradise: l'avevo ripreso qualche mese fa: senza troppi problemi avevo rimemorizzato le varie battute e, anzi, mi sembra di essere nettamente migliorato in scioltezza e sicurezza. Il problema sono le battute veloci: siccome me le ricordavo le abbiamo riguardate col maestro.
Il problema della velocità è complesso e il maestro mi ha spiegato che dovremo lavorarci affrontandolo da più fronti. Mi ha dato i seguenti consigli generali:
1. Il mio primo problema è la postura della mano destra: dovrei cercare di tenerla non curvata a gru ma parallela, quasi aderente, alla chitarra. Poi potrei plettrare sia muovendo l'avambraccio che il polso tenendo però presente che la plettrata con il braccio è meno precisa e quindi non sempre la più adatta a ciò che si vuol suonare.
2. Il plettro: io ho un'impugnatura molto alta e quindi meno precisa (e quindi meno veloce). Mi ha consigliato di provarne a prenderne uno di quelli di dimensioni ridotte (non ricordo come si chiamano) in maniera da essere forzato a tenerlo vicino alla punta. Mi ha poi spiegato che se il plettro è troppo sottile, piegandosi, mi rallenta: mi ha invece suggerito di comprarne uno spesso circa 1mm e di plettrare di taglio.
3. La plettrata: mi ha dato una nuova regola: non staccare mai il plettro dalla corda. Questo mi obbligherà a fare movimenti più corti e quindi più veloci (*1).
4. Le dita della mano sinistra devo invece cercare di tenerle più vicino alle corde in maniera che anche queste non debbano fare movimenti troppo lunghi.
Ascoltandomi suonare si è accorto poi che sulle note più “difficili” rallento e su quelle più "facili" (la corda a vuoto) accelero. Per provare a superare questo ostacolo mi ha detto di scomporre la battuta: prima dovrò suonare cinque note (quattro volte quella a vuoto più quella sul tasto) alla stessa velocità, poi sei, sette, etc... Vedremo: ho qualche dubbio!

The Final Countdown: anche qui c'è una serie di tre battute veramente troppo veloci per me. Sono consapevole che non riuscirò mai a suonarle alla loro velocità reale ma mi piacerebbe comunque migliorare.
Un amico mi aveva detto che avrei dovuto usare una tecnica chiamata di sweep picking ma il maestro mi ha consigliato una tecnica più semplice.
Innanzi tutto, siccome le corde da suonare sono sempre le solite due (la 1° e la 2°) e sono adiacenti mi ha detto di usare una tecnica che consiste nel tenere il plettro sempre fra queste due e plettrare quindi la 2° verso l'alto e la 1° verso il basso.
Le note hanno poi una struttura del seguente tipo: (15° tasto, 2° corda), (14° tasto, 1° corda), (17° tasto, 1° corda) e (14° tasto, 1° corda) (*2). Il maestro mi ha suggerito di plettrare solo le prime due note e di eseguire con un hammer on la terza (che invece nel mio spartito andrebbe plettrata) e con un pull off la quarta.
Proverò ma è difficile metabolizzare queste variazioni su brani che ho già imparato in maniera diversa perché oltre a imparare devo anche dimenticare ciò che già sapevo...

Aces High: anche qui avevo un problema di velocità in una specifica battuta in cui la difficoltà principale sta nel fatto che una nota è molto lontana sul manico e ci arrivo solo con estrema fatica se mantengo la posizione con l'indice (se invece lo sollevo ovviamente rallento troppo). La soluzione consiste nel cambiare semplicemente la diteggiatura e la nota lontana diviene vicina: ci avevo pensato anch'io ma pensavo fosse comunque utile cercare di sforzarmi ma secondo il maestro in questo caso non ne vale la pena. D'accordo: sono curioso di vedere di quanto posso migliorare...

Sincronia: infine il maestro mi ha dato un nuovo esercizio specifico per sincronizzare la mano destra con la sinistra. Si tratta di uno di quegli esercizi noiosi in cui si esercitano tutte le coppia di dita facendole via via scorrere lungo il manico. L'esercizio è piuttosto semplice ma descriverlo a parole sarebbe troppo complicato. Magari, una volta che l'avrò inserito in Guitar Pro vedrò di riproporlo qui...

Il maestro mi ha poi suggerito due nuovi brani che ripropongono le difficoltà tecniche di The final countdown ma che, essendo più lenti, sono più abbordabili. Si tratta di:
Wrathchild degli Iron Maiden, solo l'inizio della chitarra di accompagnamento.
e
Wasted years, sempre degli Iron Maiden, di cui però non ricordo cosa devo imparare!

Hard Rock Halleluja: non ci sono novità. Venerdì vedrò di registrarmi per farvi ascoltare i miei progressi e poi lo metterò da parte per un po'.

She is my sin: il maestro mi ha corretto un errore nella battuta 136 (ho imparato le prime 135!) che mi bloccava (semplicemente uno slide che non c'era frutto, probabilmente, di qualche vecchio errore di conversione fra Tuxguitar e Guitar Pro). La tentazione sarebbe “togliere” anche questo brano ma mi piacerebbe anche imparare completamente una canzone e in questa non mi sembra ci siano poi ostacoli insormontabili. Deciderò in base al tempo...

Scissor, Paper and Rock delle Indica. Un brano pop-rock decisamente più facile dei brani che studio di solito e che ho aggiunto autonomamente qualche mese fa. Non avendo ricevuto i miei archivi non abbiamo potuto guardarlo nel dettaglio. Mi ricordavo però la diteggiatura di uno “strano” accordo: il maestro mi ha detto che è un accordo rivolto e mi ha suggerito di semplificarlo in un bicorde. Bo... deciderò che fare una volta che arriverò a studiarlo...

Conclusione: spero di riuscire ad allenarmi con regolarità in maniera da poter fissare una nuova lezione in un mesetto... vedremo...

Nota (*1): a una conclusione analoga ero arrivato autonomamente: in ottica zen avevo pensato di immedesimarmi con la punta del plettro ed essere sempre ben conscio della sua relazione (posizione relativa) con la corda!
Nota (*2): questa sequenza di note si ripete più volte nella battuta e viene traslata di qualche tasto nelle seguenti...

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