Le dinamiche politiche per le elezioni del presidente della FIFA mi hanno ricordato molto quelle della FIDE (*1).
Dal 1995 il presidente/padrone della FIDE è, Kirsan Iljumžinov, che per anni è stato anche il presidente di un'ex repubblica russa, la Kalmykia (*2).
Sinceramente appassionato di scacchi Iljumžinov non è però riuscito a portare il gioco nel nuovo millennio. È mancata cioè quella capacità di diffondere il gioco, dargli visibilità e, soprattutto, aumentarne il valore commerciale. In pratica solo i primi 10 scacchisti al mondo se la passano bene mentre per gli altri la sopravvivenza come giocatori professionisti è ardua se non impossibile...
Iljumžinov, oltre ad aver mancato questo fondamentale risultato strategico, ha compiuto numerose scelte discutibili: forse la peggiore di tutte fu l'organizzazione del torneo per il campionato del mondo (*3) in Libia, nel 2004, quando l'allora arzillo Gheddafi vietò prontamente la partecipazione ai giocatori israeliani...
Eppure, nonostante tutti i suoi limiti e colpe, è sempre rimasto saldamente in sella alla guida della federazione anche quando, contro di lui, si erano presentati candidati molto forti e credibili come, ad esempio, l'ex campione del mondo Kasparov.
Il motivo è che alle votazioni per la presidenza Iljumžinov riesce comunque a ottenere l'appoggio delle piccole federazioni africane e asiatiche (magari federazioni senza nemmeno un GM (*4)) il voto delle quali è facilmente "comprabile" e, grazie a esse, può quindi mettere in minoranza Europa e nord America.
Le analogie con la FIFA di Blatter mi sembrano evidenti. C'è però anche una differenza fondamentale: i soldi che girano intorno al mondo degli scacchi sono un'inezia mentre per il calcio si tratta di cifre vertiginose.
Quindi mentre negli scacchi l'opposizione a Iljumžinov era costituita fondamentalmente da appassionati idealisti, senza un reale potere economico e/o politico alle spalle, nel calcio non è così. Altri squali nuotano nelle acque torbide della FIFA e, ora che hanno assaporato l'odore salso del sangue del vecchio presidente, non è detto che abbiano voglia di aspettare altri quattro anni per vederlo fuori dai giochi...
Mi immagino che i “pentiti” all'interno della FIFA che rilasceranno dichiarazioni compromettenti per Blatter saranno numerosi e puntuali: fra sei mesi, o un anno, Blatter sarà costretto a dimettersi se non, addirittura, arrestato...
Un inciso sull'atteggiamento dei media italiani.
Mi ha colpito lo sdegno per la rielezione di Blatter quando invece per i politici nostrani candidati o candidabili, con ombre molto più scure nel loro passato, invece di indignazione c'è solo ossequiosa piaggeria e vile deferenza: sbaglio o questo atteggiamento si chiama ipocrisia?
Conclusione: il prossimo presidente della FIDE sarà Iljumžinov mentre della FIFA non ho idea... o, con un simpatico calembour: "Blatter deve aver FIFA mentre Iljumžinov può avere FIDE"
Nota (*1): la federazione internazionale degli scacchi.
Nota (*2): repubblica che, Wikipedia mi avverte, fa in verità tuttora parte della Russia...
Nota (*3): un altro degli errori tragicomici di Iljumžinov che per anni si ostinò ad adottare una formula per assegnare il titolo di campione del mondo che equivaleva molto a una lotteria: fu così che i semi sconosciuti Khalifman e Kasimdzhanov poterano vantarsi del titolo di campioni del mondo di scacchi (FIDE).
Nota (*4): i GM sono i Gran Maestri degli scacchi e, in base al loro numero, si può rozzamente valutare la penetrazione del gioco in una nazione.
alla prima stazione
1 ora fa
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