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martedì 1 novembre 2011

Domedì musicale

Domenica passai a trovare un amico, Yarin Vodoo (*1), che si era gentilmente offerto di aiutarmi con la chitarra. Io ero un po' titubante perché già l'anno scorso, al mio primo tentativo con la chitarra, mi aveva involontariamente scoraggiato.
Difficile spiegare perché. Probabilmente sono io non facile da gestire psicologicamente: da sempre, anche quando mi appassiono a qualcosa, riesco a dedicarmi alla nuova attività per circa 2-3 mesi; poi mi annoio oppure la mia attenzione viene presa da qualcosa di diverso. Se con la forza di volontà mi impongo di fare qualcosa contro voglia posso andare avanti ancora per qualche mese ma poi ho una crisi di rigetto ancor più violenta (*2).
Probabilmente la chiave è questa: se mi si prospetta che dovrò aspettare sei mesi per imparare qualcosa allora inconsciamente so già che non riuscirò a trovare motivazioni per arrivare a vedere i primi progressi...

Comunque sia domenica pomeriggio andai a casa sua a suonare: io ero pure mezzo addormentato e mi impappinavo sulla chitarra in maniera più catastrofica del solito. Il mio amico trovò da ridire su una miriade di cose (*3) ma alla fine si decise di concentrarsi sugli accordi.
Mi spiegò come fare un esercizio, poi per un po' lo facemmo insieme e poi "volai" da solo sotto il suo occhio vigile: per “casa” mi dette degli esercizi analoghi a quelli appena fatti per continuarmi a esercitare.

Il giorno dopo non mi ricordavo più la sequenza degli accordi che si era stabilito di fare così gli mandai una breve email per avere chiarimenti. Lui mi rispose:

Ieri avevi difficoltà nei cambi tra Am, D/Dm e G, il giro che facevamo ieri era C, Am, Dm, G / C, Am, G, G / C, Dm, G, G.” (*4)

Stupidamente non capivo la notazione “G / C” e così richiesi ulteriori spiegazioni. Con l'autorizzazione del buon Yarin Vodoo pubblico la sua risposta:

Sono 3 giri diversi e tutti in 4/4:
C – Am – Dm – G (quindi 1 misura di 4/4 per ciascun accordo)
C – Am – G – G (quindi il Solo dura 2 misure di 4/4 e gli altri accordi invece 1 misura)
C – Dm – G – G (come sopra ma con il Re minore al posto del La minore)

Quando questi 3 giri ti vendono bene a 80bmp (parti da 60), allora poi li fai ma al contrario, quindi:
G – Dm – Am – C
G – Am – C – C
G – Dm – C - C

In questo modo ti alleni nei cambi sugli accordi che più ti creano problema sia in un verso che nell’altro.

Impostati gli esercizi su 45 minuti (quando poi avrai più materiale salirai ad 1 ora al giorno):
1/2 Minuti per controllare l’accordatura (la chitarra deve sempre essere accordata)
10/15 Minuti di riscaldamento a 60bmp e 80bmp con i cromatismi a saliere e scendere dal 1° al 12° tasto (quindi suona a gruppi di 4 note una accanto all’altra, avanti ed indietro, poi salti di corda, quando arrivi in fondo al mi Cantino, ti sposti di 1 tasto avanti e risali, quando arrivi al Mi grave, sposti avanti di 1 tasto e scendi, così fino al 12 capotasto).
20/30 Minuti Accordi a 60/80/100bmp (i 100 per le prime volte lasciali)

Evita di avere altre distrazioni mentre fai gli esercizi ed usa SEMPRE un metronomo imparando a contare il tempo senza deconcentrarti mentre cambi accordi o note.


Domenica ebbi modo di vedere all'opera una metodologia di insegnamento mentre questa è una metodologia di studio.
Questo è quanto mi sarei aspettato dal mio maestro di chitarra: avere un obiettivo (imparare gli accordi) e concentrarsi su di esso; provare un po' insieme per capire come fare gli esercizi (e non essere mandato allo sbaraglio, e quindi a perder tempo, come faceva il mio maestro) e, suppongo, fare una verifica dei progressi alla lezione successiva.

In realtà, come si può immaginare dalla mia introduzione, in questa metodologia di studio c'è qualcosa che non mi piace: sembra fatta apposta per scoraggiarmi e demotivarmi! Sicuramente il metodo è efficace (*5) ma è anche molto noioso: dubito che se seguissi questo metodo riuscirei a vedere dei progressi significativi prima di perdere ogni motivazione...
Diciamo che l'obiettivo di questo metodo NON è quello di arrivare a suonare qualcosa (pur molto male) nel più breve tempo possibile ma di costruire delle basi solide che, dopo molte ere, porteranno a suonare il primo pezzo in maniera decente.

Probabilmente io avrei bisogno di un metodo intermedio: mettere sì dei punti fermi sui quali costruire ma arrivare anche rapidamente a suonare qualcosa, seppur molto male, in maniera da sentirmi gratificato per i miei sforzi. Lunedì prossimo vedrò di confrontarmi col mio nuovo maestro per chiarire questi aspetti...

Conclusione: questo post mi è sfuggito di mano! La mia idea iniziale era quella di concentrarmi sulle implicazioni dell'ultima frase (“Evita di avere altre distrazioni mentre fai gli esercizi ed usa SEMPRE un metronomo imparando a contare il tempo senza deconcentrarti mentre cambi accordi o note”) e di un altro frammento di email che mi aveva scritto qualche settimana fa...
Vabbè: sarà tutto materiale per un post col sottoutilizzato tag “Ancora”!

Nota (*1): Che, nonostante il nome, non è un chitarrista giamaicano...
Nota (*2): Ad esempio con la fotografia mi è successo proprio questo: qualche anno fa feci il corso base e partecipai a praticamente tutte le escursioni per un paio di mesi. Poi mi costrinsi a iscrivermi anche al corso avanzato quando ormai non ne avevo più voglia e, in questa maniera, partecipai ad altri due mesi di lezioni... Il risultato fu che da allora il mio interesse per la fotografia è sceso sottozero.
Nota (*3): Ripensandoci mi pare su tutto...
Nota (*4): Non è che sugli altri accordi avessi meno “difficoltà”: semplicemente non li provammo...
Nota (*5): La mia “sicurezza” deriva dal fatto che qualche anno fa chiesi a un mio amico chitarrista (cioè di professione suona la chitarra!) se avevo qualche possibilità di imparare a suonare la chitarra alla mia età: lui mi rispose in maniera sibillina “sì, basta che ti eserciti mezz'ora al giorno per sei mesi sugli accordi...” che, come ordine di grandezza del tempo/impegno necessario, è in linea con quanto ventilato da Yarin....

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