No: i Vang non sono una tribù africana di superdotati e i Thranx non sono transessuali. Si tratta invece del nome di due razze aliene di due diversi libri di fantascienza. Il primo si intitola “Vang: la forma militare” (*1) e il secondo “Filogenesi” (*2).
Ho finito di leggere il libro sui Vang la scorsa notte. Ero perplesso: avevo una mezza idea di scriverci un post ma non ero completamente sicuro che ne valesse la pena.
Il motivo è che sulla copertina del libro dei Vang c'è scritto: “Finalmente una space-opera di puro divertimento”. Che significa? Forse sbagliavo ma mi immaginavo che ci sarebbe stata una certa verve comica.
Invece nei primi 7 capitoli niente: sì, la strana razza dei Vang aveva un certo potenziale per diventare divertente ma esso non veniva sfruttato. Immaginai che il libro volesse costruire delle premesse seriose per poi colpire più “duramente” con l'umorismo. Anzi, i primi capitoli erano piuttosto noiosi. A metà libro, ancora niente che faccia ridere o almeno sorridere ma in compenso la storia decolla e diventa molto interessante. Finalmente a pag. 178 leggo “Per orizzontarsi aveva una carta geografica...” e mi fermo perplesso a riflettere (*3) se il termine “orizzontarsi” avrebbe dovuto farmi ridere: sul momento mi sembrava un errore, una parola inventata, e cercavo di capire quale potesse essere il termine inglese che aveva generato la confusione. Lentamente, dopo un po', mi sono ricordato che anch'io, da bambino (*4), avevo usato quel termine e che quindi esso era corretto: di conseguenza niente da ridere.
Nel frattempo il libro continua ad accumulare momento e i capitoli finali si divorano. Mentre leggevo riflettevo anche sulla struttura del libro: nella prima metà, un po' noiosa di preparazione, vengono spese molte pagine per (almeno) un personaggio che poi non ha nessun ruolo attivo nella storia; poi la storia si fa interessante e il ritmo serrato: siamo alla prima fase di un'invasione aliena che potenzialmente minaccia l'intero impero terrestre. I protagonisti umani hanno il solo scopo di fuggire dal pianeta e dare l'allarme prima che sia troppo tardi. Con queste premesse mi immaginavo che questo volume fosse solo il primo episodio di una serie e che dopo “Vang: la forma militare” ci sarebbe stata “Vang: la forma intermedia” e almeno un terzo libro intitolato “Vang: la forma superiore”.
Invece arrivo in fondo al libro con i nostri eroi umani che si salvano per il rotto della cuffia e poi, in mezza paginetta di epilogo, leggo che una volta dato l'allarme le astronavi da guerra umane arrivarono in forze e distrussero il pianeta. Tutto qui...
Insomma un buon libro ma che lascia un gran senso di incompiuto e che soprattutto manca di "puro divertimento"
Ieri sera ho poi iniziato il libro di Foster, autore che ben conosco e che mi piace molto. Il libro non ha premesse di voler essere particolarmente divertente: il volume in questione appartiene alla serie degli Humanx (*5). In questo libro il protagonista è un poeta Thranx che si finge un cuoco per riuscire a incontrare gli uomini (siamo ancora alle prime fasi del contatto e ancora non c'è un alleanza) e trovare l'ispirazione per la sua poesia.
Ecco il punto al quale volevo arrivare: non ho potuto evitare di sghignazzare quando ho letto la colorita descrizione di come il protagonista (e poeta) thranx, che non ha mai visto dal vero un uomo, si immagina un pasto umano.
“Avrebbe avuto la possibilità di vederli mangiare, dopo aver preparato il loro cibo? Avrebbe potuto osservare le loro bocche da mollusco azzannare e risucchiare, mentre le lingue flosce si avviluppavano come vermi e conglobavano gli osceni bocconi giù nelle gorgoglianti budella? Questo gli avrebbe offerto spunti per un buon poema, forse. L'orrore e la nausea erano sempre stimoli efficaci.” (*6)
Conclusione: il libro che credevo mi avrebbe fatto ridere non mi ha nemmeno fatto sorridere al contrario, quello di Foster, con la sua trama originalissima e giocando solo con i pregiudizi alieni, è realmente di lettura piacevole e divertente. Buffo, no?
Nota (*1): “Vang: la forma militare”di Christopher Rowley, Editrice Nord, 2002
Nota (*2): “Filogenesi”di Alan Dean Foster, Editrice Nord, 2002
Nota (*3): La mia lentezza mentale era dovuta anche all'ora. Com'è risaputo, dopo le 20:00, le mie capacità mentali si dimezzano.
Nota (*4): Da allora infatti io mi ero spesso orientato ma mai “orizzontato”. Che dire: il termine, anche se ho verificato che è corretto, continua a suonarmi strano...
Nota (*5): La saga degli Humanx narra dell'alleanza fra Human e Thranx in una galassia particolarmente ricca di aggressive razze aliene. L'aspetto peculiare della saga è la descrizione del difficile rapporto fra uomini e thranx: gli uomini hanno repulsione per i thranx i quali ricambiano il sentimento. I thranx sono infatti dei grossi insetti che hanno una mentalità molto diversa da quella umana. Inutile dire che tutta la cultura e lo stile di vita dei thranx è ben dettagliato.
Nota (*6): Tratto da pag. 58 di “Filogenesi”di Alan Dean Foster, Editrice Nord, 2002
mercoledì 2 febbraio 2011
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