A circa una settimana dall'ultimo aggiornamento chitarristico c'è qualche “nota” positiva e molte negative. Completata la terza lezione (della quale in genere faccio ancora gli ultimi 3 esercizi) sono adesso impegnato con la quarta che introduce le note sulla quinta e sesta corda, la direzione della pennata e l'accento.
Le note positive:
Il "terribile" esercizio 7 (con tutte le note delle prime 4 corde) del precedente aggiornamento adesso lo faccio senza errori in relativa scioltezza.
Ancora ho problemi a tradurre mentalmente la nota dello spartito nella nota che devo suonare, però sono migliorato: dove prima necessitavo di .5 secondi adesso me ne basta .1, sempre un po' troppo ma, su ritmi lenti, quasi accettabile (attenzione! Questo è vero solo per le prime 4 corde: per la quinta e la sesta, vedi dopo...).
Ah, non ho più problemi nella coordinazione fra mano sinistra e destra quando devo rilasciare una corda prima di suonare la successiva (precedentemente la rilasciavo troppo presto col risultato di ottenere suoni spuri).
Il metronomo non mi confonde quasi più (beh, mi confondo quando ci sono le pause silenziose ma spero in breve di superare anche questo problema).
Infine, magari sono io che mi ci sono abituato, ma mi pare che sia diminuito l'effetto riverbero: penso di essere diventato più preciso a premere la corda giusta senza sfiorare per errore quelle vicine...
Le note negative:
Grosso problema fisico sulla sesta corda: non riesco assolutamente a premere il FA con l'indice (primo tasto) contemporaneamente al SOL (terzo tasto). Oltretutto in questa posizione delle dita il mignolo quasi mi si accavalla sopra l'anulare: insomma un disastro e non so cosa posso farci...
Confusione con le note della quinta e sesta corda. Oggi, a dire il vero, inizio a riconoscere quelle della quinta ma, quelle della sesta con tutte i tagli in gola/testa o croce sono un gran pasticcio.
Quando sullo spartito è indicato il verso della pennata in genere riesco a fare esattamente l'opposto.
Sono completamente sordo all'accento: oltretutto se sto attento a pizzicare con più vigore la prima nota di ogni battuta, finisco per confondermi e non riesco più a tradurre abbastanza rapidamente la nota successiva che devo suonare...
In conclusione le note positive sono più numerose di quelle negative ma il problema è psicologico: sono sconfortato che, dopo circa 3 settimane (ho comprato la chitarra il 19 ottobre), l'unica cosa che sono in grado di suonare agevolmente è la scala (in “salita” e “discesa”). Insomma speravo di poter suonare, seppur molto male, musichette tipo “Tanti auguri a te”, “San Martino campanaro” od “Oh Susanna” invece ancora non sono ancora a niente e inizio a deprimermi...
Sonetti d’amore. Giacomo da Lentini
2 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento