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martedì 19 settembre 2023

Spulcio l'australiana

Mi sono finalmente deciso a guardare per bene un video della signora col canino (la Dtt.ssa Susan Oliver; v. L’antibufalara australiana) dove si propone di svelare ed evidenziare le “bufale” del Dr. Campbell.
Il video in questione è questo: More excess death misinformation from Dr John Campbell. So sad! dal canale Back to Science.

Mi pare un video adatto perché l’argomento non è particolarmente tecnico visto che si tratta di ragionare sulle statistiche della mortalità in eccesso, ovvero della percentuale di morti in più rispetto alla media degli anni precedenti la pandemia. In teoria dopo una pandemia che uccide i membri più fragili della società (che probabilmente sarebbero morti comunque nel giro di pochi anni) vi dovrebbe essere un mortalità inferiore al normale, non superiore.

Il video del Dr. Campbell in questione è Sad excess deaths: la Dtt.ssa Oliver però non ne fornisce il collegamento e già questo non mi pare corretto. Se tu fai un video per dimostrare che quello di un’altra persona contiene degli errori, e di cui riproponi solo degli spezzoni, dovresti dare ai tuoi utenti, se interessati, la possibilità di vedere il filmato nella sua interezza per dimostrare che non hai fatto torto alle idee avverse estraendole dal loro contesto.

Il video del Dr. Campbell propone un grafico con il livello di vaccinazione più o meno alto di vari paesi, successivamente mostra come la mortalità in eccesso sia più alta proprio in quelli con la percentuale più alta di vaccinazioni. In quelli con un basso livello di vaccinazione invece la mortalità è in difetto.

La critica iniziale della Dtt.ssa Oliver è che il Dr. Campbell ha scelto una per una le nazioni da mostrare e, in questa maniera, si può dimostrare tutto. La dottoressa infatti mostra un altro sottoinsieme di nazioni con un’alta percentuale di vaccinazione che però nel 2023 stanno avendo mortalità in difetto (che a volte chiamo “mortalità in eccesso negativa”: non so cosa sia più corretto).

L’argomento della dottoressa è buono: personalmente ne ero ben consapevole perché quando iniziarono a uscire questi dati sulla mortalità in eccesso andai immediatamente a controllare la situazione italiana: verificai che da noi, a un alto livello di vaccinazione, non corrisponde la temuta mortalità in eccesso.

Il Dr. Campbell quindi è stato “sgamato”? E perché allora io, fesso, ho continuato a seguirlo nonostante fossi a conoscenza di questo “errore”?

Il motivo è che, riguardo la mortalità in eccesso, il livello di vaccinazione è un fattore ma non è l’unico: ogni paese ha un clima diverso, hanno avuto più o meno vittime durante la pandemia, diversa composizione sociale (soprattutto per fasce di età), diversi sistemi sanitari etc.
Tutti questi fattori possono influire a loro volta sulla mortalità in eccesso in maniere complesse che non possono essere valutate a occhio. Anche nel suo video (a circa 1 min. 40 sec.) il Dr. Campbell ribadisce questo concetto: la mortalità in eccesso non è causata da un unico fattore (questo frammento non è incluso nel video della dottoressa Oliver).
Il punto fondamentale del Dr. Campbell è che alcuni paesi abbiamo mortalità in eccesso che non ha ragione di essere: non importa se altri paesi, anche con un alto livello di vaccinazione, non hanno lo stesso problema.
Se si è evidenziato un fenomeno anomalo in un paese (anzi in molti) non si può obiettare che altri paesi non hanno la stessa anomalia e che, per questo, il problema non esiste. Piuttosto bisognerebbe cercare di capire che cosa causi detta peculiarità.
Oltretutto la mortalità in eccesso sta colpendo TUTTE le fasce di età: in particolare muoiono più giovani di quanto statisticamente dovrebbe avvenire. Non vi sembra molto allarmante?
Volendo stare dalla parte della dottoressa si può dire che il Dr. Campbell avrebbe potuto spiegare esplicitamente che in altri paesi, con un alto livello di vaccinazione, non vi è questo problema e che quindi la correlazione con le vaccinazioni non è così evidente come sembra dai grafici che propone.

Successivamente la dtt.ssa Oliver trova un piccolo errore formale che era sfuggito anche a me: il Dr. Campbell mostra fra i paesi con mortalità in difetto l’Ungheria affermando che era fra quelli con percentuale di vaccinazione più bassa mentre invece non è così (era in quelli di fascia media).
Vero, ma è un errore puramente formale: proprio perché, come lo accusa, la dottoressa, il Dr. Campbell sceglie a una a una le nazioni di cui propone i grafici avrebbe infatti potuto mostrarne altri corretti. Insomma un errore che non serve al Dr. Campbell per dimostrare la propria ipotesi ma che la dtt.ssa Oliver attribuisce invece a malizia, cito: «l’Ungheria non è nella lista! John l’ha mostrata sperando che nessuno se ne accorgesse!»
Questa affermazione della dottoressa Oliver è assurda perché, se il dr. Campbell si fosse accorto dell’errore, avrebbe potuto mostrare tranquillamente altri grafici a sostegno della sua idea.

Per inciso la dottoressa menziona anche “tante” ricerche scientifiche che “dimostrano” che la mortalità è più alta fra i non vaccinati che fra i vaccinati. Tale ricerche le ha già discusse in un precedente video.
Personalmente sono molto scettico perché uno dei grandi problemi di cui si lamenta Fenton (il professore di calcolo del rischio) è che nel Regno Unito i dati che certificano il numero di morti distinguendo fra vaccinati e non vaccinati non è più raccolto o, almeno, non è reso disponibile. Ed è ipotizzabile che, se questi dati fossero in favore del vaccino, allora sarebbero raccolti e/o resi pubblici. Non va poi dimenticato il grossolano errore statistico che consiste nel non considerare vaccinati chi ha fatto l’iniezione per un certo numero di settimane: in tal caso è infatti facile vedere che anche un placebo sembra molto efficace quando invece (per definizione di placebo) non lo è.
Se ho voglia proverò a dare un’occhiata anche a queste ricerche citate dalla dottoressa...

L’obiezione successiva della dtt.ssa Oliver (a circa 8 min. 20 sec.) è che non si deve giudicare la mortalità in eccesso per un anno ma va considerata quella dell’intera pandemia.

Che?? Come?? E perché mai? A noi non interessano le morti causate dal covid-19 (specialmente nelle varianti più gravi come la alfa o la delta) ma la situazione attuale in cui la malattia è un fattore assolutamente secondario. Comunque fatemi sentire se riesco a comprendere la sua logica…

A no, invece ha senso! La dtt.ssa mostra come i paesi più poveri, e quindi con percentuale più bassa di vaccinazione, abbiano anche avuto più morti durante gli anni della pandemia: è ragionevole supporre che poi questi abbiano meno morti nel 2023 perché una percentuale più alta di persone vulnerabili è già morta.

Un paio di commenti:
- questa informazione non ci dice niente sull’anomalia dell’attuale mortalità in eccesso che, comunque, non dovrebbe esserci.
- indebolisce la correlazione fra percentuale di vaccinazione e mortalità in eccesso nei paesi in cui la seconda è negativa. Da una parte questo va contro l’ipotesi di Campbell ma da un’altra no. Intendo dire che morti “strane” (nel senso di giovani o adulti in genere sani) non sembrano dipendere dal fatto che la percentuale di vaccinazione sia al 60% o all’80% (*1). E questo intuitivamente non mi tornava mentre adesso sì.

Verso 10 min. 30 sec. la Oliver introduce il concetto di “Spostamento della mortalità” che può essere in più o in meno: il punto è che una certa percentuale di persone anziane muore nella fascia fra 75 e 85 anni. Se in alcuni anni ne muoiono meno del solito allora negli anni seguenti ne moriranno di più; al contrario se per qualche anno ne muoiono di più allora negli anni seguenti ne moriranno di meno.
Con questo concetto la dottoressa intorbida un po’ le acque mostrando come negli anni del covid la Nuova Zelanda e l’Australia siano riusciti a tenere negativa la mortalità in eccesso (grazie al blocco delle frontiere): ma nonostante questo oggi hanno scarsa mortalità in eccesso. E allora?

Intendiamoci il concetto è vero, anzi verissimo, e lo usa infatti anche il Dr. Campbell.
Il punto è che in tanti paesi con mortalità in eccesso durante la pandemia di covid (2020-2021) abbiamo ancora una significativa mortalità in eccesso che, oltretutto, non colpisce solo i più anziani ma anche i più giovani.

La conclusione della dtt.ssa Oliver è che il problema della mortalità in eccesso NON esiste (lo hanno detto gli epidemiologi) e, non lo dice ma lo fa capire, il Dr. Campbell è un attore teatrale che cerca notorietà spargendo disinformazione e seminando dubbi sui vaccini sicuri ed efficaci.

Come mai il problema della mortalità in eccesso oggi (2023) non esista non lo spiega: come detto intorbidisce le acque quando introduce “lo spostamento della mortalità” e mostra degli esempi irrelati al problema. Ma semmai questa teoria evidenzia ancora di più la stranezza dell’attuale mortalità in eccesso in molti paesi che avevano comunque attraversato periodi di mortalità in eccesso durante la pandemia. Invece di avere meno morti (anziani) del normale ne hanno di più (giovani, adulti e anziani) del dovuto.

Riassumendo: la dtt.ssa Oliver ha ragione affermando che il Dr. Campbell potrebbe essere ancora più chiaro e spiegare che, in alcuni paesi con alta percentuale di vaccinazione corrisponde adesso bassa mortalità in eccesso (o negativa). Invece il Dr. Campbell, nello specifico video preso in esame, si limitava a dire che vi sono più fattori in gioco, che quindi la vaccinazione non è l’unico.
Il piccolo errore di distrazione sull’Ungheria è completamente irrilevante (il Dr. Campbell avrebbe potuto dimostrare il suo punto semplicemente usando un altro grafico se si fosse accorto dell’errore) e, semmai, mostra la cattiva fede della dottoressa che indica come significativo qualcosa che non lo è.
La precisazione sul tenere conto della mortalità in eccesso durante la pandemia è stata utile ma, più che indebolire l’ipotesi del Dr. Campbell, ne spiega una difficoltà che avevo notato e non sapevo spiegarmi.
Il tentativo di mostrare che le preoccupazioni del Dr. Campbell sono immotivate è maldestro e privo di una sua logica (fa solo appello all’autorità degli “epidemiologi”). Gli americani dicono “true but irrilevant” quando in un ragionamento si introduce un concetto vero (lo “spostamento della mortalità”) ma che non è collegato con quello che si afferma dopo: qui avviene proprio questo.

Conclusione: no, complessivamente il video non mi è piaciuto. Soprattutto mi dà fastidio la malafede: ho la sensazione che la dtt.ssa Oliver proietti sul Dr. Campbell molti dei propri difetti caratteriali. Nel complesso un canale inutile da seguire perché avvelenato dalla volontà di farsi pubblicità attaccando il Dr. Campbell (che lei chiama irrispettosamente John). Qualche obiezione era corretta, un’altra irrilevante ma, quella più importante, infondata. Non avendo tempo infinito a mia disposizione eviterò di seguirla in futuro.

Nota (*1): cioè la differenza si riduce a un 30% circa di morti “strani” in più o in meno fra i due casi: non si passa più da mortalità in eccesso a mortalità in difetto! Capite che intendo? La differenza di morti non era proporzionale alla differenza della percentuale di vaccinazione come era ragionevole attendersi dall’ipotesi che questa fosse uno dei fattori principali. Paradossalmente proprio l’obiezione della dtt.ssa Oliver fa capire il perché.

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