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venerdì 29 settembre 2023

Un eroe canadese

Lo sapete, la cronaca non mi attira molto però, ogni tanto, una bella storia raggiunge anche la mia attenzione e mi viene voglia di rilanciarla nonostante tanti, migliori di me, lo abbiano sicuramente già fatto.

Qualche giorno fa, durante la visita di Zelensky in Canada, probabilmente per celebrare degnamente la festività ebraica dello Yom Kippur, è stato invitato al parlamento un arzillo 98enne di origine ucraina. L’anziano è stato omaggiato con un trionfale scroscio di applausi, tutti si sono alzati in piedi subissandolo di sorrisi e sguardi di ammirazione perché in gioventù, durante la seconda guerra mondiale, ebbe il merito di combattere contro i sovietici alleati dei canadesi! (*1)

Ultimamente “piace” riscrivere la storia (v. Umanità scadente) eppure ancora dei concetti abbastanza certi e inequivocabili rimangono.
Chi furono i principali avversari dei sovietici in Europa durante la seconda guerra mondiale?
Sicuramente i lettori più esperti di storia moderna avranno pensato: “i nazisti!”

Ma che probabilità c’è che un eroe canadese sia stato in gioventù un nazista?

In realtà non lo so... ma, per farla breve, sembra che l’eroe canadese in questione avesse combattuto nelle Waffen-SS (*2): lo so, lo so... “e che c’è di male?” direte voi: “Solo la gretta propaganda russa vedrà qualcosa di equivoco in una innocente coincidenza!”.
Eppure non solo la Bielorussia, galoppina della Russia, ne ha chiesto l’estradizione ma anche la Polonia; invece le Nazioni Uniti hanno deprecato l’intera vicenda.
Così il giorno seguente lo stesso primo ministro, il valente Trudeau, si è scusato a nome del Parlamento per l’accoglienza trionfale all’eroe canadese ammonendo però, con la sua solita saggezza, a non credere alla volgare propaganda russa.

Non so: a me pare un bel racconto natalizio solo che è settembrino.

Vabbè: sicuramente i nostri solerti media vi avranno già annoiato a morte con questa vicenda ma, comunque, eccovi un video che ripropone le immagini dal Parlamento e le successive scuse di Trudeau: What is the West Up To in Ukraine? w/Scott Ritter dal canale Judge Napolitano – Judging Freedom (*3)

Conclusione: volevo farci un corto… avevo pure iniziato a limarlo per accorciarlo… ma è un peccato togliere troppi dettagli a questa vicenda così edificante...

Nota (*1): che poi, riascoltando il video, mi sono accorto che dell'eroe canadese si dice che ha combattuto contro i "russi" e non i "sovietici" o "l'armata rossa": chissà perché questa imprecisione... sicuramente un caso!
Nota (*2): per la precisione l’eroe canadese apparteneva alle 14. Waffen-Grenadier-Division der SS i cui membri sopravvissuti, come spiega la pagina wikipedia (a meno che non venga cambiata nella notte) «Nel 1947, ex-soldati della divisione SS "Galizien" ricevettero il permesso di emigrare in Canada e nel Regno Unito.»
Nota (*3): sfortunatamente in questo video manca la parte dove il presidente del parlamento chiama commosso l'anziano un “eroe canadese”: chi non si fida me lo dica che propongo qualche altro video alternativo! Anzi, vinco la pigrizia… House Speaker apologizes for honouring Ukrainian who fought with Nazi unit

4 commenti:

  1. Pare che io non sia l'unico ad avere pensieri ossessivi, però ho un chiodo fisso ben piantato nel cervello: per capire la storia, cogliendone le numerosissime menzogne, studiate l'etologia. Certe narrazioni, come per incanto, disveleranno con la massima trasparenza la loro natura pelosamente truffaldina.

    P.S. "Studiare l'etologia" può anche significare, banalmente, osservare come si comportano le galline nel pollaio in fondo al cortile - nonostante la sicumera e la proterva supponenza, non siamo poi così diversi da loro.

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    1. Perché l’etologia e non, per esempio, la psicosociologia?
      Per studiare l’etologia che testo mi consiglia? Sull’argomento ho letto solo “L’anello di re Salomone” di Lorenz. Volendo anche “La scimmia nuda” di Morris ha qualcosa di etologico considerando l’uomo come uno scimmione senza pelo.

      Oltretutto si tratta di un libro che lessi da ragazzino e, col senno di poi, mi ha influenzato moltissimo nel considerare gli uomini non idealisticamente...

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  2. Ri-P.S. Sia ben chiaro che quanto ho appena scritto va letto in modo asettico, senza intenti denigratori né verso homo sapiens, né verso galli e galline (mi astengo dal cercarne la definizione in latino, che tanto non serve gran che).

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    1. Beh, la scienza non denigra ma cerca di capire, spiegare e, magari, prevedere. È chi non capisce cosa sia la scienza che si offende, denuncia e cerca di sopprimerne i risultati che non gradisce!

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