Oggi avrei in mente di scrivere di tre argomenti di politica: non si tratta di argomenti totalmente irrelati e quindi ho deciso di farne un unico pezzo.
Gli articoli sui 49 milioni della Lega spariti li avevo sempre accuratamente evitati: li catalogavo infatti come “vecchie beghe dei tempi di Bossi & C.”. Supponevo semplicemente che qualcuno nella “vecchia gestione” ci avesse lucrato, intascandosi del denaro, e che adesso venisse chiamato a pagarne le conseguenze.
Recentemente mi sono invece reso conto che la questione è ben più importante e, per certi versi, paradossale.
La premessa l'avevo più o meno intuita bene, circa 10 anni fa, all'epoca della gestione Bossi, quando Salvini contava poco o nulla (v. Voterò Lega? Forse...), secondo i giudici la Lega (all'epoca Nord) aveva ottenuto rimborsi maggiori di quanto dovuto e, ovviamente, qualcuno si era intascato la differenza.
Quello che a questo punto supponevo è che la “giustizia” perseguisse i responsabili: il tesoriere ed, eventualmente, i politici che sapevano e avevano avallato tale comportamento. Questa mi sembrava la prassi normale (vecchi ricordi dei tempi di mani pulite sul “non poteva non sapere” riferito a Craxi o sbaglio?) e logica: chi ha sbagliato paga.
Invece no!
Apparentemente per i magistrati la Lega attuale è responsabile e, quindi, hanno disposto il sequestro di 49 milioni di euro che, ovviamente, non ci sono.
Stupisce in primo luogo l'attribuzione di una responsabilità politica, visto che si tratta di un partito, assegnata alla Lega: se sbagliano delle persone solo queste dovrebbero essere responsabili, no? Quando qualche politico del PD viene beccato con le mani nella marmellata (ad esempio Scandalo sanità in Basilicata, arrestato governatore Pittella: "Dobbiamo accontentare tutti" di Leo Amato da Repubblica.it) non è l'intero PD a pagarne le conseguenze ma solo i responsabili.
E poi cosa ci avrebbe guadagnato la Lega, intesa come partito politico, da queste ruberie? Io credo niente, anzi probabilmente ci ha rimesso visto che avrà ricevuto prestazioni inferiori a quelle poi rimborsate (in maniera che i furbetti avessero più margine di guadagno). In altre parole la Lega, che è parte lesa, viene invece punita: a me pare assurdo...
Ve l'immaginate cosa ne sarebbe stato del PD o di Forza Italia se tali partiti fossero stati analogamente ritenuti responsabili delle ruberie dei propri politici?
La seconda strana incongruenza è che i falsi rimborsi sono per spese gonfiate: questo significa che se i rimborsi sono per 49 milioni allora 40 milioni (cifra a caso) o giù di lì di spese reali ci sono state: non sarebbe quindi, eventualmente, giusto richiedere solo la differenza?
Come sapete la mia fiducia nella magistratura è da sempre scarsissima e questo trattamento particolare riservato alla Lega di Salvini non può non generare qualche sospetto di parzialità.
Infatti la conseguenza di questo sequestro, una volta operativo, sarebbe la totale paralisi di uno dei principali partiti politici italiani con ovvio vantaggio di tutti gli altri.
Da un punto di vista democratico vi sembra normale?
Poi, ovviamente, ci sono i politici del PD che esultano e usano, in modo a mio avviso molto miope, tale notizia per screditare Salvini e, di conseguenza, la Lega attuale...
Per certi versi la situazione ha dei paralleli con l'improvvida ingerenza del Mattarella nella formazione del governo: i politici del PD esultavano e celebravano il presidente ma c'erano comunque degli intellettuali di sinistra (v. Il punto e virgola sulla situazione e il collegamento all'articolo di GiuristiDemocratici.it) con un pensiero più equilibrato.
Anche su questa questione dei rimborsi, nel tentativo di documentarmi, ho trovato un bell'articolo, scritto da un giornalista di sinistra, che mi ha favorevolmente impressionato per un equilibrio di cui non l'avrei ritenuto capace: [La polemica] La Lega non ha rubato 49 milioni e ridurla sul lastrico è un danno alla democrazia di Luca Telese da NotizieTiscali.it
Sono curioso di vedere cosa verrà fuori dall'incontro previsto domani fra Salvini e il Mattarella: come scrissi in Uhm... insomma... Salvini non mise il presidente politicamente alle strette come avrebbe potuto fare. Alla fine lo giustificai scrivendo: «Non so: forse in questo caso sono io a essere un cattivo politico. Per il mio senso del giusto e del vero trovo grave e irritante che si avalli una ricostruzione della verità in cui un errore madornale (politicamente e moralmente) diviene anche solo una semplice scelta legittima. Ma è anche vero che il Matterella, una volta formato il governo, non sparirà d'incanto: Salvini e Di Maio avranno ancora numerose volte a che fare con lui e quindi, permettergli di salvarsi la faccia potrebbe avere senso nell'ottica di non esacerbare i rapporti col presidente. Spero solo che Salvini non si aspetti troppa gratitudine.»
Ecco, secondo me domani Salvini potremo valutare se e come Mattarella mostrerà la propria gratitudine per l'occhio di riguardo ricevuto poco più che un mese fa...
La questione dell'uso/abuso politico con cui il PD si fa propaganda contro la Lega e Salvini (su FB spopolano i meme sul tipo di “Salvini restituisci i 49 milioni!”) mi porta all'altro argomento di cui volevo scrivere: la crisi politica di tale partito ma direi anche della sinistra in genere.
Partiamo da una domanda: che cosa significa se il PD ricorre ad argomentazioni ingiuste e ipocrite per attaccare Salvini?
Secondo me la risposta è semplice: la mancanza di alternative migliori.
Il PD è infatti stato svuotato da Renzi di ogni contenuto prettamente e tradizionalmente di sinistra. Il PD si ritrova adesso ideologicamente azzerato perché ciò che ha fatto politicamente negli ultimi anni era in totale contrasto con i principi della sinistra: salvataggi delle banche a danno dei cittadini, diminuzione dei diritti dei lavoratori, folli e insensate spese militari (F-35), distruzione della sanità pubblica, parzialmente anche la linea “dura” nella gestione dell'immigrazione di Minniti... In pratica l'esatto contrario di quella che si può comunemente ritenere una politica genericamente di sinistra.
Grazie al quasi totale controllo dei media tradizionali il governo PD è riuscito a durare, nelle sue diverse declinazione (Letta/Renzi/Gentiloni), per l'intera legislatura sfortunatamente però, combinando poco o niente di buono (l'avevo previsto nell'estate del 2013 in Destino del M5S): i problemi dell'Italia sono rimasti gli stessi e, anzi, si sono aggravati.
Il M5S ha quindi trionfato non tanto per i propri meriti quanto per i demeriti del PD; la Lega è invece cresciuta perché, basandosi su un impianto ideologico (sovranismo, rapporto con EU ed euro da rivedere, gestione immigrazione), propone soluzioni sicuramente opinabili ma anche concrete, non cioè estemporanee ma basate su una logica di fondo che è la sua ideologia.
Quali sono invece le soluzioni che propone il PD? Zero. Lasciare tutto come sta: continuare a seguire pedissequamente le ricette (sbagliate e anzi mortifere) di Bruxelles, evitare sostanzialmente di affrontare il problema dell'immigrazione e nessuna ricetta su come risolvere i problemi economici del paese.
Tutta la politica del PD attualmente si riduce nel dare a Salvini del razzista, dell'idiota e del ladro e al M5S di generica incompetenza; oppure, ancor più ridicolmente, proporre l'esatto opposto di quanto fatto quando era al governo...
Ma le proposte politiche, le alternative nelle quali le persone dovrebbero credere dove e quali sono? Semplicemente non esistono.
A mio avviso il PD dovrebbe ricostruirsi da zero: tornare fra la gente per capire quali sono i problemi reali (non ce ne dovrebbe essere bisogno ma mi sembra che non sia così e quindi...) ammettere i propri errori, scaricare Renzi e ripartire da un'ideologia veramente di sinistra. Solo così potrebbe proporre agli elettori soluzioni nuove e credibili per i problemi esistenti...
Ormai infatti, dall'opposizione, non è più possibile imporre ai media la falsa visione di un'Italia idilliaca, felice e in crescita: occorrono quindi fatti e non chiacchiere. La simpatia e il carisma di Renzi si sono ormai irranciditi e non nascondano più la sua vera natura ambiziosa e proterva
Conclusione: il terzo argomento di cui volevo scrivere, ma che rimando a una prossima occasione, è invece l'atteggiamento non costruttivo degli elettori di sinistra che vedo trasparire dalle reti sociali.
L'esempio di Benjamin Franklin
8 ore fa
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